Le tre grandi scuse degli investitori

Il mercato azionario è l’unico con prodotti in svendita che tutti hanno timore di acquistare. Potrebbe sembrare irrazionale, ma è anche ciò che accade davvero quando si verifica anche un minimo cambiamento percentuale sul mercato: quando è al ribasso, gli investitori si spaventano e vendono tutto in preda al panico; al contrario, se è in rialzo, tutti si precipitano su quel mercato, giustificando le proprie azioni con alcune scuse tipiche. È la rappresentazione perfetta della massima: “Comprare al rialzo e vendere al ribasso”

Ma quali sono le grandi scuse che gli investitori inventano quando investono sui mercati?

Scusa numero 1: “Queste azioni non mi interessano più, le vendo”

È la scusa tipica quando un investitore si fa guidare dalle proprie emozioni; ha bisogno del brivido e dell’adrenalina, come se fosse al casinò. Di norma, questo desiderio deriva dalla convinzione errata che per ricavare grossi profitti, un investitore di successo debba operare sui mercati ogni giorno. Ma la realtà è alquanto differente: 

  • Investire in modo intelligente è meno emozionante, sicuramente, ma è anche vero che l’unico modo a prova di fallimento di fare denaro nel mercato azionario è detenere gli investimenti per un certo periodo di tempo; 
  • La maggior parte degli investitori entra ed esce dal mercato nei momenti peggiori, perdendo quelle opportunità chiave in grado di fare la differenza. 

Per ottenere profitti, quindi, è necessario detenere gli investimenti per un determinato periodo. Questo è il solo modo per approfittare dei vantaggi derivanti dal successo di un’importante società. Infatti, le società di successo tendono ad aumentare i propri profitti nel corso del tempo e vengono ricompensate con prezzi delle azioni maggiori, aumentando di conseguenza i profitti dei loro investitori e di chi detiene tali azioni. 

Scusa numero 2: “Reinvestirò la settimana prossima, quando il prezzo sarà inferiore”

È l’idea che viene spesso agli aspiranti investitori in attesa che i prezzi calino. In realtà, i mercati sono imprevedibili, specialmente sul breve termine. Ciò rende impossibile sapere quando i prezzi saranno in rialzo o in ribasso nelle settimane seguenti. 

Questo modo di pensare può derivare da due diversi fattori:

  • Avidità, cioè il desiderio di ottenere il prezzo migliore a qualsiasi costo
  • Paura, cioè il sentimento di panico di fronte a perdite finanziarie temporanee quando il prezzo delle azioni cala 

In entrambi i casi, poiché non c’è garanzia alcuna che il prezzo cali davvero nelle settimane seguenti, c’è il rischio di perdere un’opportunità di investimento.

Scusa numero 3: “Preferisco aspettare che i mercati siano abbastanza stabili prima di investire”

Quest’ultima scusa di norma salta fuori dopo che sui mercati si è verificato un crollo dei prezzi, sia a seguito di un calo nel valore delle azioni per qualche giorno, sia a seguito di un calo più a lungo termine. Il problema è che quando gli investitori dicono di voler aspettare una ritrovata stabilità dei mercati, ciò che in realtà dicono è che sono in attesa di un nuovo rialzo dei prezzi. Di conseguenza, le azioni che vogliono acquistare avranno un prezzo maggiore

Questo modo di ragionare deriva dalla cosiddetta avversione alla perdita, cioè preferiscono evitare una perdita a breve termine piuttosto che ottenere un profitto a lungo termine. Il giudizio dell’investitore può quindi essere annebbiato.

Non ti abbiamo ancora convinto?

Se ancora non ti abbiamo convinto e credi comunque che il trading a breve termine sia la scelta migliore, pensa a quanto segue: 

  • Se negli ultimi 15 anni ti fossi perso i 10 giorni migliori dello S&P 500, un rendimento annuo del 10% sarebbe sceso al 5%
  • Se ti fossi perso i 20 giorni migliori, il tuo rendimento sarebbe stato solo del 2%.
  • Se ti fossi perso i 30 giorni migliori degli ultimi 15 anni, la tua perdita sarebbe stata solo dello 0,4%

Rendimenti annuali medi basati sul numero di giorni migliori persi negli ultimi 15 anni

Questo grafico chiarisce che qualsiasi deviazione dai rendimenti medi dell’S&P 500 si traduce in una tendenza al ribasso in accelerazione, che presto porta a una perdita.

Investimento a lungo termine

Per concludere, si può dimostrare che se un investitore trattiene i propri investimenti senza monitorare costantemente i mercati, può guadagnare almeno il doppio di quanto guadagnato da chi lo fa e poi, erroneamente, riduce gli investimenti meno di una volta all’anno. Poiché è impossibile sapere in anticipo quali saranno i giorni chiave, trattenere gli investimenti è il solo modo in cui puoi goderti i vantaggi di tutti questi giorni, senza preoccuparti delle oscillazioni a breve termine.

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Il tuo capitale è a rischio

L’autore del post è Tomas Misson, noto investitore residente in Italia. Ha una laurea magistrale in ingegneria gestionale e attualmente lavora come Data & Business Analyst in un’azienda di software di tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

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