Bank of Canada e Tesla tengono alto l’umore degli investitori

Nonostante le decise incertezze su un possibile rientro dall’attuale rally dei mercati, tra resistenze tecniche, pubblicazioni di trimestrali e giudizi degli analisti (si vede l’ultimo di Credit Suisse), gli investitori, sebbene con maggiori dubbi, hanno evidenziato nella seduta di ieri la loro decisa propensione al rischio. Malgrado le forti iniziali vendite, generate dalle aspettative al ribasso di Microsoft (acutizzando i timori di un’economia che vacilli) e dalle preoccupazioni geopolitiche, dopo che la decisione di Germania e Stati Uniti di fornire carri armati all’Ucraina avrebbe potuto rischiare di provocare un’escalation nella guerra tra Russia e Ucraina, l’ottimismo è ritornato sui mercati.

Europa che scivola, nonostante un deciso ritorno del sentiment tedesco IFO, in rialzo per il quarto mese consecutivo, soprattutto alla luce dei timori russi e di una Bce che continua a fornire comunicazioni divergenti. L’ultimo commento, prima dell’inizio odierno del periodo di blackout, è stato di Joachim Nagel, il quale ha dichiarato che non sarebbe sorpreso se i tassi d’interesse aumentassero ulteriormente dopo marzo. Di diverso contenuto la lettura della Bank of Canada, la quale ha sì aumentato ieri il suo tasso di riferimento di 25 pb al 4,5%, mossa decisamente attesa dagli operatori, ma ha altresì segnalato il suo piano di mantenere i tassi di interesse fermi per valutarne gli impatti. Mossa che anticipa quella della Federal Reserve lasciando al mercato il retrogusto per una prossima simile decisione statunitense.  

Intanto la giornata odierna parte in tono positivo, soprattutto grazie alle trimestrali pubblicate dopo la campanella, con Tesla in rialzo di oltre il 5% dopo gli utili e i ricavi del quarto trimestre hanno superato le aspettative. Anno che si chiude per la casa automobilistica con una crescita del fatturato del 37% a/a, con le vendite di auto in progresso del 35% e con le cessioni di generazione e stoccaggio di energia in aumento del 90%. Nonostante i margini lordi abbiamo inoltre assistito ad un calo di 4 punti percentuali, attestandosi al 24%, il margine operativo è invece cresciuto di 1pp, al 16%. Con il titolo in crescita di oltre il 21% da inizio anno e con le quotazioni in pre market in prossimità della media mobile giornaliera a 50, una sua rottura al rialzo potrebbe offrire nuova linfa per il rally, con il titolo cha ha visto bruciare quasi la metà del proprio valore di borsa in un anno.

Risposta positiva dei mercati anche per Chevron, Levi Strauss e Las Vegas Sands, mentre ServiceNow e IBM sono crollate dopo aggiornamenti deludenti. S&P 500 che al 25 gennaio riporta, dati Refinitiv, il 67,4% delle 95 società dello S&P 500 che hanno comunicato gli utili ha superato le aspettative degli analisti. Il dato si confronta con una media di lungo periodo del 66%.

Giornata odierna che vedrà l’attenzione essere focalizzata sulle pubblicazioni dei dati sul PIL USA del 4° trimestre 2022, i quali sono attesi in crescita al +2,6. Ma soprattutto gli investitori resteranno focalizzati sulle società con le trimestrali di Diageo, STM, Nokia, SAP, LVMH, Comcast, Intel, Visa e Southwest, per citarne alcuni.

 

Il contenuto di questa newsletter è di natura informativa ed educativa e non può essere considerata come attività di consulenza finanziaria né come raccomandazione all’investimento.

Performance passate non sono indicative di performance future. Il trading è rischioso e si raccomanda di rischiare solo il capitale che si è disposti a perdere.

Dovresti chiedere consiglio a un consulente finanziario indipendente e debitamente autorizzato e assicurarti di avere la propensione al rischio, l’esperienza e la conoscenza opportune prima di decidere di investire. In nessuna circostanza eToro si assumerà alcuna responsabilità nei confronti di persone fisiche o giuridiche per (a) qualsiasi perdita o danno, interamente o parzialmente causati da, dovuti a, o relativi a qualsiasi transazione legata ai CFD o (b) qualsiasi danno diretto, indiretto, speciale, consequenziale o incidentale.

I mercati delle criptovalute sono servizi non regolamentati e non sono controllati da nessun quadro normativo specifico europeo (incluso il MiFID) o nelle Seychelles. Pertanto, quando utilizzi il nostro Servizio di Trading di Criptovalute non potrai beneficiare delle protezioni disponibili per i clienti che ricevono servizi di investimento regolamentati (a seconda dei casi) dal MiFID, come l’accesso al Cyprus Investor Compensation Fund (ICF)/al Financial Services Compensation Scheme (FSCS) e al Financial Ombudsman Service per la risoluzione delle controversie, né delle protezioni disponibili ai sensi del quadro normativo delle Seychelles.