“Gli investimenti nella conoscenza pagano gli interessi migliori”.
– Benjamin Franklin
Quando si tratta di investire, non c’è niente che renda più di una solida formazione. Compi le ricerche, gli studi e le analisi necessarie prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
La crisi causata dalla pandemia di Covid-19 e la conseguente recessione economica non potevano essere prevedibili. Per quanto questo evento sia stato spesso descritto come un “cigno nero”, Nassim Taleep, che ne ha sviluppato il concetto, non è d’accordo. Si pensava che i cigni neri non esistessero: le pandemie si sono verificate anche in passato. Nel 2015, Bill Gates aveva addirittura consigliato di tenerci pronti per un’eventualità del genere. Purtroppo, non lo siamo stati. Le crisi si verificano spesso, anche se le cause possono essere diverse. Se è vero che molte attività chiudono i battenti, è vero anche che spuntano nuove opportunità. I prezzi di alcuni titoli vanno alle stelle, così come quelli dei beni rifugio.
Stiamo attraversando un periodo mai vissuto da chiunque abbia meno di 102 anni. Le conseguenze economiche globali della pandemia di Covid-19 devono ancora farsi sentire. Quanto durerà la crisi? Non possiamo saperlo, come quasi sempre accade con crisi e recessioni.
Quindi, come investire in tempi di crisi, da pandemia o meno? La chiave per scegliere con successo le azioni in cui investire durante questo periodo è valutare con attenzione rischi e pericoli, identificare i titoli che saranno in grado di sopravvivere e quelli con grande potenziale, come quelli di aziende che si occupano di nuove tecnologie, e riservare una percentuale significativa del proprio portafoglio ad asset considerati beni rifugio.
Oro e argento
Per migliaia di anni, in tempi di guerra, crisi economica e pandemie, i ricchi hanno sempre avuto un porto sicuro in cui conservare i loro beni. Una riserva di valore. L’oro e, in misura minore, il suo cugino meno costoso, l’argento, sono stati il tradizionale bene rifugio. Quando si scatena una crisi, questi metalli sono oggetto di acquisto e di accumulo in volumi enormi. Basta pensare che il prezzo dell’oro è aumentato del 41% a partire da marzo, con un picco di $2.072 l’oncia toccato il 4 agosto 2020. Oppure che il prezzo dell’argento è aumentato del 123% nello stesso periodo.
Quando le economie sono stabili o in crescita, il prezzo dell’oro non si sposta. Poi scoppia una crisi, tutto cambia, l’oro diventa attraente (e l’argento ancora di più) e si scatena regolarmente una corsa dei prezzi.
Le attuali difficoltà economiche causate dalla pandemia di Covid-19 sono un perfetto esempio dei criteri che fanno aumentare i prezzi di oro e argento durante i periodi di crisi.
- Contrazione economica. L’economia degli Stati Uniti ha subito la sua peggiore contrazione dai tempi della Grande Depressione degli anni ’30.
- Le banche centrali fanno gli straordinari, stampando denaro e rischiando un’impennata dell’inflazione. Con lo spettro dell’iperinflazione dietro l’angolo. Pensiamo alla Germania di Weimar degli anni ’20 del Novecento, allo Zimbabwe all’inizio di questo secolo o al Venezuela di oggi.
- Instabilità geopolitica dovuta alle lunghe e continue tensioni tra Cina e Stati Uniti.
- Tassi di interesse bassissimi, persino negativi. Un quarto dei bond governativi mondiali offre rendimenti negativi, per un valore di “soli” 15.000 miliardi di dollari. Durante i periodi di difficoltà, i titoli di Stato sono visti come un bene rifugio alla pari dell’oro, che non paga interessi, ma non in questa occasione.
È sempre difficile fare previsioni sul futuro dell’economia, ma la mia impressione è che siamo solamente agli inizi di una lunga, pluriennale fase rialzista dei prezzi di oro e argento.
Prezzo storico dell’oro
(Recessioni in grigio)
Il prezzo dell’oro ha toccato un nuovo picco il 7 agosto 2020.
PREZZO STORICO DELL’ORO RETTIFICATO PER L’INFLAZIONE (SCALA LOGARITMICA)
Nonostante abbia raggiunto un nuovo picco il 7 agosto 2020, se aggiustiamo i prezzi tenendo conto dell’inflazione il record del gennaio 1980 rimane ancora imbattuto.
