Appuntamenti per la settimana

La nuova settimana si apre (purtroppo) con il tema Ucraina sempre in primo piano, con il dodicesimo giorno di guerra.

Abbandoniamo per un istante il tema per rivedere gli appuntamenti macroeconomici attesi per questa settimana.

Sabato 05 marzo ha preso il via il 13° Congresso del Partito Comunista (il quale durerà fino all’11 marzo). Sebbene il mondo stia guardando esclusivamente in direzione di Mosca, Pechino rappresenta la vera incognita di questa spaccatura geopolitica. Primo partner commerciale della Russia, alle Olimpiadi invernali boicottato da molti leader occidentali e negli ultimi anni alle prese con sanzioni da parte degli Stati Uniti. Non stupirebbe quindi una maggiore stretta politica tra la Russia (viste le sue abbondanti materie prime) e la Cina (con i suoi denari e fame energetica). All’Assemblea Nazionale del Popolo si discuteranno temi quali la definizione degli obiettivi del PIL e la definizione del progetto economico per il prossimo anno, mentre si celebrano i risultati raggiunti dal governo nell’ultimo anno.

Tra i principali appuntamenti macroeconomici della settimana da cerchiare il giorno di giovedì con la lettura mensile sui prezzi al consumo negli Stati Uniti e la decisione di politica monetaria da parte della BCE.

Di seguito i principali appuntamenti della settimana:

Giornata odierna che ha visto le pubblicazioni sulla bilancia commerciale cinese e un deciso rialzo dei dati tedeschi sugli ordinativi e sulle vendite al dettaglio, che ha gennaio hanno visto un incremento del 2% m/m e del 10.3% su base annua.

La mancanza di veri importanti dati macroeconomici nella giornata lascerà il posto al flusso di notizie provenienti dal conflitto, con i mercati che resteranno quindi presumibilmente volatili.

Per martedì i principali appuntamenti macroeconomici vedono il livello di confidenza in Australia, il tasso di crescita del PIL in Europa e la Bilancia Commerciale in Canada e Stati Uniti. Attenzione, tuttavia, anche alle letture sul livello di produzione industriale tedesco e sulle vendite al dettaglio in Italia.

Per mercoledì i rilasci sul PIL giapponese, sul livello di inflazione in Cina e Russia nonché le scorte di gas e petrolio in America rappresentano i principali appuntamenti della giornata.

Seduta di giovedì che rappresenta la giornata chiave della settimana con le rilevazioni sul livello di inflazione negli Stati Uniti e con la decisione sui tassi da parte della BCE.

Ultimo giorno della settimana dove gli investitori potranno approfondire sul livello di inflazione in Germania, Spagna e Brasile. Nel Regno Unito una serie di dati sono attesi al rilascio: dal PIL, ai livelli di produzione industriale e manifatturiera. Negli Stati Uniti i dati sul sentiment dei consumatori, rilevati dall’Università del Michigan, chiuderanno il calendario macroeconomico della settimana..

Trimestrali: con ormai le principali società che hanno già pubblicato i propri dati nella settimana si evidenziano le diffusioni in America per:

  • Lunedì: Ciena e Xpeng.
  • Martedì Dick’s Sporting Goods, MongoDB, Petco Health and Wellness, Casey’s General Stores e Stitch Fix
  • Mercoledì:  United Natural Foods e Crowdstrike
  • Giovedì: JD.com, Oracle, Docusign e Rivian Automotive.

Venerdì: Ballard Power

In Europa si evidenziano le pubblicazioni delle trimestrali per:

  • Martedi: Ashtead, Fresnillo e Flughafen Zurich
  • Mercoledi: Deutsche Post, Prudential, Adidas, Geberit, Legal & General Group, Continental, Vivendi, Brenntag e Salvatore Ferragamo
  • Giovedi: Happag-Lloyd, Hannover Ruck, Groupe Bruxelles Lambert, Italgas, Leonardo, Azimut e Autogrill

APPLE: domani, giornata internazionale della donna, Cupertino ospiterà il suo tanto atteso evento. Durante l’appuntamento, che si vocifera da qualche settimana, saranno presentati diversi prodotti: Apple prevede un nuovo iPad e un nuovo Mac in silicone. Sono inoltre anticipati i dettagli sulla nuova versione del software iOS 15.4. L’evento atteso per le ore 19:00 italiane sarà trasmesso in streaming digitale su YouTube e sul sito Web di Apple

