Gli investitori sfruttano il calo dopo una perdita del 10% a 34.000$
Con lo scoppio della guerra in Ucraina il Bitcoin ha ceduto il 10%, ma una successiva ripresa lo ha fatto tornare a quasi 38.000$.
Giovedì la criptovaluta ha toccato il minimo di 34.000$ quando le truppe russe hanno iniziato l’invasione, facendo orientare gli investitori verso classici beni rifugio come l’oro. Tuttavia, il Bitcoin non è rimasto a lungo a livelli così bassi, riprendendosi quando Biden ha imposto sanzioni e ha affermato che gli Stati Uniti non si sarebbero impegnati direttamente nel conflitto. La forza del Bitcoin è stata supportata anche da altre notizie importanti: la banca BNY Mellon, che ha in gestione 46 trilioni di dollari tra contanti, titoli e materie prime, ha annunciato una piattaforma istituzionale di custodia delle criptovalute, mentre lo stato americano del Colorado sta pianificando di accettare le criptovalute per il pagamento delle tasse.
Davanti agli enormi cambiamenti del panorama geopolitico, la maggior parte delle altcoin ha mostrato guadagni modesti. Uniswap e Cosmos hanno guadagnato il 4% circa, registrando i risultati migliori del settore, ed Ethereum Classic è rimasta ferma mentre è venuta alla luce la storia dell’hack di DAO.
Gli eventi della settimana
- Le donazioni di criptovalute all’Ucraina hanno toccato i 16 milioni di dollari
- La Banca Centrale Europea richiede una regolamentazione più rapida delle criptovalute
Le donazioni di criptovalute all’Ucraina hanno toccato i 16 milioni di dollari
Dopo avere legalizzato il Bitcoin la scorsa settimana, l’account ufficiale ucraino di Twitter ha richiesto donazioni in criptovalute per contrastare l’invasione russa in corso.
In totale, più di 16 milioni di dollari sono stati donati al governo ucraino e alle organizzazioni non governative che sostengono l’esercito.
La velocità e la portata delle donazioni transfrontaliere hanno evidenziato l’utilità in tempo di guerra delle criptovalute, che stanno rapidamente diventando una fondamentale infrastruttura di pagamento dopo che servizi come Patreon hanno bandito le pagine che finanziano l’Ucraina.
La Banca Centrale Europea richiede una regolamentazione più rapida delle criptovalute
Mentre le armi del sistema finanziario globale sono dirette contro la Russia, le criptovalute sono sotto i riflettori come un potenziale strumento per eludere le sanzioni.
Anche se i funzionari del Tesoro degli Stati Uniti affermano di non essere eccessivamente preoccupati su ciò che possono fare le criptovalute per minare gli sforzi per tagliare l’accesso del Cremlino al capitale, il presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde chiede una nuova regolamentazione per controllare il flusso illecito di fondi.
Ciò potrebbe portare a maggiore incertezza nel mercato delle criptovalute, poiché il lavoro che la BCE sta portando avanti a riguardo è accompagnato dall’ordine esecutivo di Biden sulle criptovalute, il che porterà ad un’accelerazione europea della direttiva sui Mercati delle criptovalute (MiCA).
La settimana che ci attende
Mentre la crisi in Ucraina è in pieno svolgimento, i mercati tradizionali e quelli delle criptovalute sono in fermento; si prevede una settimana di grande volatilità.
Mercoledì e giovedì, il responsabile della Federal Reserve Jerome Powell testimonierà davanti al Congresso. Gli investitori presteranno la massima attenzione per individuare i segnali che potrebbero avere un impatto sull’aumento dei tassi, che si crede abbiano frenato la spinta delle cripto.
Venerdì il mercato delle criptovalute potrebbe essere influenzato dalla pubblicazione dei dati economici statunitensi nel rapporto sull’occupazione di febbraio.