BOE e sussidi settimanali USA: iniziano le ore decisive di questa settimana

La settimana finanziaria entra in quella che verosimilmente potrebbe essere la sua giornata più significativa. Oggi la riunione della Bank of England non dovrebbe presentare sorprese sul piano dei tassi d’interesse ma, tuttavia, potrebbe fornire indicazioni sul prossimo futuro delle scelte di politica monetaria, alla luce di un tasso d’inflazione (2.5%) oramai stabilmente al di sopra del livello prefissato (2%).

Nel pomeriggio di oggi è atteso negli Stati Uniti il dato sul numero di richieste settimanali di disoccupazione, un valore che generalmente tende a fornire indicazioni sufficienti per prevedere quali potrebbero essere i dati di domani relativi ai Non Farm Payrolls. In questo senso, non è inusuale che quella di oggi possa essere la giornata maggiormente volatile, mentre quella di domani, sebbene caratterizzata dalla pubblicazione del dato maggiormente significativo, possa essere meno decisiva, con i mercati che avrebbero già scontato gran parte dei dati in uscita.

I mercati europei ieri hanno ritoccato nuovi massimi, sostenuti da risultati societari positivi e dal forte rimbalzo dell’attività di M&A, bilanciando così i timori per la diffusione globale della variante Delta del coronavirus. I settori economicamente più ciclici come quello dei viaggi, del tempo libero ed dell’automotive sono stati tra i migliori, insieme ai titoli tecnologici, che hanno messo a segno un buon rimbalzo, dopo le flessione della giornata precedente.

Negli Stati Uniti ieri Dow Jones e S&P500 hanno chiuso in calo, a causa dei timori riguardo un possibile rallentamento della crescita economica e le rinnovate paure legate al Covid che hanno colpito i settori economicamente sensibili, come finanziari ed industriali. Ieri i titoli bancari hanno chiuso in flessione in misura di poco superiore all’1%, sulla scia della costante flessione dei rendimenti dei titoli di stato ed in attesa di dati sul mercato del lavoro: questi in particolare potrebbero essere peggiori del previsto, in ragione della carenza di forza lavoro qualificata e dal rialzo generalizzato delle materie prime, tanto quelle industriali che quelle alimentari.

Da sottolineare ieri anche il rialzo di oltre il 50% di Robinhood Markets, grazie all’interesse da parte di Cathie Wood e agli investimenti dei day-trader, che hanno spinto al rialzo il titolo per la quarta sessione consecutiva, dopo un debutto debole nella scorsa settimana.

TECHNICALS IN FOCUS

OIL

Nonostante il rialzo di questi ultimi mesi, sul WTI osserviamo una debolezza che si sta protraendo dopo la formazione di nuovi massimi di periodo all’inizio del mese di Luglio. In area $65 troviamo il primo supporto, mentre il livello chiave di tenuta dei prezzi è in area $61-$60, in corrispondenza di un livello di prezzo importante intorno al quale passa la MM a 200 giorni. Su timeframe inferiori osserviamo livelli di ipervenduto, tuttavia la debolezza di questa fase suggerisce prudenza a rialzo in assenza di un segnale concreto di inversione rialzista

ESP35

L’Ibex è andato a rimbalzare sul supporto di area 8.400, in corrispondenza della MM a 200 giorni, fornendo un segnale di inversione rialzista che per ora ha trovato conferma della price action di queste ultime sedute. I primi livelli in focus a rialzo sono in area 9.000 e 9.300, massimo degli ultimi 15 mesi. Sopra tale livello, l’indice punterebbe ai massimi del 2020, in area 9.700 e 10.000. Sul piano dei supporti, solo una flessione sotto area 8.200 indebolirebbe decisamente l’impostazione grafica dell’indice.

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