Indici azionari costruttivi, in attesa dei “magic numbers” di Venerdì.

In linea con quanto abbiamo osservato in queste settimane, il sentiment sui mercati resta positivo, con il comparto growth che resta il principale beneficiario delle rassicurazioni dei principali banchieri centrali circa il mantenimento dell’attuale politica monetaria nel corso dei prossimi mesi.

In Europa ieri i titoli industriali e finanziari hanno sostenuto l’azionario europeo, con gli investitori che hanno effettuato acquisti su quei settori che dovrebbero trarre beneficio da una ripresa economica costante. L’Eurostoxx50 è sulla strada per un quinto mese consecutivo di rialzi, malgrado sia l’indice europeo che il Dax abbiano ancora difficoltà a superare il massimo storico del 16 giugno, anche in ragione dei timori riguardo la diffusione globale della variante Delta del coronavirus. Sotto osservazione in Europa ieri è stato il dato sull’inflazione in Germania, uscito il linea con le stime degli analisti (2.3%).

In America, S&P500 e Nasdaq hanno ritoccato i massimi storici per la quarta sessione consecutiva, sostenuto dai titoli tecnologici e bancari, mentre i dati positivi sulla fiducia dei consumatori, al livello più alto dall’inizio della pandemia di Covid-19 più di un anno fa, hanno ulteriormente sostenuto il sentiment in vista dei dati sull’occupazione attesi per Venerdì.

Continua ad essere molto positivo il momento dei finanziari, con Morgan Stanley che ha chiuso a rialzo del 3,49%, dopo aver raddoppiato il dividendo a 70 centesimi per azione nel terzo trimestre. Sempre tra i finanziari, anche JP Morgan, Bank of America e Goldman Sachs hanno annunciato l’aumento dei loro dividendi nel trimestre.

In generale, in questa fase i mercati azionari si muovono con una dinamica di tipo “data dependent”, ossia in funzione delle indicazioni che i dati macroeconomici forniscono su base giornaliera, una volta ricevute le dovute rassicurazione sul fronte delle future scelte di politica monetaria.

Tuttavia, la formazione dei nuovi massimi per S&P500 e Nasdaq, al confronto della relativa debolezza del Dow Jones, ci conferma come, nonostante le attese per gli stimoli fiscali, il comparto industriale e ciclico appaiano meno forti di quanto lo sono stati nei mesi precedenti: un elemento che, come investitori, ci deve spingere alla prudenza nella valutazione di questi nuovi massimi.

TECHNICALS IN FOCUS

BAS

Dopo circa un anno BASF era riuscita a ritornare sui livelli precedenti alla pandemia ma, in area 72, il titolo è andato in pullback sul supporto di area 64, dove passa la MM a 200 giorni. Ad oggi l’inversione di trend è confermata e i livelli attuali sono un interessante punto d’ingresso, considerando che una flessione sotto area 62 invertirebbe nuovamente il quadro tecnico attuale. A rialzo, il titolo presenta una prima resistenza nel range di prezzo compreso tra 73 e 76, per poi successivamente puntare ad area 80, livello chiave al di sopra del quale gli obiettivi di prezzo si farebbero più ambiziosi. L’RSI indica espansione rialzista mentre, chiaramente, l’ADX non mostra ancora la direzionalità che ci si attende. In generale i livelli identificati forniscono una buona opportunità sul profilo rischio/rendimento di un’operazione in un’ottica di swing trading.

C

Nonostante i tassi d’interesse restino in questa fase piuttosto bassi, il consenso generale ritiene che gradualmente i rendimenti dei titoli di stato, e quindi del costo del credito, siano destinati ad aumentare. In un contesto simile, i titoli finanziari americani sembrano, sia sul piano tecnico che fondamentale, meglio posizionati per intercettare questo stato di cose. Citi in particolar modo potrebbe beneficiare della ripresa del costo del credito. Sul piano tecnico, dopo i massimi di area $80, il titolo è andato in pullback sul supporto di area $67, dove è partito un rimbalzo nelle ultime sedute. Sul piano dei supporti, solo una rottura sotto area $62, dove passa la MM a 200 giorni, invertirebbe l’attuale quadro tecnico. Sul piano delle resistenze, il primo target è in area $80, con il secondo è in area $82, massimo degli ultimi 12 anni. Un’estensione del rimbalzo sopra tale livello aprirebbe lo spazio per ulteriori rialzi, in primis nel range $90 – $93

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