Cresce l’Europa, Nasdaq interrompe la serie positiva: il resoconto di ieri

Ieri, il mercato azionario è rimasto in uno stato di incertezza in attesa del rilascio dei dati sull’inflazione statunitense di oggi. Pochi attori di mercato hanno preso l’iniziativa, con il downgrade di Moody’s che non sembra aver sconvolto gli operatori. Nel frattempo, l’Europa ha registrato una crescita di quasi l’1%, evidenziando in modo particolare il rialzo di Piazza Affari. Questo incremento rappresenta una reazione positiva rispetto alla seduta di venerdì, con lo Stoxx 600 che ha completamente compensato la flessione registrata in tale ultima seduta.

Nel contesto di questa attesa, si sono osservate piccole differenze tra settori, ma con una leggera preferenza per uno slancio difensivo. In particolare, il Nasdaq Composite ha interrotto una serie record, concludendo a 18 il numero di lunedì consecutivi positivi per l’indice americano.

Al contrario, il greggio WTI ha seguito una traiettoria opposta, chiudendo al rialzo per la terza seduta consecutiva e scambiando intorno ai 78 dollari al barile. Questo aumento è stato guidato da un leggero miglioramento del sentiment ciclico nei mercati, supportato dalle revisioni al rialzo della domanda di petrolio da parte dell’OPEC. Nel suo rapporto mensile, il cartello dei produttori ha alzato la sua previsione di crescita della domanda di petrolio per quest’anno a 2,5 milioni di barili al giorno, in aumento di 100.000 barili al giorno rispetto al rapporto del mese scorso. La combinazione di questi fattori ha contribuito all’incremento dei prezzi del greggio WTI. Sebbene il recente calo dei prezzi del greggio potrebbe aver offerto un potenziale contributo positivo alla resilienza dei consumi per le prossime festività natalizie, la sua ripresa potrebbe ora rappresentarne un elemento destabilizzante. La forza relativa del settore retail, misurata attraverso il rapporto XRT/SPY, si attesta attualmente su nuovi minimi delle ultime 52 settimane, riflettendo gli impatti dell’alta inflazione e delle crescenti preoccupazioni economiche.

In contrasto, il rapporto tra il Nasdaq 100 (QQQ) e le small cap americane (IWM) sta attualmente scambiando su nuovi massimi storici, superando persino i valori registrati durante la bolla del dot-com. Le aspettative legate alle tecnologie AI, unite a bilanci solidi e investimenti difensivi delle Big Tech hanno contribuito a questo quadro positivo, in attesa di scoprire come si posizioneranno gli investitori quando la Fed valuterà possibili tagli sui tassi.

I mercati saranno focalizzati oggi sui dati sull’inflazione. La recente pubblicazione delle aspettative di inflazione della Fed di New York, avvenuta ieri, ha fornito un leggero senso di sollievo dopo l’aumento a sorpresa registrato nella misura dell’Università del Michigan la scorsa settimana. Le aspettative di inflazione a 1 anno e a 5 anni, secondo la Fed di New York, sono diminuite rispettivamente al 3,57% e al 2,72%. Le proiezioni indicano per oggi che l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) dovrebbe mostrare una diminuzione, passando dal 3,7% su base annua di settembre al 3,3% di ottobre. Allo stesso tempo, ci si aspetta che l’inflazione core, che esclude alimentari ed energia, rimanga invariata rispetto al mese precedente, fermandosi al 4,1%.

 

 

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