Indici deboli: America chiusa e mercati in consolidamento

Nel giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti, con Wall Street chiusa, gli indici azionari si muovono limitatamente, consolidando i massimi appena raggiunti, in un quadro in cui l’attenzione resta principalmente concentrata sull’evoluzione del Covid-19 nel mondo e sugli effetti che lo stesso avrà sull’attività e i consumi natalizi.

I titoli europei ieri sono rimasti pressoché invariati, con l’estensione delle restrizioni sul coronavirus in Germania e le deludenti previsioni di crescita per il Regno Unito che hanno riportato l’attenzione sull’impatto economico della pandemia. A salire ieri sono stati soprattutto i titoli tech ed healthcare, a loro volta compensati dai cali nei settori auto ed energia. 

La seconda ondata di infezioni da Covid-19 che ha colpito l’Europa il mese scorso, ha spinto Germania, Francia e Regno Unito ad imporre ancora una volta severe misure di restrizione. Nello specifico, la cancelliera Angela Merkel ha ieri annunciato che la Germania estenderà le misure imposte all’inizio di questo mese per contenere la seconda ondata di infezioni. 

Sul fronte macroeconomico, il capo economista della BCE Philip Lane ha messo in chiaro che tollerare per “un periodo più lungo un livello di inflazione ancor più basso” metterebbe a rischio i consumi e gli investimenti nonché cementerebbe le aspettative di una crescita dei prezzi bassa in futuro. Secondo le sue stime, inoltre, senza le misure messe in campo da Francoforte, il PIL della zona euro risulterebbe più basso di 1,3 punti percentuali e il livello di inflazione di 0,8 punti in un orizzonte al 2022. 

Questa notte la seduta asiatica si è mossa limitatamente, con gli investitori che hanno registrato i dati sui profitti industriali della Cina per il mese di Ottobre. In particolare, i profitti industriali in Cina sono aumentati del 28,2% su base annua a Ottobre, stando all’ufficio nazionale di statistica.

Sul piano macroeconomico, oggi attendiamo il dato relativo alla fiducia dei consumatori nell’Eurona.

TECHNICALS IN FOCUS

LTC

Dopo aver superato i massimi dal Febbraio di quest’anno, arrivando in area $90, il Litecoin ha corretto, spingendosi rapidamente sul supporto di area $65, che coincide con il 50% di Fibonacci del rally partito a Settembre. La correzione è avvenuta con volatilità e ciò ci fa ritenere possibile un graduale ritorno su area $72, $80 ed infine $90. Sul piano dei supporti, il livello in focus sarebbe in area $60, con possibili estensioni del ritracciamento verso area $50, dove passa la media mobile a 200 giorni. Il quadro tecnico resta costruttivo, sia pur in contesto di volatilità crescente. 

FUNDAMENTALS IN FOCUS

Snowflake: resta la volatilità post-IPO, così come il potenziale futuro

Snowflake (SNOW) si è quotata a Wall Street il 16 settembre di quest’anno. Dall’IPO, il titolo si è mosso decisamente, con il prezzo da IPO che si attestata sui $120, ma è rapidamente salito fino a $245 nel giorno della quotazione. Successivamente, il titolo ha registrato un minimo in area $208 ed un massimo a $319. La società ad oggi capitalizza circa $70, diventando di fatto già una large cap.


Snowflake, come molti nuovi titoli tecnologici, sta investendo molto sul piano del capitale fisso, per far crescere la propria attività globale. Gli analisti non si attendono che l’azienda produca utili per diversi anni e quindi il tema di un’eventuale dividendo in questo momento non è in discussione. Si tratta peraltro di una costante per le aziende tecnologiche, come lo è stato per Amazon, Apple e Microsoft, solo per citarne alcune.

Snowflake offre ai clienti una piattaforma basata su cloud e consente ai clienti di centralizzare i dati in un’unica fonte, creare applicazioni basate sui dati classificati e condividerli. Snowflake impiega ad oggi più di 2.000 persone ed è presente sia in America che all’estero.

I clienti di Snowflake includono aziende del settore sanitario come McKesson Corporation (MCK), società tecnologiche come Adobe Inc. (ADBE) e società di servizi finanziari come Capital One Financial Corporation (COF). 

Le prospettive di crescita di Snowflake sono enormi, in ragione di una domanda di cloud computing che ha appena iniziato a svilupparsi. Si stima che la dimensione del mercato globale del cloud computing sia attualmente di $371 miliardi e che tale cifra dovrebbe crescere a un tasso di crescita annuale composto del 20% nei prossimi cinque anni. La pandemia ha probabilmente accelerato la transizione al cloud computing, avendo molte aziende scoperto che è più semplice ed economico fornire ai dipendenti l’accesso al cloud, piuttosto che mantenere e mantenere i documenti in luoghi fisici. Snowflake è utilizzato ad oggi da oltre 3.000 clienti di piccole, medie e grandi dimensioni in tutto il mondo.


Snowflake consente ai clienti di collocare tutti i dati di lavoro in un’unica posizione protetta. La piattaforma può essere scalata per aziende di qualsiasi dimensione ed in qualsiasi settore e, per queste ragioni, è stata utilizzata da un ampio numero di aziende in diversi settori.

La capacità di attirare clienti di varie dimensioni e in diversi settori non limita la potenziale base di clienti di Snowflake ma semmai rende molto probabile che la società acquisisca una posizione dominante nel settore, crescendo ad un tasso superiore rispetto ai competitors, avendo la capacità di adattarsi la sua piattaforma alle esigenze di qualsiasi cliente. In aggiunta, Snowflake è compatibile con Amazon Web Services, Azure e Google Cloud, che sono già ampiamente utilizzate dai molti clienti.

Sul piano finanziario, con ogni probabilità, l’azienda continuerà a generare perdite per anni ed investirà per costruire la sua infrastruttura necessaria a far crescere il business. Negli ultimi dodici mesi, la società ha registrato un flusso di cassa operativo di $137,8 milioni di dollari quando nel 2019 lo stesso era stato negativo per $199,4 milioni. Chiaramente, Snowflake ha un alto livello di cash burn ma si tratta di qualcosa di normale per le aziende tecnologiche.

Sul piano delle valutazioni il titolo scambia su multipli molto alti ma la maggior parte degli investitori è intenzionato a stare nella società con obiettivi di lungo periodo e quindi, anche su questo fronte, non siamo di fronte ad un fenomeno storicamente anomalo.

Su un titolo come Snowflake la strategia migliore è quella di considerare ingressi graduali, sulle correzioni derivanti dal trading sul titolo, e costruire una posizione nel tempo. Sul piano del prodotto la storia societaria mostra un business molto solido, con la possibilità di diventare un leader del suo settore. Chiaramente l’evoluzione industriale sarà l’elemento centrale nella valutazione degli investitori.

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