Incertezza sui mercati

Prosegue l’incertezza in questi ultimi giorni di agosto, di un mese caratterizzato dai suoi minori volumi. Negli Stati Uniti i mercati annotano la terza consecutiva seduta in negativo così come lo Stoxx 600 europeo. Controtendenza si muove invece il nostro FTSE Mib, il quale riesce a chiudere la giornata perfino in rialzo +0,97%, sostenuto prevalentemente dai titoli energetici, grazie ai rialzi del petrolio.

In Europa il tema principale resta quello energetico, con i prezzi del gas che continuano ad essere altamente volatili. Dopo aver toccato, nella seduta di ieri, i 291 euro a MW/h è riuscito ad invertire la tendenza chiudendo al ribasso. Quasi tutto il continente europeo sta tuttavia producendo con prezzi dell’elettricità superiori a 600 euro/MWh. Nell’ultimo decennio il costo medio dell’elettricità era di 20-30 euro/MWh. Preoccupazione che trova riscontro all’interno delle letture di ieri sui PMI Flash europei con l’attività del settore manifatturiero scivolato ulteriormente in territorio di recessione e quella dei servizi ristagnare. Con la minaccia di razionamenti e tagli alla produzione nel corso dell’anno, le prospettive per l’economia restano difficili e i rischi di recessione in deciso aumento.  Solamente pochi giorni fa Isabel Schnabel riportava a Reuters che anche se l’economia europea stia in rallentamento le preoccupazioni di Francoforte restano sull’elevata inflazione. Ieri anche Fabio Panetta ha riportato rischi di recessioni in aumento.

Negli Stati Uniti, l’indice manifatturiero è diminuito più del previsto ma rimane al di sopra di 50, poiché i nuovi ordini sono rimasti vicini ai livelli precedenti. Tuttavia, la crescita del settore dei servizi sembra rallentare più rapidamente del previsto, dato che le aspettative delle imprese in merito alle nuove attività e alla crescita dell’occupazione sono diminuite. Anche le vendite di nuove case negli Stati Uniti restano deludenti.

Gli operatori faticano a mantenere idee chiare sulla prossima decisione della Fed di settembre, con i FedWatch che continuano ad invertire le probabilità tra un rialzo di 50 e 70 punti. Ad oggi prevale l’incertezza con un quasi 50%-50%. Situazione che potrebbe trovare nelle parole dei banchieri al simposio di Jackson Hole un nuovo catalizzatore, in attesa tuttavia delle successive letture su inflazione e occupazione.

Correzione sui mercati azionari statunitensi che lascia un punto di interesse, con i settori ciclici al rialzo – beni di consumo discrezionale, materiale e industriali.

Giornata odierna: Giornata maggiormente più leggere dal punto di vista macroeconomico, mentre più impegnativa sul fronte trimestrale con i grandi nomi di Nvidia, Snowflake, Salesforce e Autodesk America principale protagonista con le letture sugli ordini e le scorte energetiche.

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