Banche centrali pronte a controllare le curve dei tassi

Inizio di settimana con un movimento in “reversal” rialzista per gli indici azionari, che avevano chiuso la settimana passata con cali piuttosto decisi per Nasdaq e S&P500. Il rimbalzo di queste ore è in larga misura da attribuire all’ottimismo degli investitori circa la volontà delle banche centrali di porre in essere misure di controllo dei rendimenti dei titoli di stato (c.d. curve control policy).

Ad iniziare ieri è stata la Reserve Bank of Australia, che ha lanciato un programma significativo di acquisto di titoli di stato, al fine di abbassarne significativamente i rendimenti. Il Governatore Philip Lowe ha anche precisato di non vedere all’orizzonte rischi di un rialzo dell’inflazione da qui al 2024, soprattutto alla luce del quadro macroeconomico che è in graduale miglioramento. Ora la palla passa a Jerome Powell che in settimana terra un intervento pubblico da cui gli investitori si attendono rassicurazioni simili. 

A fornire ulteriore stimolo alla giornata di ieri la notizia del rilascio del vaccino di Johnson & Johnson, che ha iniziato le consegne del suo vaccino monodose, dopo aver ricevuto nel weekend l’autorizzazione negli Stati Uniti: un vaccino che richiede una sola applicazione, ponendo di fatto le condizioni per un accelerazione del processo di vaccinazione di massa. 

A migliorare il clima generale anche la prima vittoria legislativa del mandato di Joe Biden, con l’ok della Camera dei Rappresentanti al pacchetto di stimolo da $1.900 miliardi, che ora passa al Senato. In calo i rendimenti dei titoli governativi americani, dopo il rapido aumento del mese scorso, con il 10 anni USA che è sceso all’1,41% dopo aver toccato i massimi ad un anno a 1,614%. Nella giornata di ieri tutti i settori dell’S&P500 hanno chiuso in positivo, in particolare finanziari, energetici e materie prime, saliti tra il 2% ed il 3%. 

Sul piano macroeconomico oggi sono attesi i dati sull’occupazione e sulle vendite al dettaglio in Germania, oltre all’inflazione nell’Eurozona. Non sono attesi dati dagli Stati Uniti, mentre invece uscirà il PIL in Canada.  

TECHNICALS IN FOCUS

AMZN

Nelle ultime sedute Amazon è andata a trovare un supporto su un livello che non aveva toccato da oltre un anno: la MM a 200 giorni. Tanto è bastato per vedere degli acquisti su un livello tecnico molto chiaro per il mercato. Trattandosi di un prezzo molto significativo, il titolo ora punta ad area $3.250, $3.400 ed infine $3.550. Il supporto chiave resta nel range $3.060 – $2.950. Al di sotto di tale livello, il titolo andrebbe in inversione ribassista, con diversi supporti immediatamente identificabili, tra cui area $2.750 e $2.580, in quadro grafico che andrebbe significativamente a peggiorare.  

FUNDAMENTALS IN FOCUS

Enterprire Product Partners: repricing delle materie prime ed uno dei dividend yield più alti oggi sui mercati 

La recente sovraperformance di alcuni settori industriali, tra cui le materie prime e gli energetici, sta favorendo la ripresa dei prezzi di diversi titoli che avevano decisamente sofferto nel corso del 2020 e che, ancora oggi, offrono valutazioni scontate e soprattutto rendimenti di lungo periodo interessanti.

Enterprise Products è una società di midstream che conta su quasi 50.000 miglia pipelines per il trasporto di gas naturale, petrolio greggio e prodotti raffinati in generale. La società offre anche una capacità di stoccaggio di oltre 250 milioni di barili. La società quindi fornisce una infrastruttura di trasporto e stoccaggio su cui percepisce delle commissioni dalle diverse società clienti.

Il 3 Febbraio scorso, Enterprise Products ha riportato i risultati del quarto trimestre e dell’intero 2020. L’EBITDA del quarto trimestre è aumentato dell’1,8% su base annua mentre il flusso di cassa operativo è rimasto flat su base annua. Per l’intero anno, l’EBITDA è diminuito dello 0,8% a $0,85 miliardi, mentre il flusso di cassa operativo è stato pari a $6,4 miliardi è diminuito del 3% rispetto all’anno precedente. Nel complesso, la società ha scelto di mantenere circa $2,5 miliardi di liquidità in eccesso nel 2020, al fine di realizzare ulteriori investimenti o per ridurre il debito.

Sul piano del business, Enterprise Products ha un potenziale di crescita notevole nel lungo termine, grazie a diversi nuovi progetti in via di sviluppo. Nello specifico, ha beneficiato di flussi di cassa più elevati associati al completamento di due frazionatori di gas naturale che hanno iniziato ad operare nel corso del 2020. Nel 2021 e nel 2022, Enterprise Products ha stimato investimenti rispettivamente per $1,6 miliardi e $800 milioni.

Sul piano finanziario, la società presenta un rating pari a BBB+ (Standard & Poor’s) e Baa1 (Moody’s), tra i più alti del settore, con un rapporto di copertura degli oneri finanziari (EBIT/Oneri Finanziari) pari a 1,7. Nonostante l’esposizione al mercato delle materie prime, il titolo presenta un profilo decisamente anticiclico, non essendo un produttore ma solo un distributore. Questo rende il titolo piuttosto resiliente anche nelle fasi di recessione. 

Nonostante non abbia in ogni anno aumentato il suo dividendo, la società ha una asset base molto solida ed un dividend yield a questi prezzi superiore all’8%, con un multiplo P/E vicino a 14, in linea con la sua media storica. Sul piano tecnico, il titolo è ancora lontano (circa un 30%) lontano dai massimi di Febbraio del 2020, ma l’impostazione tecnica resta molto costruttiva, scambiando sopra la MM a 200 giorni.

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