Il Covid-19 e lo stallo al Congresso pesano sui mercati

Un inizio di settimana all’insegna del sell-off su tutti i mercati globali: tanto gli indici azionari globali, quanto l’obbligazionario, le materie prime e i “safe assets”, come oro e argento, hanno corretto in maniera netta, sebbene gli indici americani a fine seduta abbiano recuperato alcuni livelli importanti. In particolare il Nasdaq è tornato in area 11.000 e l’S&P500 ha tenuto su area 3.280.

L’azionario europeo ieri ha registrato il calo più marcato in quasi due mesi, penalizzato dai timori legati a un’impennata dei casi di coronavirus e dalla flessione di Hsbc e Standard Chartered, sulle indiscrezioni secondo cui le due banche britanniche figurano tra coloro che hanno mosso ingenti somme di fondi presumibilmente illeciti negli ultimi due decenni. Barclays e Deutsche Bank, anch’esse nel mirino delle inchieste, hanno lasciato sul terreno rispettivamente il 5,92% e l’8,25%. Di conseguenza, il settore bancario europeo, già in calo di circa il 40% quest’anno, a causa delle difficoltà degli istituti di credito a fronte delle ricadute della pandemia e dei bassi tassi di interesse, ha segnato una flessione superiore al 5%.

Anche gli indici principali di Wall Street hanno toccato i minimi di quasi sette settimane, a causa dei timori di nuove misure di contenimento contro il coronavirus e sull’incapacità da parte del Congresso di raggiungere un accordo per nuove misure di stimolo fiscale, rischiando quindi una nuova contrazione dell’economica domestica.

Anche la scomparsa del giudice della Corte Suprema statunitense, Ruth Bader Ginsburg, minaccia la possibilità di un nuovo pacchetto di stimolo fiscale per sostenere l’economia. Il rischio reale, a questo punto, è che non si arrivi all’approvazione di un nuovo pacchetto di stimoli fiscali prima delle elezioni di Novembre.

Anche la sessione asiatica, questa notte, ha visto una chiusura al ribasso, spinta dalla performance negativa delle aerolinee, colpite dal rischio di un prossimo lockdown nei paesi europei, che stanno conoscendo una rapida ripresa dei casi di Covid-19. L’indice MSCI Asia ex Japan ha chiuso al ribasso dello 0.62%.

Sul piano macroeconomico, oggi sono attesi pochi dati rilevanti: tra questi, l’indice dei prezzi al consumo nell’eurozona e la vendita di immobili esistenti negli Stati Uniti.

TECHNICALS IN FOCUS

GOLD

Il triangolo simmetrico venutosi a creare dopo i massimi di Agosto ha prodotto una rottura a ribasso che ha in area $1.900 e $1.860 i primi livelli in focus. Sotto area $1.860, l’oro punterebbe ad area $1.800 e $1.760. A questi livelli, è verosimile che la fase di distribuzione dai massimi prosegua e possa presto arrivare su supporti interessanti. Non ci sono in questa fase segnali di ipervenduto, né tecnici né di prezzo, ragion per cui è verosimile che l’estensione del ribasso prosegua sui livelli identificati.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

3M: Prospettive e dividend yield, nonostante il momento

Nonostante la fase difficile di mercato, alcuni settori stanno evidenziando segnali di forza, in parte in ragione del difficile sell-off successivo al Covid-19, ed in parte per effetto di valutazioni ad oggi interessanti. Il quadro economico, inoltre, evidenzia segnali di miglioramento e ciò impatterà positivamente il comparto industrials nel suo complesso.

3M è uno dei più grandi player del settore ed ha una lunga storia di crescita. Al pari di altri pochi titoli, fa parte dei Dividend Kings, avendo aumentato il suo dividendo per almeno 50 anni consecutivi.

In generale, le condizioni aziendali sono peggiorate dall’inizio del 2019 e le sfide sono rimaste persistenti anche nel 2020. 3M ha pubblicato risultati deboli nel secondo trimestre, con ricavi in flessione del 12,2% a 7,2 miliardi di dollari, 123 milioni di dollari al di sotto delle stime: un quadro peggiore rispetto al calo del 10,4% previsto dagli analisti.

Fonte: Q2 Investors presentation

Le stime di crescita dei ricavi sono ora previste in un intervallo compreso tra l’1% e il 2%, un forte calo rispetto al precedente guidance (+1%/4%). Nonostante il difficile secondo trimestre della società e le previsioni riviste al ribasso per l’intero anno, le prospettive a lungo termine sono ancora positive. 3M dispone di diversi catalyst di crescita nel lungo termine, principalmente nel comparto dei servizi sanitari.

I dati demografici circa il settore dei servizi sanitari negli Stati Uniti indicano una forte crescita nei prossimi anni, a causa dell’invecchiamento della popolazione. 3M è già un importante produttore di prodotti per il mondo sanitario, con ricavi superiori a $7 miliardi annui. Le previsioni sono che che l’assistenza sanitaria guiderà la crescita di 3M negli anni a venire, in particolare dopo la recente acquisizione da 6,7 ​​miliardi di dollari di Acelity.

I costi relativi all’acquisizione di Acelity hanno ridotto l’utile per azione di $0,07 nell’ultimo trimestre, ma il management ha dichiarato che Acelity produrrà un’espansione degli utili di 3M in futuro, essendo la società un leader nelle medicazioni per ferite e altri prodotti ad uso chirurgico, espandendo l’attività di 3M Medical Solutions in un segmento a forte crescita.

3M ha erogato dividendi agli azionisti ininterrottamente per oltre 100 anni, aumentando gli stessi negli ultimi 62 anni consecutivi, compreso un aumento del 2,1% nel Febbraio scorso.

Il payout ratio della società è pari al 70%, la crescita dei dividendi della società dovrebbe continuare nel prossimo futuro e, anche se quest’anno l’utile per azione sarà inferiore a quanto previsto in precedenza, il titolo resta rimane altamente redditizio, con un dividend yield superiore al 3.5%.

Edoardo Fusco Femiano,

Market Analyst

 

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