PREZZO STORICO DELL’ARGENTO
Il prezzo dell’argento è ancora molto al di sotto del picco raggiunto nel maggio 2011.
PREZZO STORICO DELL’ARGENTO RETTIFICATO PER L’INFLAZIONE (SCALA LOGARITMICA)
Una volta aggiustato il prezzo per tenere conto dell’inflazione, il record del prezzo dell’argento risale al gennaio 1980, quando ha toccato i $120.
PREZZO DELL’ORO E PREZZO DELL’ARGENTO A CONFRONTO
Se osserviamo la scala temporale, i prezzi di oro e argento hanno seguito una tendenza simile.
RAPPORTO TRA I PREZZI DI ORO E ARGENTO
Quando il rapporto tra il prezzo dell’oro e il prezzo dell’argento ha superato quota 80, storicamente l’argento ha performato decisamente meglio dell’oro in termini percentuali. Negli ultimi quarant’anni la media è rimasta intorno a 60.
CRIPTOVALUTE: BITCOIN E ALTCOIN
Oro digitale
Nuovi asset rifugio
Stiamo vivendo in una nuova, incredibile era tecnologica. La crisi provocata dal Covid-19 sarà in generale un volano per molti cambiamenti che erano già nell’aria – e che ora avverranno più rapidamente. Le criptovalute, ad esempio, diventeranno un metodo di pagamento e di scambio, trasformandosi in nuovi beni rifugio.
Warren Buffet detesta le criptovalute; dice di non fidarsi, ma onestamente non credo che le comprenda appieno. “Asset che non creano nulla”, afferma, a torto. L’oracolo di Omaha ha dichiarato che non le acquisterà mai, ma diceva la stessa cosa dell’oro fino a poco tempo fa.
1. Il Bitcoin è stata la prima criptovaluta, creata all’inizio del 2009 dal misterioso Satoshi Nakamoto (probabilmente uno pseudonimo).
2. Le altcoin sono tutte le altre criptovalute, al momento oltre 5.000, ognuna con le sue regole e caratteristiche. Sono investimenti iniziali in sistemi informatici che rendono le nostre vite più facili ed efficienti.
3. Le criptovalute non sono valute nel senso classico della parola: si tratta piuttosto di software sofisticati, dei veri produttori di ricchezza del mondo di oggi. Le blockchain, simili a enormi fogli Excel, sono la tecnologia alla loro base.
4. Sicurezza
4.1 I Bitcoin sono al sicuro da interferenze e manipolazioni da parte di governi e banche centrali.
4.2. Non possono essere rubati o persi se sono acquistati attraverso un broker affidabile, autorizzato con licenze e regolamentato, come eToro. In pratica, possono essere conservati in uno smartphone, protetti da password, impronte digitali e riconoscimento facciale.
5. Le criptovalute saranno la moneta del futuro. Il Bitcoin è già una forma internazionale di valuta, senza costi né commissioni per gli scambi. Dopo un periodo di grande scetticismo, governi e istituzioni stanno iniziando a prendere sul serio il fenomeno delle criptovalute. Sempre più aziende le accettano come forma di pagamento. Il 22 luglio 2020, l’OCC, l’Office of the Comptroller of Currency degli Stati Uniti, che regolamenta il sistema bancario americano, ha autorizzato le banche statunitensi a custodire asset in criptovaluta per conto dei clienti e a fornire servizi bancari ad aziende che operano nel settore. I principali istituti di credito hanno team di grandi dimensioni dedicati a confermare e controllare la validità delle transazioni, con costi per miliardi di dollari. Una criptovaluta come Ethereum può cambiare totalmente lo scenario. L’acquisto di criptovalute finanzierà nuovi sistemi che competeranno con i modelli consolidati, spesso utilizzati per approfittarsi dei clienti.
Sulla base di queste premesse, non è affatto da escludere un’adozione inarrestabile e su vasta scala delle criptovalute, che causerà una rivoluzione radicale nei sistemi finanziari mondiali.
