Perché investire in azioni australiane

L’Australia viene chiamata spesso “il paese fortunato” ed è piuttosto facile capirne il motivo. La terra dei canguri ha un clima fantastico, spiagge meravigliose, numerose e abbondanti risorse naturali, alcune delle città più vivibili del mondo, svariate università e un sistema sanitario di prim’ordine. Inoltre, è ubicata nelle immediate vicinanze di alcune delle economie in più rapida crescita al mondo, tra cui Cina, Indonesia e India, il che rappresenta un enorme vantaggio economico. 

Sebbene costituisca solo il 2% circa dei mercati azionari globali, il mercato azionario australiano non dovrebbe essere in alcun modo ignorato. Esso ha molto da offrire agli investitori in termini di crescita, valore, dividendi e diversificazione. Dopo un periodo di bassa resa rispetto alle azioni globali, il mercato australiano sembra ora pronto per un rilancio. In presenza di un simile scenario, eToro ha recentemente lanciato il suo Smart Portfolio AussieEconomy. Incentrato specificamente sulle principali società australiane, questo portafoglio è stato concepito per aiutare gli investitori a capitalizzare la crescita potenziale di questa economia unica nel suo genere. 

Perché puntare sull’Australia?

Un fatto che spicca dell’Australia dal punto di vista degli investimenti è che il paese che è la la tredicesima economia più grande al mondo per PIL dimostra un andamento di crescita fenomenale. Prima che la pandemia di COVID-19 colpisse l’economia globale nel 2020, l’Australia aveva registrato 29 anni di crescita del PIL consecutiva e, nel marzo 2017, aveva conquistato il record per il periodo più lungo di crescita ininterrotta del PIL tra i paesi sviluppati. Nonostante la siccità, le inondazioni, la bolla delle dot-com e persino la crisi finanziaria globale del 2008/2009, il paese ha continuato a crescere senza soluzione di continuità. Vale la pena evidenziare che durante la suddetta crisi, l’Australia è stata l’unica grande economia ad aggirare la recessione, grazie anche all’elevata domanda di risorse naturali proveniente dalla Cina. 

Stiamo parlando pur sempre di un paese stabile e a basso rischio. L’Australia dispone di un solido quadro normativo, una regolamentazione trasparente e un ottimo stato di diritto in grado di mitigare la corruzione. Tutto ciò concorre indubbiamente a determinare un punteggio elevato in termini di stabilità politica. Tra il 1996 e il 2020, ad esempio, il suo punteggio medio sull’indice di stabilità politica (che va da -2,5 a +2,5) è stato pari a 0,99. Per fare un confronto, in quel periodo gli Stati Uniti e il Regno Unito avevano ricevuto punteggi, rispettivamente, pari a 0,44 e 0,48, mentre il punteggio medio tra tutti i 194 paesi corrispondeva a -0,07. 

Inoltre, i mercati finanziari australiani sono governati da un forte sistema di regolamentazione e compliance, il che ha attirato le migliori aziende internazionali verso l”Australian Stock Exchange (ASX). 

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Il Copy Trading non costituisce una consulenza d’investimento. Il valore dei tuoi investimenti può aumentare o diminuire. Il tuo capitale è a rischio.

Uno sguardo più da vicino al mercato azionario australiano

Il mercato azionario australiano è una realtà diversificata che offre un interessante mix di crescita, valore e profitto. 

Un settore che domina il mercato è sicuramente quello minerario, il quale comprende nomi come BHP Billiton, Rio Tinto, Fortescue Metals, Newcrest Mining e Pilbara Minerals. Queste aziende hanno la possibilità di beneficiare di diverse risorse, quali minerali di ferro, rame, nichel, stagno, litio (un componente chiave nelle batterie dei veicoli elettrici) e oro. Un ulteriore vantaggio è offerto dalla vicinanza del paese alla Cina e dall’elevata domanda di materie prime da parte di tale potenza economica. Circa due terzi delle importazioni cinesi di minerali di ferro, ad esempio, provengono dall’Australia. 

