DJ30 a 30.000: investitori ottimisti su Janet Yellen al Tesoro

Una seduta storica quella di ieri sui mercati azionari, in primis per effetto del raggiungimento della soglia dei 30.000 punti del Dow Jones: prosegue quindi la recente sovraperformance del comparto dei titoli ciclici e della old economy rispetto ai tecnologici e, in generale, ai titoli che hanno guidato le performance di quest’anno.  A confermare il sentiment di risk-on degli investitori anche i recenti rialzi del petrolio, con l’oro che, nonostante la sua funzione di bene rifugio, vive al contrario un’altra giornata di sell-off.

Le piazze europee ieri hanno tenuto i massimi di otto mesi, sulla possibilità di una revoca dei lockdown in Francia, che si aggiunge all’ottimismo legato agli sviluppi per i vaccini contro il coronavirus. Bene soprattutto il settore dei viaggi, gas e petrolio, dopo che i prezzi del greggio hanno toccato i loro massimi da fine Marzo. Tra i singoli titoli, da sottolineare la performance di Lufthansa e IAG, la controllante di British Airways.

Anche a Wall Street i principali indici hanno guadagnato decisamente terreno, con il Dow che ha toccato un massimo storico, dopo il via libera formale alla transizione del presidente eletto Joe Biden alla Casa Bianca, che ha posto fine a settimane di incertezza politica. Tutti gli 11 principali indici dell’S&P sono andati a rialzo, con i settori economicamente più sensibili al ciclo economico, come i finanziari, gli industriali e gli energetici che hanno registrato le performance migliori, mentre gli investitori che stanno alleggerendo le posizioni sulle “mega-cap” tecnologiche. 

Il Dow ieri ha raggiunto il suo massimo storico, sostenuto dal rialzo del 4,2% di Boeing dopo che i regolatori europei hanno dato un’autorizzazione di massima al jet 737 Max, aprendo la strada ad un’autorizzazione di volo formale a Gennaio. A sostenere il sentiment generale sono state anche le chiare indiscrezioni secondo cui Joe Biden ha intenzione di nominare Janet Yellen, ex presidente della Fed, alla carica di Segretario al Tesoro. 

La seduta asiatica questa notte si è allineata alla performance di Wall Street, con i principali indici della regione che hanno chiuso in positivo. L’indice MSCI Asia ex Japan ha chiuso a rialzo dello 0.23%.

Sul piano macroeconomico, oggi i principali dati saranno rilasciati negli Stati Uniti. Nel pomeriggio europeo infatti uscirà il dato relativo ai Beni Durevoli, la stima preliminare del PIL per il terzo trimestre e i sussidi settimanali di disoccupazione.  

TECHNICALS IN FOCUS

PLATINUM

In una fase in cui i metalli preziosi stanno correggendo, segnali positivi vengono dal Platino che ha appena rotto un canale ribassista andando a riprendere l’impostazione rialzista, dopo i minimi di Marzo di quest’anno. La zona di prezzo $880-850, dove passa la MM a 200 giorni, fa da supporto principale al consolidamento del rimbalzo in essere. I principali livelli in focus sono a rialzo in area $980, $1.000 ed infine area $1.025. L’RSI è impostato al rialzo e resta lontano da aree di ipercomprato, favorendo la sostenibilità della price action. La tenuta del livello degli $850 resta il principale supporto di medio termine. Al di sotto di tale livello, il Platino rientrerebbe in un fase di lateralità. 

FUNDAMENTALS IN FOCUS

Zoom: anatomia del titolo “growth” dell’anno. Quando pagherà un dividendo?

Zoom è stata forse la storia dell’anno, insieme a Tesla, sui mercati azionari, affermandosi in un ambiente in cui il contatto fisico, per via della pandemia, è stato notevolmente ridotto. Zoom si è quindi trovata nel posto giusto al momento giusto, intercettando le necessità di lavoro da remoto e aumentando la sua capitalizzazione di mercato di oltre 6 volte da inizio 2020.

Zoom ora capitalizza circa $100 miliardi e, nonostante la performance incredibile del titolo, è un dato che la società sia ancora in una fase di sviluppo sul piano del business.

