Incertezza in Europa con le decisioni odierne della BCE e BOE

Seduta di mercoledì sui mercati finanziari positiva sui principali listini, sebbene con crescite limitate.

In Europa, alla vigilia dell’odierna riunione da parte della BCE, si è assistito ad un forte ed inatteso incremento del livello di inflazione, il quale è passato a gennaio dal 5% all’attuale 5.1%, rispetto alle attese di una flessione al 4.4%. Un massimo storico, trainato principalmente dalla componente energetica (+28.6% su base annua). Simile situazione si è registrata anche in Italia, la cui inflazione è salita a gennaio dal 3.9% al 4.8%, rispetto ad attese del 3.8% – un ritorno sui valori dal lontano maggio 1996.

Alla luce delle recenti divulgazioni la conferenza stampa odierna, attesa per le 14:30, da parte delle BCE sarà di altissimo rilievo, con i mercati che iniziano a scontare già tre rialzi dei tassi nell’anno – ma soprattutto con un forte aumento delle probabilità, per la riunione del 22 dicembre, di un incremento di 30 punti base dei tassi.

Petrolio, altro protagonista dei mercati, ha visto ieri la decisione dell’OPEC+ (solo 16 minuti di meeting, un record) mantenere il previsto aumento della produzione di 400mila barili al giorno. Una situazione che potrebbe far sostare il prezzo del petrolio alto per un maggior lasso di tempo, con una domanda ancora forte, un’offerta limitata ed investitori alla ricerca di coperture contro l’inflazione da materie prime. Un simile ambiente potrebbe essere idilliaco per le società petrolifere, con i prezzi del greggio doppi rispetto ai loro costi di break-even ed in grado di generare rilevanti flussi di cassa che consentirebbero di soddisfare gli azionisti, con aumenti dei dividendi, o finanziare la transizione del carbonio.

In America, sui 10 principali settori, osserviamo correzioni solamente per quello del consumo discrezionale, con l’ETF XLY in flessione di 1.11%, mentre nella parte opposta troviamo il tecnologico (XLK) registrare il maggior guadagno con un +1.32%, sostenuto dal +7.52% di Alphabet e dai guadagni del settore dei semiconduttori (Qualcomm +6.25% e AMD +5.12%).

La giornata odierna vede, tuttavia, forti correzioni sui futures americani, sulla scia delle trimestrali deludenti rilasciate, a chiusura dei mercati, da parte di Meta Platform (-22% nel pre-market), Qualcomm (-3.03%) e Spotify (-10.43%). Sul versante opposto troviamo T Mobile salire del 7.88%.

Mercati europei che saranno oggi i principali protagonisti con le decisioni di politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea e della Bank of England. È probabile assistere al secondo incremento dei tassi di 25 punti base in Inghilterra, a seguito di un’economia “forte”, un mercato del lavoro sano e un’inflazione particolarmente elevata. Indice di Londra che, dall’incremento (inatteso) di dicembre, ha visto una salita di oltre il 4%.

Situazione più delicata a Francoforte dove le parole della Lagarde sulla transitorietà dell’inflazione saranno attentamente pesate dagli investitori.

Nel calendario macroeconomico odierno i dati sui PMI sui servizi saranno le principali diffusioni odierne, con pubblicazioni attese in Spagna, Italia, Germania, Eurozone, Regno Unito e Stati Uniti. Proprio in America sanno anche riportati i dati sugli ordinativi delle imprese, sull’ISM non manifatturiero e sul dato settimanale di richieste di sussidi di disoccupazione.

Sul fronte delle trimestrali sono oggi attese le pubblicazioni per nomi del calibro di Alibaba, Amazon, Eli Lilly, Merck, Honeywell, Estee Lauder, Hersheys, Lazard, Cardinal Health, ConocoPhillips,  Ford, Activision , Snap e News Corp.

Mentre in Europa l’attenzione principale saranno sui dati di Intesa Sanpaolo, Dassault, BBVA, Shell, Danske Bank, BT, Compass Group, Skanske, ING, Roche, Nokia e Nordea

Non si ferma la corsa dei futures sull’emissioni di carbonio in europa con i futures EUA che aggiornano i record storici a Eur 94.38 (+12.5% da inizio anno e +21.5% dal 13 gennaio). Crescita in concomitanza della presentazione al Parlamento Europeo della proposta Carbon Border Adjustment Mechanism, la quale intende sostituire l’assegnazione gratuita di quote ai settori industriali con una tassa sul contenuto di carbonio. In eToro è possibile operare a riguardo sull’ETF KRBN.

Criptovalute: correzione nelle ultime 24 ore per il comparto delle criptovalute, che ha visto bruciare circa 63 miliardi di dollari con la capitalizzazione complessiva che è passata da $1.76 trilioni agli attuali $1.7 trilioni. Vola Quant +32%, sulla scia del maggiore interesse sul metaverso e anche sul commento di Mark Zuckerberg sulla interoperabilità del Metaverso.

Banco BPM

Interessante formazione di un triangolo, spesso legato a modelli di continuazione dl trend, per il titolo bancario italiano BPM. Come possiamo osservare dal grafico sottostante il titolo è attualmente scambiato in prossimità del livello di resistenza della trend line, iniziata dal giugno 2021.  Da monitorare nei prossimi giorni una sua eventuale rottura che potrebbe spingere il titolo a testare l’area dei 3 euro ed in estensione dei 3.2.

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