Google resisterà al rallentamento della crescita?
In vista di una possibile recessione, quanto è al riparo Google ($GOOGL) da una flessione rispetto ai suoi concorrenti? Questa è la domanda più importante per gli investitori che, oltre ai numeri, ascolteranno anche le dichiarazioni di Google.
Mentre nel 2021 il titolo ha sovraperformato i suoi competitor, nel 2022 ha ceduto alla corsa alle vendite e ora è in calo del 25,50% circa ( pur avendo guadagnato in 5 anni il 125%). La scorsa settimana Google ha avviato un frazionamento azionario di 20-1. Lo ha fatto per rendere le azioni più appetibili e con l’obiettivo di entrare nell’indice Dow Jones (DJIA).
Bank of America ($BAC) ha modificato i propri target per Google e ha dichiarato: ” Stiamo abbassando i ricavi netti consolidati del Q2 dell’1% a 58,2 miliardi di dollari da 58,6 miliardi di dollari e stiamo abbassando i ricavi del 2023 del 6% a 269 miliardi di dollari”.
” Stiamo riducendo l’EPS del Q2 a 24,80 dollari da 25,97 dollari, in quanto abbiamo tagliato le altre entrate a causa di potenziali svalutazioni di investimenti. Per l’EPS del 2023, fondamentale per la valutazione, abbassiamo le nostre stime del 7% a 121,27 dollari da 129,83 dollari, poiché ipotizziamo una certa attenuazione della crescita delle spese”.
Il consenso è che il fatturato crescerà di quasi il 13% a 70,2 miliardi di dollari, rispetto alla crescita del 61% del 2021.
Google ha grandi progetti in settori di e-commerce come quello dei viaggi, ma la società potrebbe essere frenata da venti contrari macroeconomici, come i fattori di cambio.
*Il prezzo passato non è indicativo dei risultati futuri.
⚠️Si prega di notare che questo non è un consiglio di investimento⚠️