Flash crash e rimbalzo del Nasdaq 100

Nella prima seduta di maggio proseguono le incertezze sui mercati. Con gli investitori già preoccupati sulla decisione di politica monetaria statunitense di mercoledì, con i mercati che già pienamente prezzano un rialzo di 50 punti base, a scuotere ulteriormente i nervi, già tesi, ci hanno pensato dapprima la Cina, con gli effetti dei lockdown che si sono risentiti sui PMI, successivamente le notizie sul fronte Russo,  dove in attesa dell’esito della riunione dei ministri Ue un embargo sul petrolio (non gas) sembrerebbe essere sempre più concreto, ed infine il flash crash che intorno alle 10 del mattino ha fatto precipitare gli indici del Vecchio Continente. Un crollo temporaneo, originato dal mercato svedese, legato secondo Bloomberg da un errore di trading, presso gli uffici di Londra di Citigroup. Di fatto, dopo la grande paura i mercati europei hanno ridotto le perdite, senza tuttavia mai riuscire a portarsi in territorio positivo.

Segnale invece di forza sui listini statunitensi, dopo il crollo di venerdì. Decisi acquisti sul Nasdaq 100, il quale chiude in rialzo del 1,71% – dopo aver perfino registrato una correzione di un punto percentuale durante la seduta, ma soprattutto dopo che venerdì era nuovamente rientrato in area di recessione tecnica. Giornata priva di una vera tematica con i servizi di comunicazione, il tecnologico e il consumo discrezionale (ovvero i settori principalmente in rosso da inizio anno) a sovraperformare. Tutto questo nonostante ieri il decennale americano abbia, temporaneamente, violato la barriera psicologica del 3% – la prima volta dal 2018.

La mossa arriva in prossimità della riunione del FOMC di domani, con i mercati che iniziano a scommettere sulla capacità della Fed di tenere sotto controllo l’inflazione. A tal riguardo si è infatti osservato una decisa correzione sulle aspettative di inflazione, con il 10 Year Breakeven Inflation rate sceso ieri di quasi due punti e mezzo a 2,81.

In Italia il governo Draghi ha approvato il nuovo pacchetto aiuti da 14 miliardi di euro, portando così complessivamente le spesa a circa 30 miliardi, ovvero circa il 2% del PIL. Tema di aiuti alla lotta all’inflazione, con un bonus da 200 euro per le fasce deboli, ovvero le più colpite dai rincari dei prezzi, sostegno alle energie rinnovabili, proroga sul taglio delle accise sui carburanti e molto altro ancora. La manovra segna un deciso e importante sostegno del governo per sostenere l’economia e soprattutto la fiducia dei consumatori, senza far ricorso a scostamenti di bilancio. Tuttavia, con le eventuali prossime sanzioni energetiche (petrolio) europee nei confronti della Russia, sarà importante monitorare i fragili livelli di confidenza.

Seduta odierna che ha visto il primo aumento dei tassi, post era Covid, da parte della banca australiana. Decisione che ha perfino superato le attese, con un rialzo di 25 pb, rispetto ai 15 attesi dal mercato.

Nella giornata saranno inoltre diffusi i livelli di disoccupazione in Germania ed Europa. Europa che potrebbe inoltre beneficiare di nuove notizie, con la conferenza attesa per le 15:00 dalla Lagarde. Tuttavia, la principale attenzione nel Vecchio Continente resta sulla riunione dell’Eurogruppo. Scorte di petrolio e ordinativi le altre importanti notizie attese oltreoceano.

Trimestrali: oggi saranno alzati i veli sulle trimestrali di Pfizer, AMD, S&P Global, Airbnb, BP, Starbucks, BNP Paribas, Deutsche Post, Hilton e Marathon Petroleum per citarne alcuni.

Criptovalute: Mercato che purtroppo non è ieri riuscito a beneficiare del rimbalzo del settore tecnologico americano, registrando una correzione dello 0.8% nella sua capitalizzazione complessiva.

Algorand vola (+20,99% nelle ultime 24 ore) grazie all’accordo siglato con la Fifa. La società diventerà infatti la piattaforma ufficiale di FIFA. Nell’ambito dell’accordo, Algorand aiuterà anche la FIFA a sviluppare ulteriormente la sua strategia per le risorse digitali, mentre la FIFA fornirà risorse di sponsorizzazione, tra cui pubblicità, esposizione ai media e opportunità promozionali. Un’ottima simbiosi che evidenzia la necessità di pubblicità per la sfera crypto e il forte interesse al nuovo mondo (soprattutto NFT) da parte del mercato tradizionale.

Dall’altra parte si riporta il calo, nelle ultime 24 ore da parte di Cronos (CRO), il token di Crypto,com, dopo che la famosa società ha deciso di rivedere al ribasso le sue offerte di staking e della sua carta. Cambiamenti che entreranno in vigore dal prossimo 1° giugno.

 

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