FTX incassa l’approvazione del tribunale per vendere gli asset, i detentori di Bitcoin a lungo termine vicini ai massimi storici

Principali novità della settimana nell’ambito delle criptovalute:

  • I Bitcoin in mano a detentori a lungo termine vicini ai massimi storici.
  • Citigroup espande l’attività nell’ambito delle criptovalute lanciando un servizio di blockchain nativo.
  • Rinnovato slancio dell’attività per la piattaforma social Friend.Tech.
  • FTX incassa l’approvazione del tribunale per vendere i suoi criptoasset per un valore di 3,3 miliardi di dollari.
  • Il progetto NFT “Stoner Cats” citato in giudizio dalla SEC.
  • Il protocollo di interoperabilità Synapse annuncia la blockchain Synapse e la rete Synapse Interchain Network dopo che il fornitore di liquidità Nima Capital ha liquidato l’assegnazione concessagli da DAO.

I detentori di Bitcoin a lungo termine vicini ai massimi storici

La percentuale dell’offerta di Bitcoin in mano a detentori a lungo termine si prepara a superare il massimo storico del 76%. Definiti da Glassnode come persone giuridiche on-chain che detengono Bitcoin per almeno 155 giorni, i detentori a lungo termine continuano ad aumentare le loro riserve di Bitcoin nonostante l’attuale congiuntura economica. Attualmente il 75,8% dell’offerta di Bitcoin è in mano a detentori a lungo termine, a riprova della forte convinzione nei confronti di questa classe di attività da parte degli investitori esperti.

Le prestazioni passate non sono indicative dei risultati futuri.

Citigroup espande l’attività nell’ambito delle criptovalute lanciando un servizio di blockchain nativo

Lunedì mattina (fuso orario EST) Citigroup ha annunciato che avrebbe ampliato la propria attività nel campo delle criptovalute lanciando un progetto pilota intitolato “Citi Token Services” per la gestione della liquidità e il finanziamento al commercio. La tecnologia blockchain autorizzata creata da Citi offrirà pagamenti transfrontalieri e liquidità alla propria clientela 24 ore su 24, 7 giorni su 7, integrando depositi tokenizzati e smart contract; un progetto che servirà a potenziare le capacità di gestione della liquidità e di finanziamento al commercio dell’azienda. Shahmir Khaliq, Global Head of Services, spiega: “Le tecnologie alla base degli asset digitali sono in grado di potenziare il sistema finanziario regolamentato grazie all’applicazione di nuove tecnologie agli strumenti giuridici e ai quadri normativi consolidati esistenti. La messa a punto di Citi Token Services rientra in un percorso volto a fornire ai nostri clienti istituzionali servizi bancari per transazioni di nuova generazione che siano sempre disponibili e avvengano in tempo reale. Il progetto Citi Token Services va di pari passo con il nostro lavoro di punta nel settore che riguarda la rete sulla responsabilità regolamentata (Regulated Liability Network), e vuole creare asset digitali interoperabili che coinvolgano più istituti bancari”. Citigroup è uno dei maggiori attori finanziari del pianeta; la sua mossa si aggiunge pertanto ai numerosi sviluppi che abbiamo visto da parte degli attori finanziari tradizionali, che cercano di sperimentare con gli asset digitali nonostante il declino del mercato che è in atto dal 2021.

La piattaforma social Friend.Tech assiste a una ripresa dell’attività e supera gli 11 milioni di dollari di commissioni

Nell’ultima settimana la diffusa applicazione cripto Friend.Tech ha assistito a un rinnovato slancio dell’attività, dopo che molti commentatori finanziari ne avevano intonato il requiem dopo l’iniziale ondata di entusiasmo. Friend.Tech consente a trader e investitori di speculare su individui/influencer acquistando asset tokenizzati legati a detti individui e chiamati chiavi (“keys”). Con l’adesione di diverse celebrità, come il cestista Grayson Allen e il musicista Steve Aoki, la piattaforma sembra prendere piede anche al di fuori della community originaria delle criptovalute. Nel grafico sottostante, stilato da Dune Analytics, possiamo vedere che il numero di transazioni condotte sulla piattaforma ha visto una notevole ripresa superando quota 400.000 al giorno. In totale la piattaforma ha ora generato oltre 11 milioni di dollari in commissioni di transazione provenienti dall’attività di trading. Dato che ci sono già stati in passato diversi tentativi di lanciare piattaforme simili di social trading, come Bitclout, sarà interessante vedere se Friend.Tech riuscirà a guadagnare sempre più terreno e ad attirare personaggi provenienti dall’esterno della comunità originaria delle criptovalute.

Le prestazioni passate non sono indicative dei risultati futuri.

