FedEx e Amazon Spiccano, mentre Micron Delude: L’Andamento dei Mercati

Nel clima attuale, dominato dall’interesse crescente per l’intelligenza artificiale, i mercati hanno chiuso la sessione di mercoledì in rialzo, nonostante le fluttuazioni causate dall’attese dell’odierno dibattito televisivo tra Biden e Trump e le persistenti preoccupazioni per l’inflazione. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,2%, mentre il Nasdaq ha visto un aumento dello 0,5%. L’attenzione si è concentrata sull’inflazione all’inizio della sessione, specialmente dopo che l’Australia ha seguito il Canada nella pubblicazione di dati sui prezzi al consumo più alti del previsto, accrescendo l’ansia per l’annuncio dell’indice dei prezzi al consumo e delle spese personali (PCE) di maggio, previsto per domani. Questo indicatore è particolarmente monitorato dalla Fed, che vi associa il suo obiettivo a lungo termine del 2%.

La leadership settoriale è stata ristretta, con il settore consumo discrezionale che ha guadagnato circa l’1,45%, spinto dai rialzi di Tesla e Amazon, quest’ultima entrata recentemente nell’elite delle aziende con una capitalizzazione di mercato di oltre due trilioni di dollari. La maggior parte degli altri settori, invece, ha chiuso invariata o in calo.

Le azioni sono state in gran parte senza direzione, sebbene le grandi aziende tecnologiche abbiano avuto alcuni solidi guadagni.

Sul fronte societario, FedEx ha registrato un impressionante aumento di oltre il 15% dopo aver comunicato un EPS rettificato per il quarto trimestre che ha superato le aspettative e previsto un EPS rettificato per il 2025 al di sopra del consenso di mercato. Amazon.com ha concluso la giornata con un rialzo superiore al 3% dopo aver annunciato l’intenzione di lanciare una vetrina online dedicata all’abbigliamento e agli articoli per la casa a basso prezzo.

Tuttavia, l’umore rischia di mutare con il settore AI meno dinamico di quanto previsto. Micron Technology, nonostante una crescita del fatturato del 17% rispetto al trimestre precedente e dell’81% su base annua, con un flusso di cassa salito a $2.48 miliardi rispetto ai $24 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, sta scambiando in ribasso del 7.98% nel trading after-hours. Le aspettative degli investitori non sono state soddisfatte, nonostante Micron abbia mostrato ottime performance dall’inizio dell’anno, con un guadagno del 67%, posizionandosi dietro solo a Nvidia e Arm Holding tra le aziende di semiconduttori con un market cap superiore ai 10 miliardi. Micron, che vende memoria ad alta larghezza di banda essenziale per l’hardware AI, ha venduto chip HBM3e per 100 milioni di dollari nel trimestre concluso e prevede un aumento delle vendite di prodotti ad alta larghezza di banda a diverse centinaia di milioni di dollari nel periodo corrente, con l’obiettivo di raggiungere diversi miliardi entro il 2025. Nonostante le prospettive positive a lungo termine, guidate dalla forte domanda di prodotti di memoria e storage di punta, specialmente per supportare la crescita delle applicazioni AI nei data center, nei PC e negli smartphone, rimane difficile mantenere le alte aspettative degli investitori.