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Il dividend yield è un indicatore fondamentale per misurare il rendimento di un dividendo azionario. Scopri subito come utilizzare il dividend yield nella tua strategia di investimento.


Il “dividend yield” o “rendimento da dividendi” è un indicatore che viene utilizzato per valutare un investimento su titoli azionari che erogano dividendi. Grazie a tale parametro puoi confrontare titoli diversi, in modo da scegliere quelli più adatti ai tuoi obiettivi finanziari e al tuo profilo di rischio.

Cos’è il dividend yield?

Il dividend yield è un parametro numerico che si ottiene dal rapporto tra il valore complessivo dei dividendi pagati da un determinato titolo azionario in un anno e il prezzo corrente dell’azione stessa. Tale indicatore serve per valutare un titolo che eroga dividendi.

Come vedremo, la formula per calcolare il dividend yield è molto intuitiva, tuttavia occorre prestare attenzione ad un aspetto importante. Se il prezzo di un titolo azionario è facile da monitorare, il valore di un dividendo futuro può essere solo ipotizzato sulla base dei dati storici.

Ciò dipende dal fatto che i dividendi vengono pagati a discrezione dei vertici aziendali e si basano sulla performance dell’azienda, che può fluttuare nel tempo a causa della volatilità o dei cicli economici.

Suggerimento: le società possono decidere in qualunque momento di ridurre o interrompere la distribuzione dei dividendi, ad esempio per far fronte a una crisi economica oppure per investire i profitti nello sviluppo aziendale.  

Per questo, non dovresti mai considerare i dividendi e il relativo rendimento come una forma di reddito passivo sicura e costante nel tempo, ma integrarla in un portafoglio di investimenti ben bilanciato e diversificato.

Come calcolare il dividend yield

Per calcolare il dividend yield occorre misurare, innanzitutto, il valore complessivo dei pagamenti dei dividendi effettuati da una società nel corso dell’ultimo anno. Se, per esempio, il titolo ha erogato dividendi trimestrali, occorrerà sommare i quattro pagamenti effettuati. Nel caso, invece, di un dividendo annuale, basterà utilizzare l’unico valore a disposizione.

Il secondo parametro numerico necessario per il calcolo del dividend yield è il prezzo azionario corrente che può essere facilmente reperito su eToro consultando la pagina del relativo titolo azionario.

Formula del dividend yield  

 La formula del rendimento dei dividendi è pari a:

  • Dividend Yield = Dividendo complessivo annuale / Prezzo azionario attuale

Cos’è il “dividend yield ratio”?

Il “dividend yield ratio” o “rapporto del rendimento dei dividendi” è un altro indicatore importante per stimare quanto potrebbe essere vantaggioso un investimento su titoli azionari che erogano dividendi. 

Suggerimento: il reddito netto delle società quotate è riportato nel rendiconto finanziario dell’azienda, un documento pubblico e consultabile gratuitamente.

Si calcola in maniera simile al dividend yield ma, invece di utilizzare i pagamenti dei dividendi annualizzati, prende in considerazione il reddito netto dell’impresa.

La formula è la seguente:

  • Dividend Yield Ratio = Reddito netto annuale / Prezzo azionario attuale

In alcuni casi, il dividend yield ratio consente di avere una visione più approfondita del reale rendimento di un dividendo azionario. Come visto, infatti, la distribuzione dei dividendi risponde a logiche economiche e a scelte aziendali.

Ipotizziamo due scenari: nel primo caso una società decide di trattenere i propri profitti per investirli, anziché pagarli agli azionisti come dividendi. Nel secondo caso, invece, l’azienda decide di staccare cedole di importo maggiore rispetto al periodo precedente.

In entrambe le ipotesi, utilizzare solo il dividend yield potrebbe portare a una valutazione imprecisa del rendimento dei dividendi, nel primo caso sottostimando e nel secondo sovrastimando il possibile introito futuro.

Ecco perché, prima di scegliere un determinato investimento, occorre sempre effettuare un’analisi fondamentale e tecnica completa, utilizzando più indicatori contemporaneamente.

Esempi di dividend yield

I prezzi azionari, così come i dividendi, possono cambiare repentinamente. Vi sono, però, alcune società particolarmente solide definite “titoli da dividendi” o “dividend stocks” che, storicamente, hanno sempre mostrato performance positive e hanno distribuito regolarmente dividendi significativi ai propri azionisti.

Un esempio tipico è rappresentato dal colosso delle comunicazioni Verizon che dal 2008 ha registrato un rendimento da dividendi pari a circa il 5%.

Ecco altri esempi di dividend stocks
SocietàDividend yield (a marzo 2024)
British American TobaccoCirca il 9,5%
Rio Tinto LtdCirca il 5,3%
Duke Energy CorpCirca il 4,3%

Per comprendere meglio come funziona il dividend yield, facciamo un esempio teorico.  

Immaginiamo che un titolo abbia un prezzo di 100$ per azione e paghi un dividendo annuo di 5$. In questo caso, il rendimento percentuale del dividendo sarà del 5%. 

Supponiamo ora che il prezzo azionario scenda a 50$ e che il dividendo rimanga invariato. In tale scenario, il dividend yield salirebbe al 10%. Al mutare, quindi, del valore dei dividendi o del prezzo azionario, varia anche il rendimento potenziale del dividendo.

