Trading e investimenti durante il COVID-19: i dati concreti

La pandemia globale COVID-19 (coronavirus) è una catastrofe di enormi proporzioni. Oltre agli impatti sociali della pandemia, sono evidenti anche quelli finanziari. Su eToro sono emersi alcuni dati interessanti su come i trader e gli investitori reagiscono a tale crisi.

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Il 62% degli account degli investitori retail perde denaro quando fa trading CFD con questo fornitore. Dovresti valutare se puoi assumere un rischio elevato di perdere il tuo capitale.

Il coronavirus ha causato molti fenomeni finanziari che non hanno precedenti o che non si sono visti da decenni. In questo post diamo un’occhiata ad alcune delle informazioni interne di eToro, mentre estraiamo e discutiamo i punti di dati esclusivi che mostrano cambi nel comportamento.

Aumento dell’attività su eToro

Dato che molti governi hanno imposto diverse forme di lockdown nei loro rispettivi paesi, miliardi di persone in tutto il mondo ne sono state colpite e molte sono stati costrette a rimanere a casa. Inoltre, i crescenti effetti finanziari del virus hanno generato un aumento dell’interesse nei mercati globali per molte persone in tutto il mondo. Questo è stato estremamente evidente su eToro, in quanto abbiamo assistito al maggiore aumento di attività dal boom delle criptovalute del 2017-18.

Come si può vedere qui sopra, le nuove posizioni aperte su eToro sono cresciute di cinque volte dall’inizio delle notizie sul virus.

In cosa stanno investendo gli utenti di eToro?

La comunità di eToro è molto diversificata e comprende milioni di utenti da oltre 140 paesi in tutto il mondo. Mentre alcuni asset e classi di asset sono più popolari di altri, esiste ancora una forte diversità. Ora, la pandemia globale ha spostato l’attenzione su asset che normalmente erano meno richiesti.

In un cambio di tendenza mai visto prima su eToro, gli indici sono diventati la classe di asset più popolare, rappresentando più di un terzo di tutte le posizioni aperte. Subito dopo, le azioni, che rappresentano oltre il 30%, e le materie prime, che hanno mantenuto la loro quota proporzionale intorno al 16%. Un altro cambio importante è stato quello delle criptovalute, che da categoria leader è passata a rappresentare solo il 7% del totale delle transazioni.

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Mentre le materie prime erano ancora ai primi posti a marzo, si può chiaramente vedere nel grafico qui sopra che gli indici sono diventati il nuovo punto di riferimento per i trader e gli investitori, spingendo i le criptovalute in fondo alla lista.

I trader credono in un recupero del mercato?

Un possibile indicatore della fiducia generale nei mercati è l’uso relativo di posizioni short (VENDI) che aumentano di valore quando un determinato asset scende. Mentre scriviamo, sembra che la maggior parte delle posizioni aperte su eToro siano ancora long (ACQUISTA).

Tuttavia, come suggeriscono i dati, le posizioni short sono diventate molto più comuni e hanno quasi raddoppiato di numero rispetto agli ordini long tra gennaio e metà marzo. Inoltre, dato che molti investitori non prenderebbero nemmeno in considerazione l’utilizzo di ordini short, a causa del loro maggiore potenziale di rischio o per una loro strategia esclusivamente long, questo trend dimostra che un numero crescente di persone oggi ha meno fiducia nei mercati.

Tuttavia, un motivo di speranza potrebbe essere la diminuzione della percentuale di posizioni short nelle ultime due settimane di marzo, che coincide con l’annuncio del pacchetto di misure di stimolo da $2.200 miliardi negli Stati Uniti, che ha dato impulso a Wall Street e ha restituito fiducia ad alcuni investitori.

Il Fattore Volatilità

Alcuni asset sono diventati estremamente volatili in questi ultimi mesi. Oro, petrolio e indici sono passati da movimenti giornalieri a volte solo decimali a oscillazioni di prezzo a doppia cifra. I trader di eToro sono a loro agio con questo tipo di movimenti, e spesso reagiscono aprendo posizioni long o short.

