Il fiduciario di Mt. Gox rinvia un rimborso di Bitcoin da 3,7 miliardi di dollari

Principali novità della settimana nell’ambito delle criptovalute:

  • La banca d’investimento giapponese Nomura (valore 500 miliardi di dollari) lancia un fondo di Bitcoin per investitori istituzionali.
  • Questa settimana si sono tenuti due importanti convegni in materia di criptovalute: il Mainnet a New York e il Token 2049 a Singapore.
  • L’amministratore fiduciario di Mt. Gox rinvia un rimborso di Bitcoin da 3,7 miliardi di dollari al 2024, mentre gli USA avrebbero ancora in programma di vendere i Bitcoin sequestrati a Silk Road.
  • La società MicroStrategy di Michael Saylor acquista altri 5.445 BTC per ~147,3 milioni di dollari.
  • Genesis, la piattaforma di negoziazione di criptovalute di proprietà di Digital Currency Group, ha cessato l’operatività.
  • L’offerta di Ethereum si gonfia in un contesto di calo degli introiti da commissioni e dell’attività di rete.
  • Secondo CoinMetrics, i volumi annui dei pagamenti in stablecoin si stanno avvicinando a quelli del colosso dei pagamenti Visa.
  • L’USDC nativo è ora disponibile su Near Protocol e Polkadot.
  • Unibot ha integrato Friend.Tech, consentendo agli utenti di negoziare chiavi senza disporre di un account FT.

La banca d’investimento giapponese Nomura lancia un fondo di Bitcoin per investitori istituzionali

Questa settimana è stato annunciato che la banca d’investimento giapponese Nomura (valore 500 miliardi di dollari) ha lanciato un fondo di Bitcoin per investitori istituzionali. Il fondo, denominato Bitcoin Adoption Fund, sarà strutturato attraverso la controllata Laser Digital Asset Management. Per proteggere il patrimonio del fondo Laser si servirà di Komainu, società fondata nel 2018 da Nomura, Ledger e Coinshares che offre una soluzione di custodia di criptovalute per investitori istituzionali interessati agli asset digitali. Fiona King, responsabile della distribuzione della società, ha dichiarato: “Siamo molto lieti di lanciare ora il nostro Bitcoin Adoption Fund, che consente agli investitori istituzionali un accesso sicuro agli investimenti in asset digitali; il nuovo fondo si avvale infatti di un assetto finanziario consolidato, dotato dei più alti livelli di gestione del rischio e conformità”.
La scorsa settimana si sono svolti due importanti convegni in materia di criptovalute: il Mainnet a New York e il Token 2049 a Singapore, che hanno ospitato un totale di oltre 13.000 partecipanti. Un numero che ricorda come esista ancora un ingente gruppo di sostenitori irriducibili degli asset digitali che continuano a costruire, innovare e allocare capitali in tutti i rami del settore nonostante la fase ribassista del mercato. Entrambi i convegni hanno offerto numerosi dibattiti e presentazioni su argomenti che spaziano dalle tendenze della DeFi, agli sviluppi normativi, alle potenziali applicazioni future dei cripto-asset. Una delle conferenze più interessanti è stata tenuta da Nic Carter, socio di Castle Island Ventures e cofondatore di CoinMetrics. Nel suo intervento, Carter ha illustrato come le stablecoin si siano chiaramente affermate come una delle applicazioni più tangibili delle criptovalute, rifacendo il percorso che portò all’ascesa degli eurodollari. Di seguito è mostrato uno dei grafici più interessanti della presentazione di Nic, che confronta il volume annuale dei pagamenti in stablecoin con quello di altre grandi reti di pagamento. Secondo i dati di CoinMetrics, il volume annuo dei pagamenti in stablecoin si sta avvicinando alla parità con quello del colosso dei pagamenti Visa.

Fonte: CoinMetrics, Nic Carter
Le prestazioni passate non sono indicative dei risultati futuri.

