In attesa di Biden, Janet Yellen indirizza i mercati

Nella giornata che precede la cerimonia di insediamento ufficiale di Joe Biden come quarantaseiesimo Presidente degli Stati Uniti, i mercati azionari si sono concentrati sul ritorno sulla scena di Janet Yellen, come nuovo Segretario del Tesoro USA, che ha specificato che bisogna “agire in grande” sul fronte degli stimoli fiscali e considerando che “in questo momento, con i tassi di interesse ai minimi storici, è la cosa più intelligente che possiamo fare”. Il nuovo Segretario del Tesoro ha inoltre aggiunto che “i benefici supereranno di gran lunga i costi, soprattutto se ci preoccupiamo di aiutare le persone”. Le parole della Yellen hanno sostenuto gli indici azionari e, in generale, il clima molto costruttivo su tutte le asset class, con rialzi generalizzati, comprese le criptovalute. 

Nella mattinata europea si era assistito ad un consolidamento dei livelli recenti, in scia all’ipotesi di una possibile estensione delle misure di lockdown in Germania, che ha diretto gli investitori verso i comparti più difensivi come l’healthcare, le telecomunicazioni e le utilities. Diversamente, si è assistito ad una correzione del comparto retail, più direttamente impattato da un eventuale estensione del lockdown. Sul piano dei singoli titoli, forte correzione per Logitech, venduta dopo aver rivisto per la terza volta al rialzo l’outlook relativo a vendite e utili per il 2021, grazie a un forte aumento della domanda di prodotti per il lavoro da casa e di accessori per i videogiochi. Tra gli altri titoli di giornata, si sono registrate le trimestrali di Goldman Sachs e Bank of America, con entrambi i titoli che hanno chiuso in flessione sull’annuncio dei risultati per il 2020. Nel complesso, gli analisti prevedono un calo degli utili del 26,3% per il quarto trimestre del 2020 per le aziende quotate sullo STOXX 600, secondo i dati elaborati da Refinitiv.  

Buona la seduta asiatica, con Alibaba che è salita del 3.5% dopo il ritorno sulla pubblica scena di Jack Ma. Bene anche gli altri indici della regione, con l’indice MSCI Asia che ha chiuso a rialzo dello 0.87%. 

Sul piano macroeconomico, oggi è atteso l’indice dei prezzi al consumo nell’eurozona ed in Canada. Sempre in Canada oggi è attesa la riunione di politica monetaria della Bank of Canada. 

TECHNICALS IN FOCUS

GOLD

Segnali di bottoming sul Gold, in quadro di lateralità che aveva già visto il test della MM a 200 giorni ad inizio Dicembre, per poi andare a correggere ulteriormente dopo il test di area $1.950. Il supporto della ultime sedute in area $1.840 ha visto un consolidamento e la formazione di una barra d’inversione il 18 Gennaio. Il breakout di area $1.865 potrebbe dar luogo ad un rimbalzo che avrebbe i primi livelli in focus in area $1.900, $1.950 e $2.000. In mancanza di un superamento con volatilità di area $1.865, il set-up rialzista non sarebbe verificato e, in ogni caso, si sconsiglia operatività rialzista al di sotto di area $1.840.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

D.R. Horton: il più grande homebuilder americano

Il mercato immobiliare americano ha vissuto, come sempre nelle recessioni, un momento difficile con lo scoppio della recente pandemia. Tuttavia, il livello attuale dei tassi d’interesse ha sostenuto il settore nel suo complesso favorendo anche il comparto delle costruzioni e l’immobiliare, i cui rendimenti oggi sono l’unica alternativa al mercato azionario.

D.R. Horton è la più grande società di costruzioni abitative negli Stati Uniti dal 2002. Fondata nel 1978 in Texas, ha attività in 88 mercati ed in 29 stati negli Stati Uniti e ha realizzato 65.388 abitazioni durante l’anno conclusosi il 30 settembre 2020. La società è impegnata nella costruzione e vendita di immobili di alta qualità mediante i diversi marchi del gruppo, (D.R. Horton, Emerald Homes, Express Homes e Freedom Homes), con prezzi che oscillano tra $150.000 ad oltre $1.000.000. 

La società fornisce anche anche servizi di finanziamento, di assicurazione sugli immobili mediante le diverse società del gruppo. Il prossimo 26 Gennaio la società rilascerà i risultati dell’anno 2020.

Nella trimestrale precedente, gli investitori hanno osservato risultati molto importanti, sia sul fronte dei ricavi che degli utili, con i primi che si sono attestati sui $6,4 miliardi, in aumento del 27% su base annua. Anche l’utile netto è risultato in crescita, per $829 milioni complessivi, in crescita del 64% su base annua, al pari dell’utile per azione, pari a $2,24, in aumento rispetto al $1,35 nel terzo trimestre del 2019.

D.R. Horton è un’azienda molto ciclica e, al pari di quanto avviene per ogni operatore immobiliare, fortemente dipendente dall’andamento dei tassi d’interesse. In questo senso, e per contribuire a mantenere una forte crescita organica in qualsiasi condizione di mercato, l’azienda ha recentemente acquisito Braselton Homes, il più grande costruttore di case a Corpus Christi, in Texas, aggiungendo 95 lotti, 90 abitazioni già realizzate e 125 abitazioni in via di realizzazione.

Sul piano finanziario, la società gode di una posizione finanziaria molto stabile, con un rapporto Debt/Equity pari al 17,5% al 30 Settembre scorso e circa $2,6 miliardi in disponibilità liquide.

Sul piano della valutazione, il titolo scambia su un multiplo piuttosto conveniente pari a circa 10 volte gli utili del 2020, sebbene il dividend yield si attesti all’1.2%, a conferma del repricing generale del settore immobiliare. In questo contesto, D.R. Hortono rappresenta la miglior scelta nel settore delle costruzioni sul mercato americano.

 

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