Cannabis e Bitcoin: Rialzi e Sfide da Monitorare

Martedì, i mercati azionari globali hanno segnato un calo significativo, ribaltando sostanzialmente le mosse positive osservate nella sessione di lunedì. Gli investitori sono in attesa delle pubblicazioni chiave sull’inflazione negli Stati Uniti per il mese di agosto, previste per oggi, e delle decisioni di politica monetaria in Europa, che saranno annunciate domani. Eventi che potrebbero influenzare le prospettive economiche e di mercato.

Negli Stati Uniti il settore energetico ha guidato gli acquisti, trainato dall’incremento dei prezzi del petrolio, che hanno raggiunto massimi dall’inizio dell’anno. Anche il settore bancario ha mostrato buone performance, beneficiando degli effetti positivi di tassi d’interesse più alti per un periodo prolungato, oltre alle prospettive ottimistiche emerse durante la Barclays Global Financial Services Conference. D’altra parte, il settore tecnologico ha guidato le vendite, con l’indice XLK che ha registrato una diminuzione dell’1,81%. Questo calo è stato causato principalmente dalla performance negativa di Apple, protagonista del suo tanto atteso evento, e da Oracle, che ha subito una diminuzione del 13,5% del suo valore. Su quest’ultima società, nonostante le crescite in termini di ricavi e utili, pesano le alte aspettative. Inoltre, la crescita del settore cloud è risultata inferiore rispetto al trimestre precedente, sollevando preoccupazioni sulle quote di mercato dell’azienda mentre i suoi concorrenti come Amazon, Microsoft e Alphabet continuano a crescere. Sebbene ieri i settori della tecnologia ed energia abbiano rappresentato due estremi opposti in termini di performance giornaliera, va notato che sono stati proprio questi due settori a dimostrare una notevole resilienza nel corso degli ultimi quasi quattro anni, registrando rendimenti superiori all’S&P 500, dall’anno della pandemia.

Dopo il notevole rialzo del settore della cannabis osservato lunedì, con titoli come Canopy Growth in aumento dell’81% e Aurora Cannabis del 74%, insieme all’ETF MJ in crescita del 17%, martedì è stata una giornata di correzione, con l’ETF che ha registrato un calo di circa l’8%. Dalla fine di agosto, il mercato sembra essere diventato più ottimista, con l’indice di riferimento MJ in aumento del 50% circa, in seguito alle possibili revisioni normative in America. Lunedì, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) ha raccomandato di riclassificare la marijuana da una sostanza di Schedule I a una di Schedule III. Attualmente, la cannabis è classificata come Schedule I, il che significa che è considerata una droga con un alto potenziale di abuso e nessun valore medico. La riclassificazione in Schedule III significherebbe che la cannabis sarebbe considerata una droga con un potenziale di abuso moderato e un certo valore medico. Tuttavia, questa riclassificazione richiederebbe l’approvazione del Congresso degli Stati Uniti, il che potrebbe non essere un processo semplice, considerando il contesto politico attuale e le altre questioni legislative urgenti (si ricorda come il Congresso deve approvare una nuova legge di finanziamento entro il 30 settembre per evitare lo shutdown del governo).

Nel comparto della cannabis, ci sono ancora numerose sfide da affrontare, tra cui una fiscalità onerosa, la concorrenza sleale del mercato nero, restrizioni sulla pubblicità e il marketing, problemi di finanziamento e incertezza normativa. Inoltre, i coltivatori di cannabis affrontano alcune difficoltà significative. Ad esempio, i raccolti di marijuana (sesto in America tra le coltivazioni con il maggior valore del raccolto all’ingrosso nel 2022) non sono inclusi nelle statistiche dell’USDA (Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti) e non sono generalmente considerati prodotti agricoli, il che può comportare tasse più elevate e difficoltà nell’accesso ai soccorsi in caso di calamità. Inoltre, le aziende del settore spesso incontrano ostacoli nell’ottenere finanziamenti bancari a causa delle restrizioni imposte dalla legge federale statunitense, che rende illegali i finanziamenti bancari per titoli legati alla cannabis. Questo ha portato le aziende del settore a ricorrere a finanziamenti diluitivi, aumentando il numero di azioni in circolazione e influenzando negativamente il valore percepito dagli investitori. Ad esempio, le azioni in circolazione di Tilray sono aumentate significativamente, passando da 184,08 milioni a settembre 2018 agli attuali 720,41 milioni, rappresentando un aumento del 291%. Questi fattori contribuiscono all’incertezza e alla volatilità del settore della cannabis nonostante le prospettive di cambiamento normativo.

Infine, interessanti movimenti si registrano sul mondo delle criptovalute, alle prese con la tenuta dei mille miliardi di capitalizzazione complessiva e con il Bitcoin in prossimità del suo supporto dell’area dei 24 mila dollari. Proprio su Bitcoin l’83,7% dell’offerta di possessori di Bitcoin a breve termine è attualmente in perdita non realizzata, stando ai dati Glassnode. A spaventare ulteriormente la vicenda la formazione di ieri della cosiddetta Death Cross nel grafico giornaliero. Una “Death Cross” si verifica quando la media mobile a 50 giorni attraversa al ribasso la media mobile a 200 giorni. Questo segnale è spesso interpretato come un indicatore di potenziali ribassi nei prezzi.

I dati dal 2015 ad oggi riportano come in tale periodo siano stati realizzati 7 Death Cross (questo sarebbe l’ottavo), i rendimenti ad un mese dall’evento sono stati in media in rialzo del 1,15% con solamente una volta in grado di riportare flessioni, mentre le performance a 3 e 6 mesi rimarcano un calo medio rispettivamente del 1.87% e del 4.01% con il verificarsi di perdite nel periodo del 71% circa.

 

Il contenuto di questa newsletter è di natura informativa ed educativa e non può essere considerata come attività di consulenza finanziaria né come raccomandazione all’investimento.

Performance passate non sono indicative di performance future. Il trading è rischioso e si raccomanda di rischiare solo il capitale che si è disposti a perdere.

Dovresti chiedere consiglio a un consulente finanziario indipendente e debitamente autorizzato e assicurarti di avere la propensione al rischio, l’esperienza e la conoscenza opportune prima di decidere di investire. In nessuna circostanza eToro si assumerà alcuna responsabilità nei confronti di persone fisiche o giuridiche per (a) qualsiasi perdita o danno, interamente o parzialmente causati da, dovuti a, o relativi a qualsiasi transazione legata ai CFD o (b) qualsiasi danno diretto, indiretto, speciale, consequenziale o incidentale.

I mercati delle criptovalute sono servizi non regolamentati e non sono controllati da nessun quadro normativo specifico europeo (incluso il MiFID) o nelle Seychelles. Pertanto, quando utilizzi il nostro Servizio di Trading di Criptovalute non potrai beneficiare delle protezioni disponibili per i clienti che ricevono servizi di investimento regolamentati (a seconda dei casi) dal MiFID, come l’accesso al Cyprus Investor Compensation Fund (ICF)/al Financial Services Compensation Scheme (FSCS) e al Financial Ombudsman Service per la risoluzione delle controversie, né delle protezioni disponibili ai sensi del quadro normativo delle Seychelles.