FTX incassa l’approvazione del tribunale per vendere i suoi criptoasset per un valore di 3,3 miliardi di dollari 

Probabilmente la più grande notizia della settimana nel mondo delle criptovalute è arrivata quando i tribunali USA hanno approvato la vendita degli asset digitali di FTX. Se la notizia sembra intimidire a prima vista, ci sono alcuni dettagli del processo da considerare. Della liquidazione dei 3,3 miliardi di dollari di asset digitali di FTX è stata incaricata Galaxy Asset Management, società con anni di esperienza sui mercati delle criptovalute e dotata della competenza necessaria per ridurre al minimo l’impatto sui prezzi nel tempo durante l’intero processo di liquidazione. La maggior parte delle vendite avverrà probabilmente allo sportello (over the counter), ossia non direttamente sul mercato. Detto questo, da un lato si può vedere un rapido trasferimento di questi asset come un fatto relativamente positivo; sebbene infatti possa esserci un impatto maggiore sul prezzo, ciò significa che c’era grande appetito da parte degli acquirenti di queste transazioni OTC che Galaxy dovrà agevolare. Dall’altro lato, se gli asset impiegano molto tempo per essere liquidati, per quanto ciò possa indicare che c’è stata una minore propensione all’acquisto, è probabile che l’impatto sui prezzi sarà ridotto.

Dei 3,3 miliardi di dollari di cripto-asset, la suddivisione per token è la seguente: 1,1 miliardi di SOL, 560 milioni di BTC, 192 milioni di ETH, 137 milioni di APT, 120 milioni di USDT, 119 milioni di XRP, 49 milioni di BIT, 46 milioni di STG, 41 milioni di WBTC e 37 milioni di WETH.

Il maggiore protagonista è ovviamente Solana, di cui FTX/Alameda era stato in precedenza un grande sostenitore. Tuttavia, ancora una volta c’è un dettaglio che vale la pena considerare al di là di questo dato complessivo. Dei gettoni SOL di FTX, circa 300 milioni di dollari sono stati assegnati, il che potrebbe essere visto come una pressione a vendere nel breve e medio termine. Tuttavia, i rimanenti 700 milioni di dollari di gettoni SOL non saranno assegnati completamente fino al 2028 e, di nuovo, è probabile che vengano venduti tramite transazioni over the counter.

Il progetto NFT “Stoner Cats” citato in giudizio dalla SEC 

Un altro sviluppo a livello legale è arrivato questa settimana sul fronte SEC. L’autorità di vigilanza USA ha accusato Stoner Cats 2 LLC (SC2) di aver attuato quella che la SEC ha definito “un’offerta non registrata di titoli legati a criptovalute sotto forma di presunti token non fungibili (NFT)”. La vendita degli NFT di Stoner Cats ha raccolto circa 8 milioni di dollari dagli investitori per finanziare una serie web animata chiamata Stoner Cats che sarebbe stata creata da SC2. Secondo l’ordinanza della SEC, prima e dopo la vendita al pubblico degli NFT di Stoner Cats la campagna di marketing di SC2 ha evidenziato vantaggi specifici che sarebbero derivati dal possesso degli NFT, inclusa la possibilità per i titolari di rivenderli sul mercato secondario. In più, secondo il sito web della SEC, “dall’ordinanza risulta che, nell’ambito della campagna di marketing, il team di SC2 ha messo in luce la propria esperienza come produttori di Hollywood, la propria conoscenza dei progetti cripto e i noti attori coinvolti nella serie web, portando gli investitori ad aspettarsi profitti derivanti dal fatto che una serie web di successo avrebbe potuto far aumentare il valore di rivendita degli NFT di Stoner Cats sul mercato secondario. Inoltre, l’ordinanza rileva che SC2 ha configurato gli NFT di Stoner Cats in modo da procurare a SC2 una royalty del 2,5% per ciascuna transazione sul mercato secondario che riguardava gli NFT, e ha esortato il pubblico ad acquistare e vendere gli NFT inducendo gli acquirenti a spendere più di 20 milioni di dollari in almeno 10.000 transazioni. Secondo l’ordinanza della SEC, SC2 ha violato il Securities Act del 1933 offrendo e vendendo questi titoli legati ai cripto-asset al pubblico in un’offerta non registrata che pur non era esente da registrazione.”

Non è chiaro esattamente perché la SEC abbia scelto Stoner Cats, tra tutte le raccolte di NFT, come quella contro cui intraprendere un’azione legale; sarà tuttavia interessante vedere come si evolverà il caso, che è un potenziale precedente per altre offerte di NFT che potrebbero essere perseguite in futuro dall’autorità di vigilanza.

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