Zoom offre una suite di prodotti di comunicazione digitale che consentono ai clienti di condividere video, audio, chat e contenuti per colmare il divario tra l’essere in modalità d lavoro remoto e l’essere presenti di persona. La società è concentrata principalmente negli Stati Uniti, ma è un’azienda globale, che vende i suoi servizi in tutto il mondo.

L’azienda conta un numero notevole di organizzazioni nella sua lista di clienti, inclusi istituti di istruzione, società di intrattenimento e media, società finanziarie, governi, società sanitarie ed industriali. Zoom ha riportato utili del secondo trimestre il 31 agosto e i risultati hanno mostrato un altro trimestre caratterizzato da una crescita straordinaria. Il fatturato totale è aumentato del 355% su base annua a $664 milioni, con la società che continua a mostrare tassi di crescita chiaramente esponenziali. La crescita dei ricavi è stata trainata dall’acquisizione di nuovi clienti e dall’espansione dei servizi tra i clienti esistenti. 

L’azienda ha circa 370.200 clienti tra le piccole aziende con circa 10 dipendenti, con un aumento del 458% su base annua. Ciò ha portato a un reddito operativo netto molto elevato, pari a $277 milioni, rispetto ai soli $ 20,7 milioni nello stesso periodo dello scorso anno, con un margine operativo pari al 41,7% dei ricavi. L’utile netto è stato pari a $275, o $ 0,92 per azione, in aumento rispetto ai $24 milioni, o $0,08 per azione, rispettivamente, nello stesso periodo dell’anno scorso. 

Sul piano finanziario, Zoom sta generando anche molta cassa, con il flusso di cassa operativo che è salito da $17 milioni nel secondo trimestre dello scorso anno a $ 373 milioni nel secondo trimestre di quest’anno, e la società che ha concluso il trimestre con $1,5 miliardi di liquidità disponibile. Questo tipo di generazione di cassa sarebbe sufficiente per iniziare ad erogare dividendi agli azionisti nel lungo termine. La società stima utili per azione tra $2,40 e $2,47 per l’anno in corso.

Orientandosi al futuro, potrebbe essere difficile per Zoom continuare con il ritmo di crescita che ha mostrato nel 2020. Zoom ha capitalizzato su questa condizione di pandemia, accelerando l’adozione dei suoi servizi tra i consumatori e le imprese. Le previsioni sono che Zoom aumenti i suoi ricavi di circa il 30% all’anno per almeno i prossimi cinque anni, basandosi sui fondamentali costruiti nel 2020.

Tuttavia, sul piano dei rischi, in termini di valutazione, dobbiamo comprendere che esiste una significativa volatilità nelle stime di crescita di Zoom, anche in relazione all’andamento della pandemia globale. Le altre incognite sono rappresentate dal numero di aziende che resteranno ad un modello di lavoro “da remoto” rispetto a quante torneranno ai modelli di lavoro tradizionali. In aggiunta, altri competitors come Google e Microsoft continueranno a rafforzare la loro presenza in questo settore, aumentando decisamente la concorrenza tra i diversi players.

Sul piano della valutazione, è evidente che Zoom scambia su multipli particolarmente elevati e che non possono rappresentare una base di riferimento, essendo chiaro che il prezzo attuale rispecchia i fondamentali futuri del business.Su quello dei dividendi, è abbastanza chiaro che Zoom è solo all’inizio del suo ciclo di crescita e che reinvestirà gli utili e la cassa di questi anni nello sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni, al fine di proteggersi dalla concorrenza crescente degli altri competitors.

In conclusione, anche con tassi di crescita simili a quelli di quest’anno, si prevede che la società produrrà qualcosa meno dei $2,50 per azione di quest’anno. In aggiunta, senza un track record nell’erogazione dei dividendi e in presenza di sole presunzioni sulla crescita futura, Zoom resta un titolo per investitori orientati alla crescita in linea capitale, in quanto è molto improbabile che la società erogherà alcun dividendo nei prossimi anni. 

 

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