Esuberanza delle privacy coin nell’andamento disuguale del mercato criptovalutario
Malgrado i ripetuti tentativi di rottura al rialzo, Bitcoin ha esibito un andamento laterale sotto quota 40.000$ per la maggior parte della settimana.
La mancanza di un trend chiaro è lo specchio dell’incertezza degli investitori: la guerra in Ucraina, gli aumenti stellari nei prezzi delle materie prime e un’inflazione record hanno steso le loro ombre sui mercati finanziari globali, e le criptovalute non fanno eccezione. Tuttavia, le prospettive a lungo termine si sono fatte più rosee questa settimana:l’attesissimo decreto di Biden ha ricevuto il plauso della comunità cripto, e in Corea del Sud è stato eletto un presidente favorevole al settore. Non solo, ma due tra le maggiori banche d’investimento al mondo (State Street e Goldman Sachs) hanno annunciato nuovi servizi per le criptovalute.
A guidare la riscossa dei gettoni legati alla privacy è Zcash, tra i finalisti assoluti della settimana con un rialzo di oltre il 35%. Per il resto, Dogecoin ha chiuso con un calo settimanale del 5% malgrado un exploit del 9% seguito alle dichiarazioni di Elon Musk di non voler vendere le proprie riserve, e Polkadot è salito di circa il 2% dopo essere stata incoronata la criptovaluta più gettonata da fondi speculativi e venture capitalist.
Gli eventi della settimana
- Zcash schizza in su del 35% guidando la riscossa delle privacy coin
- Il decreto di Biden spinge Bitcoin a 42.000$
Zcash schizza in su del 35% guidando la riscossa delle privacy coin
Poiché le sanzioni economiche contro la Russia hanno collocato le criptovalute nel mirino delle autorità di regolamentazione, i gettoni che salvaguardano la privacy hanno vissuto una nuova ondata di popolarità.
Questa categoria di valute, che garantisce l’anonimità oscurando i dati su origine e destinazione delle transazioni, ha subito un’impennata la scorsa settimana e in particolare Zcash ha guadagnato oltre il 35%.
Gli analisti ipotizzano che questo revival sia dovuto non solo a considerazioni di privacy nel contesto della stretta finanziaria globale contro la Russia, ma anche alla preoccupazione che la normativa in arrivo possa comportare una maggiore sorveglianza sulle attività finanziarie.
Il decreto di Biden spinge Bitcoin a 42.000$
Martedì il mercato cripto è stato investito da un’ondata di volatilità (Bitcoin ha toccato quota 42.000$) quando è trapelata la notizia del decreto sulle criptovalute del presidente Biden.
Il documento sottolinea che gli Stati Uniti “devono mantenere la leadership tecnologica in questo ambito in rapida crescita, sostenendo l’innovazione e mitigando nel contempo i rischi per consumatori, imprese, il settore finanziario nel suo complesso e il clima“.
Parole ambiziose che hanno ricevuto il plauso della comunità cripto, venendo definite persino “uno spartiacque” da Jeremy Allaire (Circle). Ciononostante, Bitcoin è poi sceso di nuovo assestandosi sotto quota 40.000$.
La settimana che ci attende
La nuova settimana vedrà probabilmente prevalere la cautela tra gli investitori, per via delle nuove iniziative normative in Europa, delle decisioni sui tassi di interesse negli USA e della situazione calda dell’Europa orientale.
Lunedì il Parlamento europeo voterà un pacchetto legislativo che potrebbe limitare l’uso delle criptovalute Proof-of-Work come Bitcoin.
Mercoledì invece la Federal Reserve dovrebbe innalzare i tassi di interesse per la prima volta dal 2018. Eventuali deviazioni, anche minime, dall’aumento annunciato di un quarto di punto potrebbero prendere alla sprovvista gli investitori e dar luogo a una volatilità notevole.