Ma ci vorrà del tempo. “Le vecchie abitudini sono dure a morire. Quelle nuove crescono in modo esponenziale.“
6. Bitcoin e oro a confronto
6.1 L’oro deve essere conservato in cassaforte. I Bitcoin possono essere tranquillamente conservati in un iPad.
6.2 Il valore dei Bitcoin in circolazione è decisamente inferiore rispetto a quello del mercato dell’oro, che vale 8.000 miliardi di dollari. Come investimento rifugio, il Bitcoin sta conquistando quote di mercato che prima erano appannaggio dell’oro. Ci vorrà molto tempo prima di vedere un impatto importante, ma succederà.
6.3 Entrambe sono commodity limitate. Il Bitcoin è ancora più raro. La produzione annua di oro nel mondo è di 3.300 tonnellate, equivalenti a un aumento di circa il 3,5% nella fornitura di oro a livello globale. Il protocollo del Bitcoin stabilisce che non ce ne possano mai essere più di 21 milioni. Diciotto milioni sono stati già minati (94%) e sono in circolazione. Il 64% dei Bitcoin acquistati in totale è ancora nelle mani degli acquirenti originari.
6.4 Esistono metodi per ottenere un interesse dal Bitcoin, al contrario dell’oro.
7. Quali sono le prospettive per i prezzi di Bitcoin e altcoin?
7.1 Dimezzamenti. Ogni quattro anni, i pagamenti in Bitcoin ricevuti dai miner (persone con potenti computer che monitorano la rete Bitcoin, aggiungendo nuovi blocchi di transazioni alla blockchain) sono dimezzati, limitando in questo modo la fornitura. L’ultimo dimezzamento è avvenuto l’11 maggio 2020. In seguito ai due precedenti dimezzamenti, il prezzo del Bitcoin è schizzato alle stelle. Non immediatamente, ma nell’arco di 6–12 mesi. Dopo il dimezzamento del 2012, è aumentato del 7200%. Nel 2016 è salito del 100%.
BITCOIN VERSO UN RALLY DOPO IL DIMEZZAMENTO DEL MAGGIO 2020
Fonte: Macrotrends
Fonte: Macrotrends
Dopo i primi due eventi di dimezzamento, il prezzo del Bitcoin è aumentato enormemente.
7.2 Previsione dei prezzi per Bitcoin e altcoin. Il dimezzamento del maggio 2020 potrebbe scatenare una forte corsa al rialzo. Cosa ne dite di $40.000 entro metà 2021, $250.000 entro il 2025 e $1.000.000 entro 10 anni? Chi lo sa? Tuttavia, questo è il punto di vista di molti analisti ragionevoli, che si aspettano anche che le migliori altcoin registreranno performance di prezzo addirittura molto migliori rispetto al Bitcoin – come del resto sta già accadendo.
8. Aspetti negativi
8.1 È difficile da acquistare. Qui, eToro entra in scena. Quindici tra le migliori criptovalute disponibili per il trading 24/7. Facili da acquistare con transazioni controllate e sicure.
8.2 Truffe. Molti truffatori in rete si sono dedicati ad approfittarsi di individui vulnerabili, che si sono fatti spingere dall’avidità dopo avere letto le storie dei nuovi milionari arricchitisi con le criptovalute.
8.3 Volatilità del prezzo. Può essere estremamente volatile. Osserva il grafico del prezzo del Bitcoin per il periodo 2017–2019.
PREZZO STORICO DEL BITCOIN
Fonte: Macrotrends
Se osservata su una scala logaritmica, la recente volatilità del Bitcoin appare molto meno pronunciata.
In conclusione, per rispondere alla domanda: “Dove investire in tempi di crisi e oltre?”, consiglio un portafoglio così strutturato:
- Un nucleo principale costituito da azioni di aziende internazionali tecnologiche, principalmente americane ma anche cinesi e, in misura minore, europee e giapponesi.
- Questo nucleo dovrebbe includere aziende che si occupano di biotecnologie, energia solare, veicoli elettrici, shopping online e aziende che dovrebbero beneficiare dell’arrivo del 5G.
- Fino al 30% in strumenti come oro, argento e criptovalute, gestiti attivamente per adattarsi ai parametri individuali del mercato e agli eventi che possono influenzarli.
Questo blog è stato scritto da Ian Benfield, uno dei Popular Investor di eToro, che oggi vive nelle Filippine. Ian ha lavorato nell’industria estrattiva in Africa per 40 anni e ha operato come CEO di diverse aziende.
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