Decisamente un mese un no per i mercati finanziari, con lo S&P 500 che termina il mese di aprile senza mai annotare una settimana positiva, ovvero con quattro settimane consecutive di contrazione.
Perdita che ha quindi bollato il mese di aprile un -8,8%, annotando così la peggiore performance mensile da marzo 2020 (nel pieno della crisi della pandemia) e, soprattutto, registrando la terza performance mensile peggiore degli ultimi dodici anni anni, dopo marzo 2020 (-12,51%) e dicembre 2018 (-9,18%).
A livello di performance lo S&P 500 riporta un -13,3% da inizio anno. Una prestazione così deludente a cui non avevamo assistito neanche nella crisi del 2020. A livello di comparazione, infatti, solamente il 1932 e il 1939 riportano valore peggiori, rispettivamente del 28,2% e 16,8%. Se tuttavia dovessimo vedere il bicchiere mezzo pieno, in quei due anni le performance nei mesi successivi, fino a termine dell’anno, hanno annotato un +18,7% e +14%.
Una situazione che potrebbe essere ancora simile, con i fondamentali sotto pressione ma solidi, un’economia ancora forte e utili che guidano le trimestrali (con circa l’80% dei titoli che ha battuto le attese). Ovviamente difficile ipotizzare un rally paragonabile ai precedenti citati anni, ma quando prevale la paura (per riprendere una citazione di Warren Buffett) è il momento di essere avidi. Prevale il pessimismo in questo momento, così come nel 2020 e guardiamo insieme cosa è successo.
Ritornando a parlare di performance mensili, i beni di prima necessità, tra i titoli dello S&P 500, è stato l’unico settore a chiudere il mese al rialzo (+2,07%), seguito dal comparto Energetico (-2,92%) e Real Estate (-4,7%). Nella parte opposta della classifica troviamo i Servizi di comunicazione (-15,99%), Consumi discrezionali (-13,24%) e Tecnologico (-10,99%). Situazione che rimarca un’incertezza degli investitori, con acquisti su settori principalmente difensivi a discapito di quelli ciclici e di crescita.
Settore dei servizi di comunicazione che proprio con Netflix e Twitter, vede rispettivamente il peggiore e il miglior titolo dell’ultimo mese (tra i titoli dello S&P 500) con una performance del -50,10% e +25,69%.
Osservando invece le performance da inizio anno troviamo ancora Netflix in ultima posizione (-68,4%) e al primo posto Occidental Petroleum Corp., per la felicità di Warren Buffett, con un +90,03%
Delle 275 società dell’S&P 500 che hanno registrato utili fino ad oggi l’80,4% ha riportato utili superiori alle stime degli analisti. Ciò si confronta con una media dei quattro trimestri precedenti dell’83,1% e con una media quinquennale del 77%. Pubblicazioni di trimestrali che tuttavia hanno fatto registrare nella giornata delle diffusioni, tra le big, oltre allo scivolone di Netflix -35% anche a quello di Amazon (-14,05%), Alphabet (-3,75%) e Apple (-3,66%). Bene invece Microsoft (+4,81%), Tesla (+3,23%) ma soprattutto Meta Platform (+17,59%).
Per la prima settimana di maggio sono invece attese 160 società dell’S&P 500 alzare i veli sui propri bilanci, con diversi titoli tecnologici, sanitari ed energetici di rilievo.
Riflettori puntati anche sulla ripresa del turismo, con le pubblicazioni nella settimana per Expedia, MGM Resorts, Airbnb, Hilton Worldwide, Marriott International e Booking Holdings.
Agenda macroeconomica assai ricca di eventi per la settimana, con i riflettori puntati soprattutto sulla decisione di politica monetaria della Federal Reserve di mercoledì, con i mercati che ormai scontano interamente un rialzo di 50 punti base. Tuttavia, la successiva conferenza stampa di Jerome Powell sarà attentamente analizzata dagli investitori, per captare ogni preoccupazione del board, soprattutto alla luce del calo della crescita del PIL per il primo trimestre, in un piano che a fine anno dovrebbe portare il tasso di riferimento superare i 3 punti percentuali.
Mercato del lavoro che vedrà martedì la pubblicazione del livello di disoccupazione europea e venerdì i NonFarm Payrolls statunitensi.
Nel Regno Unito la decisione della Bank of England è attesa per questo giovedì, con i mercati che si aspettano un nuovo rialzo, il quale rappresenterebbe il quarto consecutivo. Possibile aumento è inoltre atteso, per questo martedì, anche in Australia con la RBA che potrebbe valutare il primo rialzo post covid.
Giornata odierna che assisterà alla pubblicazione sui livelli di disoccupazione in Italia, dopo che la lettura di febbraio ha registrato un calo al 8,5%, il valore più basso da maggio 2020. Vendite al dettaglio per la Germania e PMI manifatturieri per Italia, Spagna, Francia, Germania e Unione Europa gli altri importanti appuntamenti nel Vecchio Continente. Negli Stati Uniti i riflettori saranno puntanti sui PMI e ISM manifatturieri, con le attese adagiate su valori al rialzo.
Criptovalute: Mese di aprile di correzione anche per il mercato delle criptovalute, con la capitalizzazione complessiva che è scesa dai $2.093 miliardi di inizio mese agli attuali $1.755 miliardi. Annotando quindi una contrazione complessiva di quasi il 16%, superiore perfino al -13,37% del Nasdaq 100.
All’interno delle criptovalute offerte da eToro, negli ultimi 30 giorni, solamente Kyber Network (KNC), ApeCoin (APE) ed Ethereum Name Service (ENS) registrano rialzi, rispettivamente pari al 37,58%, 30,56% e 24,32%. Tra le principali flessioni troviamo invece Axie Infinity (-55,75%), Fantom (-53,08%) e SushiSwap (-47,88%).
Intanto la nuova collezione NFT di Yuga Labs (società dietro la popolarissima collezione Bored Ape Yacht Club) Otherdeed per il suo Otherside Metaverse, lanciata durante il fine settimana, ha creato non pochi problemi alla rete Ethereum. Il tracker delle commissioni di rete, BitInfoCharts, ha riferito che le commissioni medie sono aumentate ad un massimo storico di quai $ 200 il 1 maggio.
Una situazione che, secondo la stessa società, potrebbe spingere Yuga Labs a valutare una nuova blockchain per superare le problematiche di scalabilità.
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