Il ballottaggio in Georgia pesa sui mercati

La prima seduta dell’anno è stata all’insegna di un incremento deciso della volatilità, dopo una mattinata molto costruttiva, in cui gli indici azionari stavano mettendo a segno guadagni molto consistenti. A pesare sugli indici è stata non solo l’incertezza sul ballottaggio per i seggi in Georgia ma, in generale, anche una presa di profitto su diverse asset class che avevano ben performato in queste settimane, Bitcoin in primis.

Nella mattinata europea, le borse del vecchio continente avevano iniziato la prima sessione dell’anno in rally, con aspettative di una forte ripresa economica sostenute da uno storico accordo commerciale su Brexit e dalle campagne di vaccinazione contro il coronavirus in tutto il continente. In particolare, Il Regno Unito ha iniziato ieri l’utilizzo dei vaccini contro il Covid-19, utilizzando quello sviluppato dall’Università di Oxford e da AstraZeneca. Nella mattinata europea, i settori economicamente più sensibili, come quello minerario e dei viaggi e tempo libero, avevano ben performato, anche spinti dal dato sull’indice l’indice PMI manifatturiero tedesco, che ha mostrato una maggiore attività negli stabilimenti a Dicembre, nonostante il severo lockdown a cui è andato incontro il paese. 

Con l’apertura americana, l’S&P500 e il Dow si sono decisamente allontanati dai massimi record, spingendo i mercati azionari ad una correzione generale, sul nervosismo per il risultato dei ballottaggi in Georgia di questa settimana.  Infatti, il destino dell’agenda legislativa del presidente eletto Joe Biden, che include la riscrittura del piano fiscale, l’incremento dello stimolo e della spesa per le infrastrutture, dipende fortemente dai ballottaggi di oggi in Georgia per due seggi al Senato Usa che ne determineranno il controllo da parte dell’uno o dell’altro partito.  

La notizia della nottata è la decisione del New York Stock Exchange di non procedere al delisting di tre compagnie cinesi di telecomunicazioni, sostenendo le quotazioni degli indici asiatici. In parallelo, i futures europei ed americani sono lievemente positivi ad inizio mattinata.

Sul piano macroeconomico, oggi è atteso il dato sull’occupazione in Germania e, nel pomeriggio, ci attendiamo la pubblicazione dell’indice ISM manifatturiero negli Stati Uniti.

TECHNICALS IN FOCUS

BTC

Dopo la formazione di nuovi massimi nel periodo natalizio, BTC si trova in un trading range nell’area 34.500-29.000. I livelli chiave al rialzo sono in area 32.400 e 33.630 che, se superati, restituirebbero nel breve periodo un quadro costruttivo allo strumento. Il supporto chiave è in area 29.800, dove passa la MM a 200 periodi: se tale livello fosse rotto al ribasso, i successivi supporti sarebbero in area 28.400 e 26.140. Si tratta di escursioni di prezzo molto ampie ma che risentono chiaramente del forte rally delle ultime settimane. Sul piano quantitativo, sia l’RSI che l’ADX evidenziano debolezza e assenza di trend, il che fa ritenere verosimile la prosecuzione di questa lateralità nei prezzi.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

NIO: l’evoluzione finanziaria del business 

Su base globale, NIO, il produttore cinese di veicoli elettrici, è il titolo che ha registrato la miglior performance nel 2020, con oltre il 1200%, passando da circa $ 4 a $ 56 per azione, portando il titolo ad una capitalizzazione di mercato di oltre $70 miliardi. La sua futura profittabilità resta il principale tema per gli investitori nel prossimo futuro.

NIO opera e vende veicoli elettrici in Cina, Hong Kong, Stati Uniti, Regno Unito e Germania. 

Il costo di produzione dei veicoli elettrici è diminuito significativamente negli ultimi anni. Inoltre, i produttori sono riusciti a migliorare notevolmente l’autonomia di questi veicoli grazie ai miglioramenti tecnologici delle batterie. Di conseguenza, il business dei veicoli elettrici è diventato un comparto economico in forte crescita.

