Indici alla ricerca di supporti, oggi i prezzi al consumo USA

Dopo una settimana di flessione decisa, i mercati azionari globali ieri sono andati a stabilizzarsi sui primi supporti di un certo rilievo. Come spesso accade in assenza di un newsflow significativo, gli operatori, di fronte all’incertezza, tendono ad alleggerire marginalmente le loro posizioni, sia pure nel quadro di mercati azionari che restano in un uptrend molto solido.

Le borse europee ieri si sono mosse a rialzo, con petroliferi, banche e utilities in testa ai guadagni sulla speranza che una forte ripresa economica della zona euro possa compensare i rischi di un rallentamento globale. Sull’azionario globale in generale pesa la recente pressione dopo mesi di guadagni a causa dei timori sull’inflazione, delle restrizioni anti-Covid-19 più severe soprattutto nelle economie asiatiche, delle scelte del governo cinese e del crescente convincimento che le banche centrali inizieranno presto a ridurre le misure di stimolo.

Al contrario, le posizioni recentemente assunte da Christine Lagarde e da Jerome Powell in termini di future scelte di politica monetaria hanno avuto un effetto di rassicurazione degli investitori, specie con la BCE che ha alzato le proiezioni di crescita e inflazione per quest’anno e per il 2022. Ieri, tanto in America quanto negli Stati Uniti, a muoversi a rialzo sono stati i settori sensibili all’economia, tra cui finanziari, petroliferi e gas naturale, con chiusure a rialzo intorno al punto percentuale.

Anche a Wall Street i titoli ciclici hanno guidato i guadagni, mentre l’attenzione degli investitori si sta spostando sul dibattito fiscale oltre che sulle prossime scelte di politica monetaria. Ieri, tuttavia, il Nasdaq è stato frenato dai principali titoli tecnologici, con gli investitori che almeno ieri si sono orientati verso i settori che più probabilmente potranno beneficiare di un rimbalzo economico quest’anno.

Il settore energetico dell’S&P500 ha registrato la performance migliore, sostenuto dai prezzi del petrolio che hanno toccato i massimi ad una settimana, sui timori per le forniture negli Stati Uniti. Bene anche i titoli del comparto finanziario. Sul piano macroeconomico oggi sono attesi i dati sui prezzi al consumo per il mese di Agosto negli Stati Uniti: un dato in ogni caso significativo ai fini dell’orientamento prossimo della Fed

TECHNICALS IN FOCUS

CRM

Dopo il test di area $275, Salesforce sta andando in pullback sul primo supporto, posizionato in area $250, un movimento tipico in caso di breakout. L’ipotesi più verosimile è che su questo livello possano intervenire acquisti, a sostegno del rimbalzo dai minimi del Marzo scorso. La debolezza di RSI impone attento monitoraggio dei prezzi, in quanto un approdo in area $240-$235 non è escluso. Al momento non si osservano segnali di inversione rialzista sui prezzi attuali, mentre resta verosimile una diversa dinamica dei prezzi al raggiungimento dei supporti identificati. A rialzo il titolo punta ad area $275 e ai massimi di area $280.

BTC

Dopo essere arrivato a toccare il supporto di area $42.500, già testato il 6 Agosto scorso, Il grafico a 4 ore su Bitcoin evidenzia accumulazione con minimi crescenti di RSI e minimi decrescenti del prezzo, a conferma di quanto BTC stia cercando un supporto significativo su questi prezzi. Evidentemente, solo una discesa sotto $42.500 indebolirebbe significativamente l’importanza dei segnali di consolidamento che stiamo osservando su questo timeframe. A rialzo le restistenze più significative sono in area $47.400, $50.160 e 52.500.

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