Le tendenze macroeconomiche scuotono il mercato delle cripto
Le preoccupazioni macroeconomiche hanno condizionato pesantemente il mercato delle criptovalute la scorsa settimana, causando il calo del Bitcoin sotto quota 40.000 dollari.
I prezzi hanno iniziato a scendere in attesa dei dati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) di martedì, che non sono riusciti a placare i timori di un’inflazione galoppante, mostrando numeri leggermente superiori alle aspettative. A peggiorare le cose, il rischio geopolitico è aumentato il giorno successivo, dopo che Putin ha dichiarato che i colloqui di pace con l’Ucraina hanno raggiunto un vicolo cieco. Ciò è stato accompagnato da cattive notizie dall’ecosistema cripto, dove uno sviluppatore di Ethereum ha annunciato che la transizione alla Proof of Stake verrà posticipata almeno per qualche mese.
Nel mercato delle altcoin, Compound e EOS sono riuscite a resistere alla tendenza ribassista con guadagni superiori al 3% per la settimana. Per quanto riguarda altri coin, ApeCoin ha guadagnato quasi il 30% prima di chiudere la settimana in ribasso, e Dogecoin ha fallito il suo rally, nonostante il suo fan più accanito, Elon Musk, ha coinvolto il coin meme nei suoi piani di acquisto di Twitter.
Gli eventi principali di questa settimana
- Ethereum perde il 6% dopo il rinvio della fusione
- Le criptovalute seguono il ribasso dei titoli dovuto ai timori inflazionistici
Ethereum perde il 6% dopo il rinvio della fusione
Il tanto atteso passaggio di Ethereum al Proof of Stake, denominato “la Fusione“, è stato rimandato.
Martedì, lo sviluppatore della fondazione Ethereum Tim Beiko ha twittato che l’aggiornamento non avverrà a giugno come previsto in precedenza, “ma probabilmente nei mesi successivi”.
Non è la prima volta che lo sviluppo è stato ritardato, ma Beiko ha confermato che è ora nel suo “capitolo finale“, consigliando di “non investire più in attrezzature per il mining”.
Le criptovalute seguono il ribasso dei titoli dovuto ai timori inflazionistici
Sebbene sia spesso considerato come l’oro digitale, il trading del Bitcoin somiglia sempre più a quello dei titoli azionari, con una correlazione tra criptovaluta e S&P 500 che sta raggiungendo i massimi di tutti i tempi.
Questo stretto rapporto ha visto il Bitcoin seguire il ribasso dei titoli, dopo che i pesanti dati sull’inflazione hanno diffuso i timori di un inasprimento delle politiche USA. La Fed ha già previsto una serie di moderati aumenti dei tassi, il che ha portato a crescenti aspettative di provvedimenti più pesanti.
Nonostante gli aumenti dei tassi, Lule Demmissie, amministratore delegato di eToro, rimane ottimista. Si aspetta che mentre le variazioni dei tassi di interesse potrebbero “rallentare temporaneamente le cose”, sia il mercato azionario che quello delle criptovalute vedrà un ritorno dell’interesse da parte degli investitori al dettaglio.
La settimana che ci attende
La guerra in Ucraina, l’aumento dell’inflazione e possibili cambiamenti nelle politiche della Federal Reserve sono i fattori chiave che potrebbero influenzare i mercati delle criptovalute nella prossima settimana.
Inoltre, la prossima settimana ci sarà la scadenza finale per le dichiarazioni dei redditi negli Stati Uniti. Ciò potrebbe portare sollievo ai mercati, poiché alcuni commentatori hanno dato la colpa del recente calo al fatto che gli investitori hanno incassato i profitti per pagare le tasse.
Altri eventi significativi includono un dibattito dell’FMI sull’economia globale, che potrebbe registrare commenti importanti dal presidente della Federal Reserve Jerome Powell e dal presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde.