Molti proverbi sono stati coniati relativamente al trading. Una classica perla di saggezza del mercato borsistico è “il trend è un amico” e significa che probabilmente una tendenza, o trend, esistente nell’attualità, continuerà e merita la tua attenzione.
Può essere complicato tentare di prevedere in anticipo i trend del mercato, anche per i trader più esperti. I trend esistenti, invece, possono essere identificati con relativa facilità. L’esperienza dimostra che, anche se non ci sono mai delle garanzie, la probabilità di profitto generalmente è maggiore se ci si avvantaggia di un trend esistente nel mercato valori piuttosto che tentare di prevederne uno nuovo.
Fare trading con un trend può anche consentire di affrontare meglio la volatilità quotidiana, senza farsi coinvolgere troppo dalle fluttuazioni a breve termine. Come vedremo, il monitoraggio delle tendenze ci consente di osservare le spinte che influenzano il mercato nel loro insieme, piuttosto che come una serie di eventi singoli, spesso inattesi e difficili da prevedere.
I trader che capiscono correttamente il principio “il trend è un amico” possono usarlo a loro vantaggio. Diamo un’occhiata ad alcuni modi che possono consentire di identificare un trend del mercato.
Cos’è un trend?
Chiunque segua i mercati da un po’ di tempo può constatare che i prezzi fluttuano costantemente. Per identificare i trend è necessario allargare un po’ l’obiettivo, fare un passo indietro e guardare l’immagine ingrandita.
Con il corso del tempo, è più facile vedere che il mercato si muove in una certa direzione generale in un arco temporale più lungo. Questa direzione può essere al rialzo (chiamata uptrend), oppure al ribasso (downtrend). Può variare l’arco temporale, ma l’esperienza dimostra che, di solito, più un trend è pronunciato, più breve è la sua durata. Utilizzando l’analisi tecnica di grafici e andamenti di prezzo, i trader possono fare un’ipotesi plausibile sul futuro.
3 indicatori chiave per identificare un trend
- La media mobile. Un aspetto dell’analisi tecnica utilizzato di frequente è la media mobile, perché determina la direzione del trend. In parole povere, questo è il tasso medio su un certo periodo, calcolato sommando tutti i prezzi di chiusura di quel periodo e dividendo per il numero di giorni. I periodi più usati sono di 50 giorni e 200 giorni, con candele su base giornaliera. A volte i valori più recenti hanno un peso maggiore nei calcoli.
- Il Relative Strength Index. Il Relative Strength Index (RSI), o indice di forza relativa, è un indicatore che esamina se un prodotto d’investimento come un’azione o una materia prima è stato acquistato troppo o venduto troppo. Il valore di RSI è compreso tra 0 e 100. Se il valore è 30 o inferiore, lo strumento è “ipervenduto” e generalmente la raccomandazione data è di acquistare. Se il valore è 70 o superiore, lo strumento è ‘ipercomprato’ e, in generale, il consiglio è di vendere. Tuttavia, quando il RSI mantiene la sua posizione durante un certo periodo senza il rialzo o il ribasso previsto, ciò potrebbe indicare che si sta verificando un trend.
- L’Average Directional Index (ADX). Questo indicatore viene usato per valutare la forza di un trend, indipendentemente dal fatto che sia crescente o decrescente. L’ADX varia tra 0 e 100 ma raramente supera 70. L’interpretazione di base è che i valori superiori a 20 indicano un trend e più alto è il valore, più forte è il trend. Un ADX in aumento indica che il trend si sta rafforzando.
Come Iniziare a fare Trading dei Trend
Una volta identificato correttamente un trend, il momento migliore per entrare è un “intervallo” nel trend. Tuttavia, è necessario tenere presente che in caso di trend molto forti, questi intervalli saranno minimi.
Un vantaggio del trading dei trend è che è possibile operare sia sui trend al rialzo che al ribasso. Se hai identificato un trend rialzista, vorrai comprare con il trend. Se hai identificato un trend ribassista, vorrai vendere allo scoperto (short selling). Per ulteriori informazioni sullo short selling, consulta la guida di eToro qui.
Per un trading di trend di successo è essenziale possedere una corretta disciplina durante le fluttuazioni a breve termine. Molti trader alle prime armi escono troppo velocemente a causa di una correzione temporanea del mercato. Jesse Livermore, uno dei più famosi trader della storia a cui è accreditato il motto “il trend è un amico”, ha anche detto, “Non è mai stato il mio modo di pensare che mi ha fatto guadagnare tanti soldi. È sempre stato rimanere seduto”. D’altro canto, è altrettanto importante capire che nessun trend dura per sempre. Non ignorare i numeri quando l’analisi indica che la tendenza è giunta al termine
Pratica sempre un’adeguata gestione del rischio con qualsiasi strategia di trading. Lo stop loss dovrebbe essere impostato in modo da consentire il normale movimento all’interno del trend, dandogli spazio per respirare e rimbalzare, ma non troppo lontano. Una tecnica comune è quella di impostare lo stop loss al di sotto del minimo più recente, o della media mobile, a seconda di quale sia inferiore, per un trend al rialzo (uptrend). In un trend al ribasso (downtrend) spostare lo stop loss sopra il massimo del picco più recente o della media mobile, a seconda di quale sia più alto.
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