Indici azionari tonici, in attesa di un Powell “colomba”

In linea con quanto atteso ad inizio settimana, la seduta di ieri è stata l’ennesima sessione di scambi sottili, in attesa della riunione della Fed, che si riunirà Mercoledì, dalla quale ci si attendono indicazioni più chiare circa i prossimi passi in termini di politica monetaria, alla luce dell’andamento economia statunitense.

Ciononostante, ieri le piazze europee hanno toccato nuovi massimi storici, sostenute sulle speranze degli investitori per la prosecuzione di politiche monetarie e fiscali ancora molto espansive. Ieri il DAX ha aggiornato i nuovi massimi storici, mentre il FTSE 100 è salito ai massimi da Febbraio 2020, in attesa della decisione da parte del governo sul possibile rinvio della totale riapertura inglese, alla luce della recente diffusione di nuove varianti del Covid.

Bene il settore energetico, con il WTI che resta stabile sopra i $70 al barile ed è ben impostato tecnicamente per guardare a nuovi massimi nelle prossime settimane. Da sottolineare anche il ritorno di Bitcoin sopra i $40.000, dopo le parole di Elon Musk, secondo cui: “quando ci sarà conferma di un utilizzo ragionevole di forme di energia pulita da parte dei miners con un trend futuro positivo, Tesla tornerà a consentire le transazioni in Bitcoin”.

Nell’attesa per la riunione della Fed di domani, e nonostante dai membri del FOMC continuino ad arrivare rassicurazioni circa la natura transitoria dei livelli di inflazione attuale, gli indici azionari questa mattina sono impostati molto costruttivamente, con nuovi massimi dell’S&P500, in area 4.260 punti, e anche quelli europei che hanno aperto in positivo, sia pure marginalmente. Resta sotto pressione il comparto obbligazionario, a conferma di quanto poco valore oggi gli investitori ripongano nel reddito fisso americano ed europeo. La lateralità di queste ore potrebbe non esauristi con la seduta di domani e con l’effetto delle parole di Powell: la dinamica dei prezzi sconta uno scenario di sostanziale immobilismo da parte di Jerome Powell, almeno in questa seduta e fino alla riunione di Jackson Hole in Agosto, il che tuttavia potrebbe essere tutt’altro che un male per il mercato azionario nelle prossime settimane.

TECHNICALS IN FOCUS

China50

Dopo la rottura a rialzo di area 17.740, China50 è andata in pullback sul medesimo supporto, che prima era una resistenza, ma ieri ha chiuso sotto tale livello, in area 17.530. L’RSI evidenzia debolezza ed un momentum nel complesso debole sullo strumento. Il prossimo supporto chiave è in area 17.110, livello al di sotto del quale il prossimo test al ribasso è in area 16.500. Alla luce del quadro attuale suggeriamo di monitorare l’area 17.000 – 16.500, come livello centrale in questa fase. Un ulteriore estensione del ribasso sotto questo livello riporterebbe l’indice in downtrend.

LTC

Lievi segnali di inversione per Litecoin, che ha tenuto i diversi tentativi di rottura a ribasso dei prezzi sotto area $150 e che ora sta strutturando un rimbalzo da area $180, con primo target in area $200. Sopra tale livello, gli spazi di apprezzamento si farebbero decisamente interessanti, con il target successivo in area $250. L’RSI ancora non evidenzia una decisa pressione rialzista dei prezzi ed è quindi corretto prendere l’attuale segnale tecnico con la dovuta cautela, dimensionando adeguatamente la posizione per un eventuale ingresso a rialzo. Sul piano dei supporti, una chiusura sotto il minimo di area $150 proietterebbe LTC verso il minimo del 2021, riportandolo nell’assenza di direzionalità di queste ultime settimane.

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