Probabilmente gli indici hanno mostrato il cambiamento più marcato. Da essere considerati un’opzione di investimento a lungo termine, sono diventati i preferiti per la vendita allo scoperto. Gli ordini short sugli indici statunitensi ed europei sono diventati la maggioranza. Tuttavia, questo è stato compensato successivamente da alcune borse che hanno disabilitato del tutto gli ordini short e da alcuni indici che si sono ripresi grazie agli stimoli governativi.

Come mostrano chiaramente i dati, la posizione VENDI è diventata così diffusa tra i trader nel mese di marzo, che in certi periodi ha superato gli ordini di acquisto.

Anche l’Oro è stato fortemente influenzato dalla pandemia globale. Tradizionalmente un bene rifugio a cui i trader e gli investitori si rivolgono in questi tempi, il metallo prezioso inizialmente è sceso insieme ad altri mercati. Tuttavia, l’Oro in seguito si è ripreso e il numero di ordini short è diminuito.

Il prezzo del Petrolio ha sofferto in modo significativo durante la crisi. Il lockdown forzato in molti Paesi ha portato il mondo a una battuta d’arresto, riducendo notevolmente il fabbisogno di petrolio in questo periodo, e questo è uno dei motivi per cui l’oro nero ha toccato il minimo storico in 18 anni alla fine di marzo.

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Le industrie più colpite

Sebbene i mercati sono stati colpiti in modo trasversale, alcuni settori hanno sofferto più di altri.

Il settore Viaggi

Chi ha perso di più a livello finanziario è senza dubbio il settore dei viaggi, che abbraccia vari comparti. Alcuni di questi sono il settore aerospaziale, quello degli alloggi e il settore delle compagnie aeree, tutti duramente colpiti dalla pandemia.

l grafico qui sopra mostra chiaramente come le società di ogni settore, in questo caso Boeing, American Airlines e Booking.com, siano crollati durante la crisi del coronavirus. Malgrado la piccola ripresa registrata nelle ultime due settimane, questi settori hanno ancora molta strada da percorrere.

Nella categoria delle vendite allo scoperto è aumentato anche il numero relativo di posizioni VENDI.

Il settore “Resta a casa”

L’isolamento a livello nazionale, il distanziamento sociale e l’autoquarantena hanno aumentato la necessità di alcuni settori rispetto ad altri. È aumentata la domanda delle consegne a domicilio e di varie forme di intrattenimento domestico.

Anche se non completamente protette dal trend negativo globale, i dati suggeriscono che queste società sono state più resilienti, grazie alla loro capacità di soddisfare alcune esigenze cruciali dei privati, come la TV in streaming (Netflix), la consegna di merci (Amazon) e i pasti caldi (Domino’s).

Grandi case farmaceutiche

Non c’è dubbio che gli occhi del mondo sono rivolti alle compagnie farmaceutiche, nella speranza che riescano a sviluppare un trattamento o un vaccino per il coronavirus. Inoltre, la necessità di medicinali è stabile e forse persino in aumento in questo periodo.

Tuttavia, come dimostrano i dati, queste società non sono state risparmiate e sono state troppo influenzate dalla tendenza al ribasso. Mentre all’inizio è stata Gilead a mostrare un recupero sulla base della speranza  di sviluppare un vaccino contro il coronavirus, in seguito è stata Johnson & Johnson a registrare un incremento simile, dopo aver annunciato che a settembre inizierà la sperimentazione del suo vaccino sull’uomo.

Tuttavia, nonostante l’impatto deI trend al ribasso, il sentiment degli investitori è rimasto positivo, dato che praticamente tutti coloro che hanno aperto posizioni su queste grandi società farmaceutiche hanno scelto di acquistare, piuttosto che vendere.

Dov’è diretto il mercato?

La risposta in breve è: nessuno lo sa. Alcuni analisti ritengono che il mercato abbia già toccato il fondo e che ora possa solo risalire, mentre altri sostengono che la fine è ancora lontana. Alcuni investitori vedono un’opportunità per acquistare azioni a prezzi fortemente scontati, mentre altri credono che dovrebbero “sedersi” sui loro soldi fino a quando non si veda la diminuzione della volatilità e la fine della crisi.

 

In ogni caso, qui a eToro continueremo a raccogliere i dati e offriremo aggiornamenti di tanto in tanto.

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