I servizi finanziari rappresentano un altro comparto fondamentale all’interno del mercato azionario australiano. Tale mercato comprende le seguenti banche leader: Commonwealth Bank of Australia, Australia & New Zealand Banking Group (ANZ), National Australia Bank e la banca d’investimenti Macquarie Group. Nel lungo periodo, queste realtà hanno tutte beneficiato dell’aumento del PIL australiano. 

Il terzo settore più rilevante del mercato australiano è rappresentato da quello sanitario, all’interno del quale rientrano la società di apparecchi acustici Cochlear, l’azienda specializzata in vaccini CSL e l’impresa operante nel campo della diagnostica medica Sonic Healthcare. Tutte realtà, queste, che hanno prodotto ottimi risultati a lungo termine. 

Altre aziende quotate sull’ASX meritevoli di menzione sono Xero, fornitore leader di soluzioni di contabilità basate su cloud, Aristocrat Leisure, uno dei principali produttori di macchine da gioco, Qantas Airways, una delle principali compagnie aeree del mondo e Woodside Petroleum, destinata a diventare il decimo produttore mondiale di petrolio e gas in conseguenza della fusione con la BHP. 

In sintesi, il mercato azionario australiano costituisce uno scenario piuttosto unico che offre agli investitori ampi margini di diversificazione del loro portafoglio. 

Perché è arrivato il momento di concentrarsi sulle azioni australiane

Nel lungo periodo, le azioni australiane hanno generato rendimenti di tutto rispetto. Negli ultimi 30 anni, ad esempio, il mercato azionario australiano ha prodotto rendimenti di circa il 10% all’anno per gli investitori. Tuttavia, questo quadro non racconta tutta la storia, poiché ci sono stati momenti in cui i titoli australiani hanno reso maggiormente rispetto alle azioni globali e altri momenti in cui non sono stati all’altezza di ripetersi. 

Durante la bolla delle dot-com della fine degli anni ’90, le azioni australiane sono rimaste indietro rispetto ai mercati globali, poiché gli investitori avevano preferito rivolgersi al settore tecnologico. Nonostante le premesse, tra il 2001 e il 2008, le azioni australiane hanno iniziato a rendere grazie ai buoni risultati ottenuti dalle azioni minerarie e dalle banche. Più di recente, in particolar modo negli ultimi dieci anni, le azioni del settore tecnologico statunitensi hanno dato vita a un altro boom che ha fatto perdere terreno alle azioni australiane. 

In ogni caso, con il contesto macroeconomico (inflazione alta, aumento dei prezzi delle materie prime, aumento dei tassi di interesse, ecc.) che favorisce nuovamente i miner e le banche, sembra che il mercato australiano si stia preparando a un’altra forte ascesa. Se è vero che la storia insegna, il decennio a venire potrebbe essere un periodo molto promettente per le azioni australiane. In genere, le società australiane hanno iniziato a generare i loro migliori rendimenti dopo lunghi periodi di bassa resa. 

Stiamo già assistendo ad alcuni segnali molto promettenti. Nei primi quattro mesi del 2022, il mercato azionario australiano, misurato dall’indice S&P/ASX 200, ha generato un rendimento positivo per gli investitori, mentre le azioni statunitensi, misurate dall’S&P 500, sono scese di oltre il 10%.

I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri

Così distante sulla mappa, ma così favorevole per investirvi!

Per aiutare gli investitori ad accedere al mercato azionario australiano, eToro ha creato lo Smart Portfolio AussieEconomy: si tratta di un portafoglio di investimento interamente incentrato sulle principali società australiane. 

Grazie a questo portafoglio intelligente, gli investitori possono avere accesso ai titoli quotati sull’ASX in un’ampia gamma di settori tra gli altri, minerario, petrolio e gas, finanziario, sanitario, software e chimico con un solo clic. Tra le holding figurano BHP Billiton, National Australia Bank, Woodside Petroleum, Xero, CSL e altro ancora. 

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