Maxi-rimborso dei Bitcoin di Mt. Gox rinviato al 2024, gli USA avrebbero ancora in programma di vendere i Bitcoin sequestrati a Silk Road 

Questa settimana è stato reso noto in una dichiarazione (mostrata di seguito) che l’amministratore fiduciario dell’exchange fallito di Bitcoin Mount Gox, Nobuaki Kobayashi, ha ufficialmente posticipato di un anno la scadenza per il rimborso dei creditori dell’exchange, dal 31 ottobre 2023 al 31 ottobre 2024.

Fonte: sito web del fiduciario di Mt. Gox
Le prestazioni passate non sono indicative dei risultati futuri.

Diversi anni fa Mt. Gox vantava lo status di primo exchange di Bitcoin al mondo per dimensioni, fino a quando nel 2014 i suoi sistemi non furono compromessi con conseguenti sottrazioni di fondi e perdite per oltre 800.000 BTC. Oggi il fiduciario detiene circa 138.000 BTC per un valore di 3,7 miliardi di dollari, come illustrato nel grafico sottostante. Se questa riserva verrà finalmente rimborsata ai creditori un giorno, a quanto pare ci vorrà almeno un altro anno.

Fonte: Glassnode
Le prestazioni passate non sono indicative dei risultati futuri.

Nel frattempo, la pubblica amministrazione USA detiene ancora più di 210.000 BTC per un valore di 5,6 miliardi di dollari, sequestrati a Silk Road e ai responsabili del furto subito da Bitfinex nel 2016. Dopo aver liquidato 9.800 BTC a marzo, gli USA avevano dichiarato di volerne vendere altri 41.490 in 4 tranche nel corso dell’anno. Ora che si avvicina ottobre, supponendo che la situazione non sia cambiata in assenza di ulteriori chiarimenti da parte del governo, questo ammontare rappresenta ancora un eccesso di offerta di circa 1 miliardo di dollari che desta preoccupazione per le quotazioni del Bitcoin.

La società MicroStrategy di Michael Saylor acquista altri 5.445 BTC per ~147,3 milioni di dollari

Questa mattina Michael Saylor e la sua ditta di software MicroStrategy hanno annunciato che la società ha acquistato altri 5.445 Bitcoin per circa 147,3 milioni. La società detiene ora 158.245 Bitcoin comprati per circa 4,68 miliardi di dollari, con un costo attuale di 29.582 dollari per Bitcoin. Il grafico a torta qui sotto, tratto da materiali di NewHedge, illustra alcune delle più grandi riserve note di Bitcoin detenute da importanti società e organizzazioni pubbliche e private:

Fonte: NewHedge
Le prestazioni passate non sono indicative dei risultati futuri.

Nel frattempo, la regina delle criptovalute continua a essere scambiata al di sotto della media mobile a 200 settimane.

Le prestazioni passate non sono indicative dei risultati futuri.

L’offerta di Ethereum si gonfia in un contesto di calo degli introiti da commissioni

Il sito di monitoraggio ultrasound.money rivela che le dinamiche dell’offerta di Ethereum hanno subito una svolta in senso leggermente inflazionistico negli ultimi 30 giorni. La causa è da ricercarsi in un calo della domanda di utilizzo della rete, rappresentata dalle commissioni di transazione. Uno dei maggiori fattori che hanno influenzato le commissioni nel corso dell’anno è stata la frenesia speculativa soprannominata “On-chain Summer” dai commentatori del criptomercato. Una frenesia che ha comportato l’ascesa di diverse memecoin e altri progetti di base che erano negoziabili solo attraverso exchange on-chain. Il grafico sottostante mostra il picco di attività che è avvenuto sugli exchange decentralizzati nei primi mesi dell’anno, che ha subito ora un ritracciamento totale. A una settimana dalla fine del mese, settembre è probabilmente destinato a registrare il livello più basso di volume DEX dalla fine del 2020, quando fu originariamente lanciata la DeFi.

Le prestazioni passate non sono indicative dei risultati futuri.

Tuttavia, dopo il potenziamento EIP-1559 e il passaggio a un meccanismo di consenso Proof of Stake verso la fine dello scorso anno, ETH ha bruciato in totale 4,3 milioni di ETH.

Fonte: Glassnode
Le prestazioni passate non sono indicative dei risultati futuri.

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