dYdX guadagna il 20% grazie al rinnovato entusiasmo per la DeFi
In una settimana tormentata per il mercato delle criptovalute, Bitcoin è crollato a quota $16.000 tra le forti perdite del settore. Il calo dei prezzi ha rispecchiato la traiettoria del mercato ribassista del 2018, con Bitcoin che ha toccato nuovi minimi quasi esattamente un anno dopo la data del precedente massimo storico nel novembre 2021. Dopo questa flessione, i prezzi hanno registrato una leggera ripresa grazie agli inattesi dati positivi sull’inflazione. Tuttavia, le criptovalute sono rimaste ancora molto indietro rispetto al mercato azionario, che ha registrato la sua migliore performance giornaliera da marzo 2020.
In mezzo alle turbolenze del mercato, il token dello scambio decentralizzato di derivati dYdX è cresciuto del 20% grazie al rinnovato entusiasmo per la DeFi. La maggior parte delle altcoin, tuttavia, ha registrato perdite a due cifre, con Solana e Serum entrambi in calo di oltre il 60%.
Gli eventi della settimana
- Importante exchange cripto dichiara bancarotta
- Ethereum diventa deflazionistico tra la volatilità del mercato
- dYdX guadagna il 20% grazie al rinnovato entusiasmo per la DeFi
Importante exchange cripto dichiara bancarotta
I prezzi delle criptovalute hanno iniziato a scendere all’inizio della scorsa settimana, quando un importante exchange ha interrotto i prelievi prima di dichiarare bancarotta.
Gli analisti hanno paragonato questo momento con il crollo del 2008, quando il fallimento di Lehman Brothers ha creato un effetto domino sull’economia in generale.
Tuttavia, sebbene il crollo dell’exchange sia significativo e possa avere un impatto negativo sul mercato delle criptovalute in generale, la situazione non è paragonabile a una totale crisi bancaria. Inoltre, storicamente gli asset cripto hanno sempre recuperato da questi periodi di difficoltà per tornare più forti di prima.
Ethereum diventa deflazionistico tra la volatilità del mercato
L’intensa attività di trading nell’ultima settimana ha creato un traffico intenso su Ethereum, portando a un aumento delle tariffe del gas.
A sua volta, il meccanismo di distruzione delle commissioni di Ethereum è aumentato, accelerando il trend deflazionistico di Ethereum e portando l’emissione netta della criptovaluta, ovvero il tasso di inflazione annualizzato, allo 0,029%.
Ciò significa che ora viene bruciato più Ethereum di quanto ne venga creato, riducendo l’offerta circolante e rendendo l’asset potenzialmente più attraente per gli investitori.
dYdX guadagna il 20% grazie al rinnovato entusiasmo per la DeFi
L’incertezza che circonda le piattaforme di trading centralizzate ha messo sotto i riflettori gli exchange decentralizzati, portando a guadagni del 20% per la più grande piattaforma di derivati decentralizzata, dYdX.
dYdY promette di creare un luogo stabile per il trading, elaborando le transazioni attraverso l’utilizzo di codice al posto di un intermediario centrale.
Altri exchange decentralizzati, tuttavia, non hanno registrato guadagni simili nell’ultima settimana. Uniswap, ad esempio, ha perso il 20% per scendere a quota $5,50.
La settimana che ci attende
Guardando al futuro, gli investitori si preparano a ulteriori turbolenze mentre l’industria gestisce le conseguenze del fallimento di uno dei principali exchange.
Tuttavia, l’impennata dei volumi di scambio registrata nelle varie piattaforme ha spinto alcuni analisti a dichiarare che potremmo avere già visto il fondo. Ciò rispecchierebbe lo stesso modello di mercato ribassista del 2018, quando Bitcoin ha toccato il minimo un anno dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico, per poi muoversi lentamente in modo laterale prima di ricominciare a salire.
Nella prossima settimana questa tesi potrebbe essere messa alla prova, dato che la recente volatilità continua a mettere sotto pressione il mercato delle criptovalute.