In attesa del rimbalzo

Non si assesta la correzione sui mercati finanziari, nonostante una seduta europea iniziale caratterizzata dagli acquisti. America nuovamente ago della bilancia del sentiment degli investitori globali, archiviando così la terza seduta consecutiva in calo. Da Jackson Hole il listino principale del Vecchio Continente Euro Stoxx 600 registra così correzioni maggiori (-3,28%) rispetto all’omologo S&P 500 statunitense (-1,76%).

In una seduta europea caratterizzata dal raffreddamento sulle pressioni energetiche, sia di gas che di greggio (entrambe in calo rispettivamente di oltre 6 e 5 punti percentuali), e di una lettura sull’inflazione in Spagna e Germania in linea con le attese, i listini europei partono al rialzo, scambiando in territorio positivo. L’inversione, tuttavia, si è annotata con le letture statunitensi. Il numero di offerte di posti di lavoro (JOLTS) è aumentato ancora a 11,2 milioni (il primo aumento dopo tre mesi consecutivi di ribassi), mentre i consumatori (secondo il report mensile del Conference Board) si sono dimostrati più ottimisti sull’economia, superando persino le attese. Rimbalzo della fiducia accompagnata da aspettative di inflazione a breve termine leggermente in calo, riflettendo probabilmente la ripresa del potere d’acquisto dei consumatori a causa del calo dei prezzi della benzina.

Tutti elementi che rafforzano la visione di un proseguimento alla lotta all’inflazione, espressa da Powell a Jackson Hole, con un mercato del lavoro ancora decisamente in grado di poter tollerare nuove morse (mercato del lavoro che evidenzia un numero di offerte in rialzo e un livello di persone disoccupate al ribasso).

Mercati che ora osserveranno con maggiore attenzione le pubblicazioni di venerdì sul mercato del lavoro, sperando in una falsa riga, come nello scorso mese. In un quadro di dipendenza dai dati l’incertezza resterà padrona, come sulla decisione tra un rialzo di 50 o 75 punti base.

In Europa le pressioni sul gas restano al centro dell’attenzione. Se da una parte il raggiungimento, con due mesi di anticipo sulla tabella di marcia, del target del 80% potrebbe smorzare le pressioni di acquisto, dall’altra i timori sul flusso di Nord Stream restano. Oggi il gasdotto resterà fermo per i tre giorni di chiusura preventivata ma nel frattempo Gazprom ha tagliato le forniture alla francese Engie.

Se da una parte prosegue la correzione sui mercati azionari, dall’altra i rendimenti dei titoli statali continuano a salire. In Italia il rendimento del BTP a 10 anni è salito al 3,8, il più alto da oltre due mesi, poiché l’incertezza politica e la crisi energetica in corso hanno amplificato il rischio di credito dell’Italia in vista dei rialzi dei tassi da parte della BCE e delle elezioni politiche. Anche negli Stati Uniti il Treasury scambia sopra il 3%, sostenuto dal piano di rialzi della Fed alla quale si accompagnerà la riduzione del suo bilancio. Area del 3,5% che sarà a questo punto attentamente monitorata.

Nella giornata odierna i dati sull’inflazione in Europa saranno attentamente monitorati. L’inflazione complessiva è attesa sopra il 9%, nonostante le misure politiche per arginare l’aumento dei prezzi. Con le pressioni inflazionistiche di fondo che si stanno ancora allargando e l’ultimo aumento delle materie prime energetiche il picco di inflazione nell’area dell’euro resta ancora lontano. Inflazione che sarà inoltre protagonista in Italia, con il valore atteso in rialzo dal 7,9% di luglio.

Negli Stati Uniti, mercato del lavoro ancora osservato speciale con la lettura sul rapporto sull’occupazione di ADP.

 

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