Crisi petrolifera: dopo i rincari delle bollette energetiche anche i prezzi dei carburanti entrano nei dibattiti quotidiani, con i prezzi alla pompa che in Italia hanno registrato venerdì oltre 2 euro al litro per il servito. A spingere al rialzo i prezzi della benzina i rincari a cui stiamo assistendo sul Brent (il principale benchmark del petrolio europeo) che attualmente scambia sui $129 (+9.55% solamente oggi, ovvero +11 dollari rispetto ai valori di venerdì), sui massimi dal 2008. L’attenzione sul mercato del non cesserà questa settimana dopo che il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha riportato che gli Stati Uniti e i suoi alleati stanno discutendo attivamente un embargo sul petrolio russo. Anche se una parte del petrolio di Mosca troverà indirettamente la sua strada verso il mercato mondiale, guarda Cina e l’India, un embargo occidentale spingerà quasi inevitabilmente i prezzi più in alto e sarà dannoso per l’economia di Mosca. Ad ogni modo questo rappresenta anche un problema per l’Occidente. La Russia è il secondo esportatore mondiale di petrolio, dopo l’Arabia Saudita e il terzo produttore mondiale dopo gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita. Non sorprende quindi vedere l’Europa e l’America aumentare le visite nel Medio Oriente e nel Sud America, con Iran e Venezuela principali beneficiari di questa emergenza energetica. Con il calo di produzione libica un eventuale ingresso di petrolio iraniano e venezuelano non dovrebbe essere tuttavia sufficiente a colmare il divario russo. Intanto l’America e gli alleati discutono anche sull’utilizzo delle riserve strategiche di petrolio.

CRIPTOVALUTE: fine settimana all’insegna della correzione per il mercato delle criptovalute la cui capitalizzazione ha visto bruciare circa $50 miliardi di controvalore. Bitcoin nuovamente ritorna ad essere scambiato sotto i $38mila ed Ethereum sotto i $2500.

Intanto il mercato delle DeFi soffre l’abbandono del suo padrino. Ande Cronje (fondatore di Yearn.finance YFI) ha infatti deciso di abbondonare i suoi attuali progetti e perfino il suo account Twitter.  A spingere all’abbandono dei suoi incarichi il lancio irregolare del progetto Solidly.

La reazione dei mercati alla notizia ha visto registrare forti correzioni con il token Yearn Finance, YFI, crollare del 13% a $ 17.719. Correzioni nelle ultime 24 ore si sono registrate anche per i token AVAX -4.59%, LINK -6.49%, UNI -5.71, FTM -17.7%, GRT 7.32%, CRV -8.62% solo per citare alcuni nomi.

Metaverso che invece cerca di entrare nelle sale del potere cinese. Kong Falong, deputato dell’Assemblea nazionale del popolo, ha riportato di aver suggerito di costruire un istituto di ricerca nazionale nel metaverso con le aziende cinesi che cerano sempre di più di cavalcare l’onda. La National Intellectual Property Administration ha dichiarato il mese scorso di aver ricevuto almeno 16.000 domande di marchio contenenti la parola “metaverse”. Dopo i controlli su Internet, da parte del Partito Comunista, non stupirebbe vedere nuovi controlli anche sul metaverso.

GER40

Non si ferma la correzione sul principale indice tedesco, sulla scia delle sanzioni verso la Russia. Negli ultimi sette giorni il suo settore principale, ovvero del consumo ciclico, ha visto cedere circa il 22%. Settore che vede il comparto automobilistico pagare le maggiori incertezze sulle materie prime: con i prezzi che nell’ultima settimana hanno visto incrementi del 21% sull’alluminio (+90% a/a), palladio +36.82% e platino +10.46%.

Da un punto di vista tecnico assistiamo ad una forte rottura dell’area dei 13000 punti, con un’apertura odierna in gap ribassista e la rottura del triangolo sui cui valori RSI scambiava da novembre. Tutto questo in aggiunta ad un forte incremento della tendenza ribassista evidenziata dal suo ADX. Da monitorare la tenuta dell’area dei 12.000 punti ed in estensione dei 11.400. Unico segnale di speranza l’RSI a 21 che potrebbe far sperare ad un eventuale respiro prima di eventuali nuove flessioni.

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