I dati macro sostengono gli indici, bene i ciclici

Seduta di rimbalzo per gli indici azionari, dopo il deciso sell-off della seduta precedente, sostenuto dai rialzi dei materiali di base, dal settore petrolifero e dai titoli bancari, e grazie anche al generale ottimismo per una stagione delle trimestrali molto positiva ed una rapida ripresa dell’economia. 

In Europa bene le big delle materie prime, con Rio Tinto, BHP e Anglo American che hanno chiuso a rialzo con percentuali comprese tra il 2% ed il 6%, dopo che i prezzi del rame hanno rotto a rialzo la soglia psicologica dei $10.000 la tonnellata, sull’ottimismo per una rapida ripresa dell’economia globale. Sempre sul piano macroeconomico, l’attività economica della zona euro ha registrato un’accelerazione ad Aprile, con il settore dei servizi che è tornato a crescere, nonostante l’impatto dei nuovi lockdown nel continente, come emerge dall’indice PMI realizzato da Ihs Markit. Tra le singole storie societarie, bene Deutsche Post, salita del 4,7%, dopo aver rivisto al rialzo le stime relative all’utile per il 2021. Chiusura in forte rialzo anche per Hugo Boss, salita del 5,87%, dopo che i ricavi in Cina sono quasi raddoppiate, mostrando segnali di ripresa per il settore della moda, uno dei più penalizzati dalla pandemia. 

Il rimbalzo della seduta europea ha trovato conferma anche a Wall Street, anche grazie ai dati macroeconomici, che hanno evidenziato un aumento dei posti di lavoro del settore privato. Tuttavia, il rimbalzo della seduta americana è andato ad affievolirsi verso la chiusura della seduta cash, con Nasdaq, S&P500 e Dow che progressivamente hanno azzerato i guadagni della giornata, chiudendo sotto la parità. Sul piano delle singole storie societarie, Boeing ha chiuso in calo, dopo che i funzionari di sicurezza aerea degli Stati Uniti hanno chiesto documentazioni aggiornate che dimostrino che i sottosistemi del 737 MAX non possano essere compromessi da problemi legati all’atterraggio elettrico.   Bene invece T-Mobile US, salita del 4.34% dopo aver rivisto al rialzo le previsioni relative alla crescita netta degli abbonamenti c.d. “postpaid” per l’intero esercizio.  

Sul piano macroeconomico oggi è attesa la riunione di politica monetaria della Bank of England e, nel pomeriggio, i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti.

TECHNICALS IN FOCUS

TSLA

Prosegue il quadro tecnico di distribuzione per Tesla, che in queste sedute sta consolidando sotto la MM a 50 giorni, un altro segnale di debolezza per il titolo in questa fase, un eventuale cedimento sotto i $650 potrebbe proiettare il titolo verso area $600 ed area $570, dove passa la MM a 200 giorni, livello che il titolo non tocca da Aprile 2020. Sul piano delle resistenze, solo un recupero dell’area compresa tra $770 e $750 favorirebbe una fase costruttiva sul titolo, con target in area $800 e successivamente $900.

FUNDAMENTALS IN FOCUS

XOM: business e flusso di cassa in ripresa 

Il settore Oil & Gas storicamente rappresenta una scelta affidabile per investitori in cerca di rendimenti stabili sotto il profilo dei ritorni da dividendi e buybacks. Exxon Mobil è una delle più grandi compagnie petrolifere al mondo per capitalizzazione di mercato e la ripresa del prezzo del petrolio ha favorito una decisa ripresa del titolo, dopo un 2020 estremamente complesso per il settore nel suo complesso. Basti pensare che XOM ha guadagnato oltre il 40% da inizio anno.

La società ha recentemente presentato i numeri del primo trimestre, tornando alla redditività e battendo le stime degli analisti, sia sotto il profilo dei ricavi che dei dividendi, e mostrando una forte capacità di reazione alla disruption che la pandemia ha prodotto sul settore petrolifero. XOM ha riportato utili per $2,7 miliardi nel periodo, pari a circa $65 centesimi per azione, rispetto alle stime degli analisti, che si attendevano $59 centesimi per azione.

Ai prezzi attuali, XOM offre un dividend yield superiore al 6% annuo, un rendimento largamente superiore a quello dell’S&P500. In aggiunta, la società è l’unica major dell’Oil & Gas ad aver mantenuto il dividendo anche per il 2020. 

Sul piano strategico, la società aveva inizialmente aveva pianificato importanti investimenti a partire dal 2020, ma la pandemia ha spinto il management a stravolgere il piano industriale per i prossimi tre anni. Di conseguenza, Exxon ha dovuto apportare adeguamenti significativi agli investimenti in conto capitale, imputando gran parte della generazione di cassa a politiche di riduzione del debito e di mantenimento del livello attuale dei dividendi. In questo senso, la società sembra orientata in questa direzione anche per i prossimi anni.

Il titolo scambia sotto i livelli di Febbraio 2020 ed è ancora economica se valutata sulla media a cinque anni del multiplo Prezzo / Utili (intorno a 10). Il dividend yield è molto attraente e un mantenimento dei prezzi del petrolio sopra area $60 dovrebbe favorire l’implementazione del nuovo piano industriale presentato dal management.

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