Analisi settimanale 20-26/07/2015

Trading FX passo dopo passo

La crisi greca, dopo la “soluzione” concordata, è passata in secondo piano, ma la fiducia degli investitori non è ancora stata riconquistata. Questo non deve meravigliare, poiché gli investitori, sfiancati dalle vicende della saga greca, desiderano ardentemente ricevere altre notizie. In quest’ottica, questa settimana esamineremo alcune opportunità che aspettano dietro le quinte. In particolare, osserveremo gli sviluppi politici che possono indirizzare il sentimento per alcune delle altre principali valute FX.

Bank of England

Inizieremo parlando di Mark Carney, il governatore della Bank of England. La scorsa settimana affermò che si prevedeva un aumento dei tassi, sebbene in modo graduale e limitato. È importante però capire quali siano i tempi: tra poco o passerà del tempo? Gli esperti non sono concordi a questo riguardo. Uno dei principali decisori politici della BoE avvisa che un ritardo potrebbe avere ripercussioni negative, ovvero un aumento più drastico e meno graduale. In ogni modo, saranno i dati a determinare i tempi. Le previsioni della BoE in genere sono positive con una tendenza costantemente in crescita e prezzi interni stabili. Gli investitori vorrebbero sapere se il protocollo della BoE riflette le recenti affermazioni di Carney. In tal caso, la sterlina inglese potrebbe subire un rialzo.

Reserve Bank of Australia

Parleremo quindi della banca nazionale australiana, la Reserve Bank of Australia, che sta per divulgare i verbali dell’ultimo incontro politico. Tali documenti riveleranno il protocollo adottato dai membri della RBA e forniranno agli investitori un’idea del clima che si respira. A Maggio la RBA sorprese i mercati tagliando i tassi di interesse. Il governatore Glenn Stevens ha dichiarato che la banca centrale continuerà a monitorare attentamente gli eventi nell’ottica di tagliare ulteriormente i tassi. Dovranno tuttavia valutare anche l’impatto dei recenti tagli ai tassi sul dollaro australiano, che è stato sotto pressione. Uno dei fattori principali è rappresentato dalla Cina, in quanto principale importatore di prodotti australiani. La crescita cinese ha continuato a essere debole, nonostante le cifre sul prodotto interno lordo comunicate la scorsa settimana per il secondo trimestre hanno sorpreso per la tendenza al rialzo sia su base annua che trimestrale. In seguito al taglio dei tassi di Maggio, la RBA ha adottato una politica di attesa. Lo status quo resterà invariato? Sarà essenziale vedere se i membri dell’RBA resteranno uniti o si divideranno. In questo modo avremo un indizio per capire se l’RBA intende tenere fermi i tassi oppure se i membri sono intenzionati ad attuare un altro taglio.

Bank of Japan

E per finire parleremo della Bank of Japan. La scorsa settimana la BOJ ha dichiarato di aver abbassato le proprie aspettative per la crescita futura. Ciononostante non erano in programma agevolazioni aggiuntive. Buone notizie arrivarono però dal governatore Haruhiko Kuroda, il quale affermò che la BOJ restava convinta che l’inflazione fosse sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 2% della banca centrale, data la ripresa del consumo interno. I verbali della BOJ, ovvero il protocollo ufficiale dei membri della BOJ, saranno eloquenti: se mostreranno un atteggiamento ottimista della BOJ, potrebbero determinare una spinta per lo yen. Qualora l’approccio fosse pessimistico, lo yen si troverebbe sotto pressione.

Sintesi

Nel complesso possiamo osservare una rete composta da tre banche centrali con tre politiche diverse. Passando da un estremo all’altro dello spettro, abbiamo innanzitutto la Bank of Japan, che si prevede resti su una posizione mite. Poi c’è la Reserve Bank of Australia, che dovrebbe porsi al centro con una politica più o meno neutrale. La Bank of England dovrebbe invece collocarsi all’estremità più aggressiva dello spettro, completando la divergenza di approcci. Qualsiasi cambiamento nelle previsioni appena illustrate, in qualsiasi direzione, potrebbe dare uno scossone allo yen, al dollaro australiano e alla sterlina. Questi sono gli aspetti che domineranno l’arena FX, mentre la situazione greca continuerà ad evolversi sullo sfondo.

Grafico della settimana – USD/NZD

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Aspetti da considerare

Verbali della riunione dell’RBA (martedì)- Se i verbali dell’RBA riveleranno un atteggiamento meno neutrale, potrebbero dare uno scossone al dollaro australiano, indipendentemente dalla direzione seguita.

Verbali della riunione della BoJ (martedì)- Se la BoJ assume una posizione più conciliante, lo yen potrebbe subire un calo.

Indice dei prezzi al consumo australiano (mercoledì) – Se l’inflazione aumenta in Australia e l’atteggiamento dimostrato dall’RBA è naturale, il dollaro australiano potrebbe guadagnare terreno.

Verbali della Bank of England (mercoledì)- Se rivelano un crescente consenso verso l’aumento dei tassi, la sterlina potrebbe trarne vantaggio. Se invece il consenso dei membri della BoE non cambia, l’effetto potrebbe essere smorzato.

Calendario Economico

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Grafico della settimana – FTSE100