Cosa possiamo attenderci da questo NFP Day?

In linea con quanto stiamo osservando da settimane, l’economia mondiale sta mostrando buoni segnali di ripresa, e i dati macroeconomici ce lo stanno confermando. In parallelo, tuttavia, gli indici azionari tendono a muoversi in laterale, soprattutto su quei comparti, maggiormente ciclici, che invece dovrebbero essere maggiormente favoriti dalle misure fiscali in atto e da quelle in piano per il futuro.

La giornata di ieri è stata caratterizzata, ancora una volta, da scarsa direzionalità sugli indici azionari, con il solo UK100 a chiudere, con decisione, al rialzo. Le borse europee sono rimaste vicine ai massimi storici, sostenute da una serie di risultati trimestrali positivi che hanno aiutato gli investitori a superare, almeno in parte, i timori sulla diffusione globale della variante Delta del coronavirus. Bene in questo senso i titoli del turismo e dei trasporti, che hanno chiuso con rialzi medi intorno al 3%, dopo tuttavia quattro sessioni di fila in flessione, sui timori di nuove restrizioni dopo un nuovo picco di periodo dei contagi da Covid-19 nel Regno Unito e in Asia.

Bene anche l’S&P500, sia pure nel trading range di queste sedute, che ha aperto il secondo semestre toccando un nuovo massimo storico, incoraggiato dai dati che hanno mostrato un numero di richieste di sussidi di disoccupazione inferiore alle attese e con i titoli energetici che restano sostenuti dal dei prezzi del petrolio. Ieri il comparto “value” ha relativamente sovraperformato quello “growth”: gran parte degli 11 settori principali dell’S&P che hanno chiuso in rialzo, con gli energetici, finanziari, industriali e materiali in testa ai rialzi. 

Sul piano macro, in America le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese di 51.000 unità a 364.000 nella settimana terminata il 26 giugno, mentre i licenziamenti sono scesi ai minimi di 21 anni a Giugno, grazie anche ad un mercato del lavoro in ripresa, caratterizzato da assenza di lavoratori in alcuni settori, soprattutto nel terziario. 

Oggi è “Non Farm Payroll Day” e le attese sono per la creazione di circa 700.000 posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione in lieve flessione, al 5.6% rispetto al 5.7% del mese scorso, e i salari in crescita di circa il 2%. Alla luce dei dati rilevati questa settimana, potremmo oggi assistere ad un’altra seduta debole sul piano della price action: verosimilmente, solo numeri molto sorprendenti, in positivo o in negativo, potrebbero innescare una reazione più decisa da parte degli investitori e quindi dei prezzi.  

TECHNICALS IN FOCUS

NIO

Al pari di quanto osservato su Tesla, anche Nio sembra essere uscita dalla lateralità di queste settimane, soprattutto dopo l’uscita a rialzo da area $42. Il titolo ha rotto a rialzo un’altra resistenza significativa, in area $50, salvo poi tornare su questo stesso livello nella seduta di ieri. Il rialzo è significativo e le resistenze in focus ora sono in area $59 e $66, con area $42, dove passa la MM a 200 giorni, come supporto al di sotto del quale il titolo non deve scendere, a pena di un ulteriore discesa verso area $35. L’RSI stabilmente sopra area 50 conferma la buona pressione rialzista sul titolo  

PLATINUM

Il Platino al pari di altre materie prime ha ritoccato il suo massimo storico ad inizio 2021, salvo poi andare incontro ad una fase di distribuzione dei prezzi. Nella ultime sedute, il Platino è andato a ritoccare un supporto significativo, in area $1.033, dove passa la MM a 200 giorno, in un quadro di ipervenduto, come evidenziato dall’RSI. La tenuta del supporto attuale offre un quadro tecnico interessante, con possibili estensioni dei prezzi verso area $1.200, $1.272 e $1.300. A ribasso, la vicinanza del supporto di area $1.033 offre un buon rapporto rischio / rendimento di un potenziale ingresso a rialzo: evidentemente, al di sotto di questo livello, il Platino andrebbe in inversione ribassista, proiettandosi in prima battuta potenzialmente verso area $950.

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