Mercati finanziari in correzione ad agosto: opportunità o preoccupazione?

Dopo un rally straordinariamente forte all’inizio dell’anno, i mercati finanziari stanno riportando correzioni nel mese di agosto. L’S&P 500 è in calo di circa il 3,5% dal suo recente massimo del 31 luglio e il Nasdaq 100 ha chiuso in calo per la seconda settimana consecutiva, rimarcando una condizione che mancava da dicembre 2022.

Fotografia che tuttavia è utile inserire nel relativo contesto, rammentando come tali indici siano in crescita rispetto ai loro minimi dello scorso ottobre: lo S&P 500 è in progresso di oltre il 27% e il Nasdaq 100 del 43%. Investitori che potrebbero pertanto sfruttare una stagionalità non sempre favorevole dei mesi di agosto e settembre per portare a casa profitti e consentire al mercato di “riprendere fiato”. Correzioni che quindi non debbono essere interpretate ancora come possibili deragliamenti di un mercato rialzista, soprattutto alla luce di dati che sempre di più sostengono uno scenario benevole. La storia ci ricorda come un drawdown del 5-10% tra oggi e la fine dell’anno non è raro. E anche con correzioni, l’S&P 500 ha comunque storicamente generato rendimenti medi positivi fino alla fine dell’anno.

Con un’agenda economica meno densa e gli investitori europei che si godono le vacanze di Ferragosto, la settimana non è iniziata nel migliore dei modi. La ripresa economica cinese sta perdendo terreno a causa del deterioramento del settore immobiliare della regione. Con l’indice di Hong Kong in calo di oltre due punti percentuali e con i settori dell’indice di Shanghai in diminuzione, fatta eccezione solamente per i settori difensivi (Utilities ed Health Care), nuove preoccupazioni colpiscono la regione e i mercati finanziari globali. L’azienda immobiliare cinese Country Garden ha registrato una decisa contrazione oggi (-17%) portando il titolo a scambiare intorno ai suoi minimi storici a causa dell’aggravarsi dei suoi problemi di debito. L’azienda ha infatti dichiarato, durante il fine settimana, che avrebbe sospeso la negoziazione di 11 delle sue obbligazioni onshore a partire da oggi e che la loro ripresa sarebbe stata determinata in una data successiva. La mossa ha fatto seguito alle notizie di venerdì secondo cui la società si stava avviando a una ristrutturazione del debito, dopo aver mancato il pagamento di due cedole di obbligazioni in dollari in scadenza il 6 agosto per un totale di 22,5 milioni di dollari. Preoccupazioni che rimarcano l’instabilità del settore immobiliare cinese, pilastro dell’economia di Pechino, colpito lo scorso anno dalla crisi di Evergrande. Dopo le scarse azioni intraprese finora dai funzionari in merito alle misure di stimolo, gli investitori sperano che l’eventuale debolezza dei dati di domani (vendite al dettaglio, tasso di disoccupazione e produzione industriale) spinga i responsabili politici ad agire.

Agenda che vede gli investitori statunitensi concentrarsi principalmente sulla pubblicazione dei verbali del FOMC per ottenere ulteriori informazioni sui piani della Fed, sebbene il mese scorso il presidente Powell abbia dichiarato che le decisioni saranno prese in un contesto maggiormente data dependent, riunione per riunione. Nel frattempo, la stagione delle trimestrali si avvia alla sua conclusione, ma l’evoluzione dei consumatori sarà monitorata con le pubblicazioni di nomi del calibro di Home Depot, Cisco, Walmart, e Target. Sul fronte dei dati, le proiezioni indicano un aumento più rapido dello 0,4% delle vendite al dettaglio e un rimbalzo della produzione industriale, dopo il calo di giugno. Altri dati importanti vedono le aspettative di inflazione dei consumatori e i permessi di costruzione. L’area euro pubblicherà mercoledì la seconda stima del PIL del secondo trimestre e, venerdì, la lettura finale del tasso di inflazione di luglio. Allo stesso tempo, si prevede che il morale degli investitori tedeschi rimanga invariato.

 

 

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