Chainlink sale del 18% nella carneficina del criptomercato
Il nuovo anno ha avuto un inizio travagliato questa settimana con la discesa di Bitcoin a 42.000$, seguita alla pubblicazione del verbale di una riunione della Federal Reserve.
Stando al documento, la Fed potrebbe affrontare l’inflazione innalzando i tassi di interesse prima del previsto e riducendo attivamente i suoi 9$ trilioni di asset. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, scatenando un’ondata di vendite sul mercato azionario e delle criptovalute e affondando Bitcoin, mentre l’incertezza era esasperata dalle sollevazioni popolari in Kazakistan e dalla debolezza del settore immobiliare cinese. Ciononostante, sia Bloomberg che Goldman Sachs hanno rilasciato previsioni rialziste sul lungo termine secondo cui Bitcoin raggiungerà i 100.000$, e l’ex campione del mondo di scacchi Garry Kasparov ha dichiarato che “non sarebbe sorpreso” se le criptovalute sostituissero il dollaro nel giro dei prossimi dieci anni.
Per il resto, Ethereum ha fatto peggio di Bitcoin mettendo a segno una perdita del 16%, e molte altcoin sono calate anche di più. Una delle poche a uscirne illesa è stata Chainlink, che si è apprezzata di quasi il 20% dopo l’annuncio di grandi progetti per il nuovo anno.
Gli eventi della settimana
- Chainlink sale del 19% nel crollo generale delle criptovalute
- Il verbale della Fed innesca vendite di massa su azioni e criptovalute
Chainlink sale del 19% nel crollo generale delle criptovalute
Mentre la generalità del criptomercato pagava gli effetti del mutato contesto macroeconomico, Chainlink si è mosso in direzione opposta recuperando quota 28$.
Il gettone degli oracoli sta beneficiando di una presentazione recente in cui il co-fondatore, Sergey Nazarov, ha rivelato che il progetto ha superato i 75 miliardi di dollari di Total Value Secured (TVS) su più di 1.000 progetti.
In più, Nazarov ha delineato grandi progetti per il nuovo anno,Tra cui il rilascio di ricompense per lo staking e un nuovo standard di comunicazione interoperabile che potrebbe catalizzare la crescita di Chainlink su più blockchain.
Il verbale della Fed innesca vendite di massa su azioni e criptovalute
Mercoledì, con la pubblicazione del verbale della riunione di dicembre della Federal Reserve, i mercati mondiali di azioni e criptovalute sono scesi in picchiata.
Durante la riunione, i responsabili della politica monetaria hanno segnalato la possibilità di rispondere all’inflazione innalzando i tassi in via anticipata rispetto a quanto previsto in precedenza e iniziando a ridurre i quasi 9$ trilioni di asset della Fed.
Il cambiamento del contesto macro ha innescato una fuga verso asset sicuri, penalizzando Bitcoin e le criptovalute (che secondo il nuovo analista di eToro Callie Cox “si comportano come asset di rischio”) in favore di investimenti più tradizionali.
La settimana che ci attende
È probabile che i timori inflazionistici continueranno a dominare la price action nella settimana a venire.
L’audizione del governatore Jerome Powell di martedì potrebbe dare un’indicazione più chiara sulla futura politica monetaria, e mercoledì la pubblicazione di dati chiave sull’inflazione USA potrebbe portare ulteriore volatilità sui mercati.
Secondo il trader macro Alex Krüger, un’inflazione inferiore alle aspettative potrebbe portare i “prezzi a esplodere e muoversi in tendenza”, mentre al contrario un’inflazione più alta del previsto potrebbe trascinare Bitcoin ancor più in basso.