Clima di Cautela sui Mercati Europei: Divergenza tra S&P 500 e Stoxx 600

Prosegue l’andamento positivo dei mercati finanziari statunitensi, con lo S&P 500 e il Nasdaq che segnano nuovi massimi storici. Tuttavia, sta emergendo una crescente sensazione di cautela, evidenziata da una moderazione nella velocità di questo progresso. All’interno dell’indice S&P 500, 273 società hanno riportato incrementi giornalieri, a fronte di 229 in contrazione. Con la stagione degli utili in pieno svolgimento, l’analisi settoriale risulta limitata, poiché alcune grandi società incidono notevolmente sul quadro complessivo con guadagni eccezionalmente forti o deboli. Ieri, comunque, i settori dei beni di consumo e dei servizi di comunicazione hanno dimostrato le performance più robuste, trainati dai solidi risultati trimestrali di Procter & Gamble e Verizon. Tuttavia, sul fronte opposto, il produttore di Post-It 3M ha rappresentato il principale ostacolo per l’indice Dow, registrando un calo del 10,9% dopo la pubblicazione dei risultati del quarto trimestre. Nonostante 3M abbia riportato utili superiori alle attese, pari a 2,42 dollari per azione su un fatturato di 8 miliardi di dollari, le previsioni per gli utili del primo trimestre sono risultate al di sotto delle aspettative, causando il ribasso delle sue azioni.

In Italia, il FTSE MIB ha registrato la terza sessione consecutiva di contrazione, riflettendo un clima di cautela diffuso su tutte le piazze finanziarie europee in attesa della pubblicazione di sondaggi PMI e in previsione della decisione sui tassi di interesse da parte della BCE di giovedì. In particolare, il settore delle utilities è stato sotto pressione, con Hera e A2A che hanno subito una perdita superiore al 2% dopo la divulgazione dei dati di Terna, i quali indicano una diminuzione del 2,8% dei consumi elettrici italiani rispetto all’anno precedente.

A livello europeo, i titoli hanno registrato un calo martedì, con lo STOXX 50 e lo STOXX 600 in ribasso dello 0,3%. Evoluzione che si è accentuato, soprattutto da inizio anno, con una decisa divergenza di performance tra lo S&P 500 e lo Stoxx 600.

La fiducia dei consumatori in Europa è diminuita inaspettatamente da -15,1 a -16,1, deludendo le attese di un aumento a -14,3. Questo andamento, unito alla persistente bassa fiducia dei consumatori, potrebbe spiegare il rallentamento nei consumi privati, che necessitano di un sostegno da una maggiore fiducia.

Inoltre, ieri sono stati inoltre pubblicati i risultati dell’indagine della BCE sul credito bancario nel quarto trimestre. L’indagine è stata sostanzialmente in linea con le aspettative e probabilmente non dovrebbe modificare l’orientamento di politica monetaria nella prossima riunione di giovedì. La maggior parte delle banche ha riferito che gli standard di credito sono stati ancora inaspriti nel quarto trimestre del 2023 e che la domanda di prestiti è diminuita. Tuttavia, ciò è avvenuto in misura minore rispetto ai trimestri precedenti, in quanto un numero maggiore di banche ha dichiarato di aver mantenuto invariati gli standard di credito e la domanda di prestiti, mentre un numero minore ha segnalato un inasprimento degli standard e una diminuzione della domanda rispetto all’indagine precedente. Secondo la Banca Centrale Europea, la domanda di credito nella zona euro potrebbe aver toccato il fondo dopo essere diminuita per più di un anno a fronte dell’aumento dei tassi di interesse e di un’economia in difficoltà.

Osservando la risposta del mercato bancario molti dei titoli a maggiore capitalizzazione hanno chiuso in ribasso, mentre le banche popolari/regionali francesi ed italiane sono emerse tra i vincitori di giornata.

La prima Big Tech passa a pieni voti l’esame sui conti. Netflix riporta un notevole rialzo in premarket dopo una forte chiusura d’anno, con il quarto trimestre che ha visto l’aggiunta di 13,12 milioni di nuovi abbonati, il più grande guadagno dai tempi della pandemia. Dopo un periodo altalenante negli ultimi anni, Netflix ha mostrato una crescita tra le più robuste della sua storia nel 2023, grazie a una solida serie di contenuti, a misure per contrastare la condivisione delle password e all’introduzione di un nuovo e più economico livello pubblicitario.

Per il 2024, Netflix ha fornito una guida moderata per la crescita degli abbonati, ma ha comunque offerto agli investitori motivi di soddisfazione. La crescita dei ricavi è prevista a due cifre grazie all’aumento dei prezzi e alla continua crescita del modello pubblicitario. La redditività sarà la più alta della storia, con una crescita stimata del 30% nel 2024 grazie all’espansione dei margini lordi.

Nonostante la concorrenza rimanga elevata Netflix ha superato le sfide, passando da un punto di forza all’altro e mantenendo una solida redditività. Il controllo dei costi sarà fondamentale per continuare a essere l’unica piattaforma di streaming redditizia. Con ancora molto spazio per la crescita, la notizia è positiva per gli investitori.

 

 

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