NIO in questa fase beneficia non solo dell’elevato tasso di crescita dei veicoli elettrici, ma anche del notevole potenziale di crescita del mercato cinese, che si sta riprendendo dalla pandemia, grazie alle drastiche misure di contenimento del virus. 

Sulla base dei risultati nel terzo trimestre, NIO ha consegnato 12.206 veicoli e ha quindi aumentato il numero di unità vendute del 154% rispetto al trimestre dell’anno precedente e del 18,1% rispetto al trimestre precedente. Il suo modello ES6 è stato il SUV elettrico più venduto in Cina per circa 13 mesi consecutivi. Inoltre, il modello ES8, che ha un prezzo superiore ai $ 60,000, ha raggiunto la posizione numero uno nella categoria dei SUV elettrici premium.

Grazie alla forte crescita sul fronte dei ricavi, NIO è passata da una perdita lorda di $30,2 milioni nel trimestre dell’anno precedente ad un margine lordo di $87,9 milioni, pari al 12,9% dei ricavi. Tuttavia, NIO è ancora lungi dall’essere redditizia, in quanto ha registrato una perdita netta di $154,2 milioni. La notizia positiva è che la sua perdita netta è diminuita del 58,5% rispetto al trimestre dello scorso anno, segnalando così che NIO potrebbe diventare presto redditizia, se continuasse a crescere a questo ritmo.

NIO ha fornito indicazioni una guidance positiva per questo quarto trimestre, aspettandosi che lo slancio attuale resti in vigore. La società prevede di consegnare 16.500-17,00 veicoli nel quarto trimestre, raddoppiando le vendite rispetto al trimestre dell’anno precedente, per una crescita del 35-40% nel terzo trimestre. 

Come mostra il grafico precedente, l’industria dei veicoli elettrici è solo nelle primi fasi della sua prospettiva di crescita ed è probabile che continuerà a crescere a un ritmo molto veloce per decenni e le vendite di auto elettriche probabilmente comprenderanno il 35% di tutte le vendite di nuovi veicoli nei prossimi 20 anni. L’azienda prevede di aumentare la sua capacità produttiva da 5.000 unità a Settembre a circa 7.500 unità entro gennaio-2021.

NIO pianifica di raddoppiare i suoi ricavi quest’anno, da $ 1,1 miliardi nel 2019 a $ 2,4 miliardi nel 2020. In aggiunta, gli analisti si aspettano che NIO triplichi i suoi ricavi nei prossimi due anni, fino a $7,2 miliardi nel 2022. Sul piano dei margini, rispetto a Tesla NIO ha un margine lordo decisamente inferiore (13% rispetto al 24% di Tesla), in virtù delle notevoli economie di scala di cui gode Tesla. 

Ai fini della possibilità di erogare un dividendo nel prossimo futuro, è fondamentale che NIO inizi il prima possibile a generare flussi di cassa adeguati a remunerare gli azionisti. Gli analisti prevedono che la NIO passerà da una perdita per azione di -$ 0,56 in quest’anno ad un utile per azione di circa $0,05 nel 2022 e $0,20 nel 2023. Tuttavia, gli investitori non devono attendersi un dividendo prima che la società diventi redditizia, e che generi sufficienti livelli di cassa per erogare dividendi sufficientemente interessanti. Chiaramente, anche le stime di crescita al 2023 non fornirebbero un livello di utili sufficienti a soddisfare le attese dagli investitori. 

In conclusione, la valutazione di NIO sconta tassi di crescita molto elevati per i prossimi anni e dobbiamo considerare che, anche in caso di un’erogazione del 50% dell’utile del 2023, il dividend yield sarebbe pari a circa lo 0.2%. Di conseguenza, gli investitori non devono attendersi dividendi per gli anni a venire, con i rendimenti del titolo che saranno principalmente derivati dall’andamento del titolo in linea capitale.

Il costo di produzione dei veicoli elettrici è notevolmente diminuito negli ultimi anni, grazie alla costante diminuzione del costo delle batterie, che comprende circa un terzo del costo totale di produzione.

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