Come vengono calcolati i rendimenti azionari totali dei dividendi?

Per calcolare il rendimento totale di un investimento in azioni con dividendi, occorre applicare la seguente formula:

(Reddito da dividendi + apprezzamento del capitale) – Imposta sulle plusvalenze = Rendimento totale dei dividendi

Per identificare il profitto o la perdita totale su un titolo azionario con dividendi avrai quindi bisogno di tre parametri fondamentali: la plusvalenza, il dividend yield e le imposte.

Vediamo, più nel dettaglio, i tre valori principali che compongono tale formula:

  • Apprezzamento del capitale (“capital gain” o “plusvalenza”): si realizza quando un investitore vende le proprie azioni a un prezzo maggiore rispetto a quello di acquisto. In caso di deprezzamento, si parla di minusvalenza.
  • Reddito guadagnato (o “rendimento da dividendi”): questo parametro include tutti gli eventuali rendimenti da dividendi ricevuti o reinvestiti durante il periodo di possesso dei titoli. Alcuni investitori scelgono di reinvestire i dividendi nella stessa posizione, mentre altri preferiscono incassarli come reddito passivo. Tali strategie prendono il nome di accumulazione e distribuzione dei dividendi. 
  • Tasse e imposte fiscali: i rendimenti dei dividendi sono sottoposti al regime fiscale del capital gain che prevede l’imposizione di un’aliquota fissa del 26%. Fanno eccezione i pagamenti effettuati da enti o da società di capitali oppure i dividendi di ETF o Fondi Comuni che contengono Titoli di Stato (come BOT, BTP o CCTeu) per i quali è prevista un’imposta agevolata al 12,5%.

Qual’è un buon rendimento da dividendi?

Per stabilire se il dividend yield di un titolo azionario sia vantaggioso o meno, il modo migliore è confrontarlo con un benchmark di riferimento, ad esempio con il rendimento medio dei dividendi dello stesso settore oppure con il dividend yield medio della Borsa valori su cui è quotato.

Suggerimento: le azioni dell’indice S&P 500 (SPX500), ad esempio, sono considerate un ottimo benchmark. Nel periodo 2018-2023, in particolare, il rendimento medio dei dividendi a 5 anni delle azioni dell’indice è stato pari all’1,67% mentre la media storica si attesta sul 2,91%.

Occorre sottolineare, però, che il dividend yield non è l’unico fattore da considerare quando si desidera acquistare un titolo azionario. I titoli “growth” (o “growth stocks”), ad esempio, generalmente non pagano dividendi poiché i profitti vengono reinvestiti in ricerca e sviluppo.

Tale strategia può portare a una crescita aziendale e a un conseguente aumento del valore azionario che, talvolta, può sovraperformare e superare il valore di eventuali dividendi. Anche se le growth stock tendono a non erogare dividendi, possono rappresentare un’alternativa interessante in ottica di plusvalenza

Conclusioni

Il dividend yield è un parametro estremamente utile per valutare e confrontare le potenzialità di un investimento su titoli azionari che erogano dividendi. 

La formula per calcolarlo è semplice, il che consente di analizzare il rendimento potenziale di un titolo rispetto ai benchmark di riferimento.

Come ogni indicatore, però, anche il dividend yield va utilizzato insieme ad altri parametri di analisi tecnica e fondamentale in modo da comprendere a fondo se un investimento sia adatto o meno al tuo profilo di rischio e ai tuoi obiettivi finanziari.

Consulta subito l’eToro Academy per saperne di più sui dividendi e sul mondo degli investimenti.

Quiz

Cosa misura il rendimento da dividendo?
Il numero totale di pagamenti di dividendi effettuati da una società.
La percentuale del prezzo attuale di un’azione rappresentata dal suo dividendo annuale.
I futuri pagamenti di dividendi previsti dalla gestione dell’azienda.
La performance storica dei pagamenti di dividendi di una società.
 

Domande frequenti

Cosa significa “TTM”?

L’acronimo TTM (“trailing twelve months”) indica il valore dei dividendi pagati da una società ai propri azionisti negli ultimi 12 mesi. Si tratta di un parametro utile per calcolare la performance finanziaria di un’azienda a lungo termine e per stimare il potenziale rendimento futuro di un dividendo.

I metodi di valutazione delle azioni tengono conto dei dividendi?

I dividendi possono rappresentare un fattore importante per valutare un investimento in titoli azionari. La maggior parte dei modelli di valutazione dei titoli, però, prende in esame altri criteri. Il Discounted Cash Flow (DCF), ossia il metodo dei flussi di cassa attualizzati, per esempio, considera l’entità e la crescita degli utili totali.

Come posso tenere traccia dei pagamenti dei dividendi?

Su eToro puoi trovare un calendario completo e sempre aggiornato con tutte le informazioni sui pagamenti storici e sulle date future di distribuzione dei dividendi di tutte le società quotate sulle principali borse valori.

Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.

Il materiale è stato preparato senza tener conto di precisi obiettivi d’investimento o specifiche situazioni finanziarie e non soddisfa pertanto i criteri legali e legislativi previsti per la promozione di ricerche indipendenti. Tutti i riferimenti alle prestazioni passate di uno specifico strumento, indice o prodotto d’investimento preassemblato non rappresentano né devono essere interpretati come un indicatore affidabile di possibili prestazioni future.

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