Tutto resta nell’ombra, in secondo piano, di fronte alla grandiosa esibizione di Nvidia, l’azienda leader nel settore dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale.
Le pubblicazioni di ieri dei verbali della FOMC, che detiene il potere di influenzare le economie mondiali, o la lettura sulla fiducia dei consumatori in Europa, che ha superato le aspettative con un aumento di 0,6 punti nel mese di febbraio, raggiungendo un valore di -15,5, oppure del Nikkei 225, il quale ha sorpreso tutti oggi con un notevole incremento del 2,19%, chiudendo la giornata su nuovi massimi storici che superano quelli della bolla del 1989. Persino le criptovalute, un tempo al centro dell’attenzione degli investitori più audaci, sembrano ora perdere il loro fascino, nonostante il Bitcoin mantenga un valore superiore ai 51 mila dollari, più del doppio rispetto allo stesso giorno dell’anno precedente. Anche Ethereum, con valutazioni che sono risalite nella fascia dei 3.000 dollari, dimostrando una crescita del 30% solo nel mese di febbraio. Allo stesso tempo, i minimi prezzi del gas naturale americano hanno recentemente toccato i $1,522 MMBtu, e il gas europeo TTF si attesta a 23 euro, ben al di sotto dei massimi di €420 raggiunti ad agosto 2022 e addirittura inferiori alle quotazioni pre-invasione russa. La lista delle oscillazioni economiche sarebbe ben più lunga, ma mi fermo ricordando come i prezzi del cacao hanno raggiunto nuovi massimi storici a 5861 dollari a tonnellata, evidenziando un aumento del 124% rispetto ai minimi toccati il 15 marzo scorso.
Tutte queste notizie, pur rilevanti, sembrano sbiadire nell’ombra della magnificenza di Nvidia. Il gigante delle GPU ha presentato risultati trimestrali da urlo, smentendo qualsiasi dubbio sulla sua straordinaria forza. I numeri e le dichiarazioni del suo CEO stanno catalizzando l’attenzione maniacale su Wall Street, sottolineando un nuovo paradigma nell’era dell’intelligenza artificiale. Difficilmente si discuterà d’altro oggi. In analogia con le bolle passate, mettere in discussione la ragionevolezza delle valutazioni sembra quasi un’eresia. Negli anni ’60, il tema della crescita era simile, con titoli come IBM considerati un must in qualsiasi portafoglio.
Tuttavia, Nvidia ha dimostrato di essere innegabilmente straordinaria, riportando un altro trimestre eccezionale che evidenzia l’esplosione dei casi di utilizzo dell’IA, senza segni di rallentamento. Nvidia ha annunciato utili di 5,16 dollari per azione, superando le stime di 4,60 dollari, mentre i ricavi hanno toccato i 22,1 miliardi di dollari, superando i previsti 20,41 miliardi. L’attività di data center, catalizzatore di questa crescita impressionante, ha visto un aumento del fatturato del 400% nel quarto trimestre rispetto all’anno precedente, confermando il suo status di gioiello dell’IA. Nel corso dell’anno fiscale 2024, l’intero fatturato dei data center è stato di 47 miliardi, costituendo circa il 78% del totale del giro di affari, in netto aumento rispetto al 55,6% dell’anno fiscale precedente. Un dato che sottolinea un valore pari alla somma dei fatturati del business data center degli ultimi 10 esercizi.
Nvidia ha attraversato un notevole cambiamento nel corso del tempo. Originariamente focalizzata sul settore del gaming, la società ha sperimentato una significativa evoluzione nelle sue fonti di reddito. Nel terzo trimestre fiscale del 2019, il settore del gaming costituiva circa il 55% del fatturato complessivo. Tuttavia, attualmente, la sua quota è scesa drasticamente al 13%. Nel frattempo, il settore dei data center ha registrato una crescita considerevole, passando dal 35% al 83% del fatturato totale. Questo riflette un cambiamento strategico nella composizione delle entrate di Nvidia, con la capacità dell’azienda di anticipare nuove tendenze.
La domanda che si pongono gli investitori è se questa tendenza possa continuare. In parole povere, la risposta è sì. Nvidia continua a ottenere risultati in tutti i sensi, dimostrando che la crescita è ancora robusta. Non stiamo assistendo a un’esplosione o a una bolla di sapone, ma a un’azienda che continua a generare profitti significativi. Nonostante i rischi legati a questioni in Cina e alla concorrenza, che potrebbero rappresentare ostacoli futuri, Nvidia ha alzato le previsioni per il prossimo trimestre a 24 miliardi di dollari di fatturato, avviandosi verso la soglia dei 100 miliardi di dollari di vendite nel prossimo anno. Nella conference call con gli analisti, il CEO Jensen Huang ha dichiarato che la domanda per i nuovi prodotti Nvidia supererà l’offerta per il resto dell’anno. Nonostante l’offerta stia crescendo, la domanda non mostra segni di rallentamento. L’intelligenza artificiale generativa ha aperto un nuovo ciclo di investimenti, portando a un raddoppio della base installata di data center nel mondo nei prossimi cinque anni, con un’opportunità di mercato annuale di centinaia di miliardi di dollari. Aziende del calibro di Amazon, Meta Platforms, Microsoft e Google rappresentano quasi il 40% delle entrate di Nvidia, poiché investono in hardware per l’informatica AI. L’accordo annunciato con Cisco questo mese offre a Nvidia un nuovo canale di distribuzione. Non sembra che la paura di un rallentamento economico abbia spazio in questo settore. La magnificenza di Nvidia continua a brillare, e molti investitori potrebbero aver la sensazione che la nave non sia ancora salpata. Inoltre, va notato che nelle ultime 40 pubblicazioni trimestrali, la società ha deluso le aspettative solo in tre occasioni.
Con l’entusiasmo a guidare la direzione dei mercati, gli eventi principali della giornata difficilmente potranno deviare il percorso stabilito. Oggi, il calendario prevede le letture preliminari sui PMI di febbraio per l’area euro, gli Stati Uniti e il Regno Unito. Recentemente, abbiamo osservato un miglioramento nei PMI del settore manifatturiero, mentre quelli dei servizi si sono stabilizzati intorno al livello 48 nell’area euro. Gli indicatori anticipatori provenienti dall’Asia suggeriscono un’inversione di rotta nel ciclo manifatturiero globale, con l’aspettativa che i PMI manifatturieri aumentino insieme all’incremento del saldo ordini-inventario. Nell’area euro, verranno anche pubblicati i dati finali sull’inflazione di gennaio. Sarà interessante valutare in che misura gli effetti straordinari abbiano influenzato la stampa di gennaio, soprattutto considerando l’incremento mensile significativo dell’inflazione nei servizi.