Durante la prima seduta della settimana, il mercato azionario americano ha mostrato una tendenza prevalentemente al rialzo, nonostante una sessione europea dai risultati misti. La giornata è stata caratterizzata da momenti di volatilità, in particolare nel pomeriggio, a seguito delle nuove stime sul debito trimestrale annunciate dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. L’annuncio ha rivelato che il prestito per il secondo trimestre sarà di 243 miliardi di dollari, ovvero 41 miliardi in più rispetto alle previsioni precedenti, provocando un temporaneo calo delle azioni intorno alle 15:00 UTC-4. Nonostante questo, il mercato ha saputo recuperare, chiudendo la sessione con 364 titoli in positivo, spicca tra questi Tesla, che ha guadagnato il 15,31%. Al contrario, 137 titoli hanno registrato una performance negativa, tra cui Alphabet con un calo del 3,3% e Meta con un -2,41%. Questa dinamica ha portato l’indice S&P 500 a parità di peso a guadagnare lo 0,7%, sovraperformando l’indice S&P 500 ponderato (RSP).
Nonostante le incertezze macroeconomiche, tra evoluzioni controverse tra inflazione e crescita, il rialzo sui mercati azionari di ieri è stato alimentato dall’ottimismo per gli utili del primo trimestre, da notizie positive riguardanti le aziende e dalla diminuzione dei rendimenti obbligazionari. Finora, circa il 45% delle società incluse nell’indice S&P 500 ha riportato i propri utili per il primo trimestre, con l’80% di queste che ha superato le aspettative degli analisti. Per quanto riguarda l’intero anno, le previsioni attuali suggeriscono una crescita degli utili dell’S&P 500 di oltre il 10% per il 2024. Dopo che il rally del mercato azionario nel 2023 è stato guidato principalmente dall’espansione delle valutazioni, una solida crescita degli utili aziendali sarà fondamentale per sostenere un buon rendimento delle azioni per il resto dell’anno.
Questa settimana segna un periodo cruciale per gli utili, con oltre 170 aziende dell’indice S&P 500 in programma per la pubblicazione dei loro risultati finanziari, tra cui spiccano colossi della tecnologia come Apple e Amazon.
Dopo aver trovato il supporto della media mobile a 100 giorni lo S&P 500 ha ieri trovato zone di resistenza, in particolare quando l’indice si è avvicinato alla media mobile a 50 giorni, ovvero in area 5.128.
Ciononostante, la leadership settoriale è stata ampia, con la maggior parte dei settori che hanno chiuso in rialzo, guidati dai consumi voluttuari e dai servizi di pubblica utilità, mentre solo due settori, i servizi di comunicazione (-1.16%) e i finanziari (-0,15%), hanno registrato perdite. Il settore dei consumi discrezionali ha ricevuto una spinta dalle azioni di Tesla, che sono aumentate di oltre il 15% in seguito alla notizia che la società aveva ricevuto l’approvazione provvisoria da parte delle autorità di regolamentazione cinesi per lanciare la sua tecnologia Full Self-Driving. Proprio questo settore sarà oggi al centro dell’attenzione con le pubblicazioni, attese a chiusure dei mercati, di Amazon – rappresentando circa il 23,8% dell’indice del consumo discrezionale XLY.
Il titolo ha visto un aumento del 19.1% dall’inizio dell’anno, registrando un’impressionante crescita del 71% su base annua. Numerosi sono i temi che attireranno l’attenzione degli investitori e analisti. Tra questi, l’evoluzione delle vendite online di Amazon sarà un importante indicatore della forza del consumo. Inoltre, il segmento del cloud, con AWS che contribuisce per circa il 17% al fatturato totale di Amazon, sarà al centro dell’attenzione, soprattutto alla luce dei risultati positivi nel cloud comunicati da SAP, Microsoft e Alphabet. Con AWS che mantiene la leadership nel mercato cloud con una quota del 31%, sarà fondamentale osservare se la crescente domanda di servizi cloud mostrata dai suoi concorrenti abbia eroso quote di mercato o se invece il settore stia beneficiando di una crescita globale sostenuta.
Oggi l’attenzione dei mercati si concentra inoltre sulla pubblicazione dei risultati finanziari di Eli Lilly, nona società globale per capitalizzazione di mercato, valutata approssimativamente a 664 miliardi di dollari. Leader indiscusso nel settore farmaceutico, la compagnia incide per l’11,3% sull’indice sanitario XLV. Nell’ultimo anno, il valore delle azioni di Eli Lilly è balzato dell’87%, spinto principalmente dalla forte domanda per i trattamenti anti-obesità. Questo interesse si riflette in un aumento del 40% nei ricavi della divisione diabete/obesità nel 2023. Un ruolo decisivo in questa crescita è stato giocato dalle vendite di Mounjaro, schizzate del 970%, e dall’eccellente accoglienza riservata a Zepbound, elementi che hanno rafforzato la posizione di questi prodotti all’interno del portafoglio di Eli Lilly.