Gli ETF commodity (Exchange Traded Funds sulle materie prime) sono fondi negoziati in borsa che seguono l’andamento di una o più materie prime, come oro, petrolio, gas naturale o altre risorse naturali.
Possono essere basati su singole materie prime oppure su un paniere di commodity e offrono agli investitori la possibilità di diversificare il proprio portafoglio senza dover acquistare direttamente il bene fisico sottostante.
Introduzione agli ETF sulle materie prime
Diversamente dagli asset finanziari immateriali come le azioni e le obbligazioni, le materie prime (chiamate spesso commodities anche in Italia) sono beni fisici che possono essere acquistati, venduti e scambiati sul mercato azionario.
Gli ETF di commodity consentono di investire sulle materie prime, come oro o petrolio, senza dover detenere il bene sottostante.Se non sai come investire sulle materie prime in Borsa, ti faremo vedere come si effettua la due diligence prima di investire in questo strumento finanziario.
Cosa sono gli ETF sulle materie prime?
Gli ETF sulle materie prime sono fondi negoziati in Borsa (“exchange-traded funds”) che investono in un’ampia gamma di merci, tra cui metalli preziosi, prodotti agricoli, risorse energetiche come il petrolio greggio, ecc.
L’aspetto interessante è che questi fondi consentono di investire sulle materie prime in Borsa senza acquistare il bene e senza doverne negoziare il valore come nei CFD. I vantaggi sono rilevanti, soprattutto in termini di diversificazione del rischio. Tuttavia, investire nelle commodities presenta complessità che non vanno sottovalutate.
Più che per gli investitori agli inizi, gli ETF sulle materie prime sono adatti a quelli più esperti che possono usarli come protezione contro l’inflazione. Infatti, quando asset finanziari come azioni e obbligazioni perdono valore, magari a causa di un’alta volatilità, le materie prime tendono a mantenere o, persino, aumentare di valore.
Viceversa, quando il valore delle materie prime scende, quello degli asset intangibili tende a salire. Ecco perché includere gli ETF sulle commodities nel tuo portafoglio può aiutare a ridurre il rischio di sovraesposizione.
Esistono quattro tipi di ETF sulle materie prime:
- Fondi garantiti fisicamente,
- Fondi azionari,
- CFD,
- ETN (Exchange Traded Notes).
Ogni tipologia ha caratteristiche diverse. Di conseguenza, prima di investire, assicurati di scegliere lo strumento più adatto a te.
Quando asset finanziari come azioni e obbligazioni perdono valore, magari a causa di un’alta volatilità, le materie prime tendono a mantenere o, persino, aumentare di valore.
Come funzionano gli ETF sulle materie prime?
Gli ETF sulle materie prime consentono di ottenere un’esposizione sul mercato delle commodity senza dover affrontare costi di stoccaggio o assicurazione.La maggior parte degli investitori, soprattutto retail, non ha i capitali per acquistare asset fisici come l’oro o il petrolio, soprattutto in elevate quantità.
Molti ETF sulle materie prime, permettono di stipulare contratti swap per ottenere esposizione alla performance dei CFD della merce.Si tratta, dunque, di strumenti di investimento passivi, o “sintetici”, correlati all’andamento del prezzo del bene. Vi sono sia ETF basati al 100% sul capitale sia garantiti dal possesso di beni, per esempio lingotti d’oro custoditi in banca.
Investire in materie prime grazie agli ETF è un modo perfetto per bilanciare il tuo portafoglio.
Ecco alcune delle materie prime più comuni su cui è possibile investire:
1. Petrolio
2. Grano
3. Oro, argento e rame
4. Caffé
Ci sono quattro tipi di ETF sulle materie prime. Prima di investire, valuta attentamente la tipologia più adatta ai tuoi obiettivi finanziari a lungo termine.
1. Fondi garantiti fisicamente
I fondi garantiti fisicamente sono meno diffusi rispetto agli ETF sulle materie prime.
Questi si basano sul possesso fisico del bene sottostante. Nel caso di un ETF sull’oro, per esempio, il fondo può consentire agli investitori di acquisire la proprietà delle scorte auree.
2. Fondi azionari
I fondi azionari sono costituiti dalle società che producono e detengono la merce sottostante. Si tratta di prodotti finanziari adatti principalmente agli investitori con un basso profilo di rischio.
Questo tipo di commodity ETF presenta un regime fiscale migliore rispetto ai fondi garantiti fisicamente.
3. Contratti per Differenza (CFD)
Il trading di CFD è un metodo d’investimento in cui gli investitori, anziché acquistare direttamente l’asset sottostante, negoziano un contratto con un broker. Il trading di CFD consente di utilizzare la leva che può, tuttavia, aumentare il rischio.
4. Exchange-traded notes (ETN)
Gli ETN (“exchange-traded notes”) sono titoli di debito senza scadenza emessi da una società a seguito di un investimento su un sottostante (o derivati). Il valore dell’ETN è quindi connesso all’andamento del bene sottostante.
Chi investe in ETN diventa creditore dell’istituto emittente, assumendosi un rischio nel caso di fallimento. Gli ETN prevedono solamente il pagamento delle plusvalenze.
Se un ETN replica una materia prima, un suo derivato o un indice di commodity, prende il nome di ETC (exchange traded commodities). eToro offre un’ampia scelta dei migliori ETC sulle materie prime.
Investire in ETN, ETC o ETF sulle materie prime della Borsa italiana può essere un’ottima strategia per evitare gli errori più comuni commessi dai trader.
Pro e contro delle materie prime
- Diversificazione del portafoglio
- Andamenti opposti rispetto a azioni e bond
- Esposizione al mercato delle commodity senza costi di stoccaggio o assicurazione
- Elevata volatilità in alcuni ETF
- La domanda di materie prime è influenzata da fattori geopolitici
- Rischi legati a eventi geopolitici imprevedibili
Gli ETF sulle materie prime sono uno strumento efficiente, perché consentono di ottenere un’adeguata esposizione sul mercato delle commodity, senza dover affrontare costi di stoccaggio o assicurazione.
Dovrei investire in ETF sulle materie prime?
Se desideri investire senza stoccare i beni, gli ETF sulle materie prime possono essere una scelta adatta al tuo portafoglio. Gli ETF di commodities in euro o in altre valute, inoltre, possono essere usati come scudo contro l’inflazione.
Prima di investire in materie prime in Borsa, per esempio tramite ETF di metalli industriali, ETF sulle materie prime agricole o ETF sul grano, valuta con attenzione se l’asset scelto è in linea con il tuo profilo di rischio.
Molti fondi di materie prime creano il proprio indice benchmark. Ciò potrebbe causare un errore di tracking rispetto agli indici più ampi, come il Dow Jones Commodity Index. Per tale ragione, scegli con cura l’ETF più adatto ai tuoi obiettivi di investimento e alla tua tolleranza al rischio.
Su quali ETF sulle materie prime si può investire con eToro?
eToro offre un’ampia scelta di ETF sulle materie prime oltre a diversi strumenti finanziari che ti consentiranno di investire.
I fondi di materie prime in Borsa disponibili su eToro includono:
- UGA: “United States Gasoline Fund LP” traccia le variazioni giornaliere dei prezzi della benzina. Il fondo è stato lanciato nel 2008, utilizza come valuta i dollari americani e investe principalmente in contratti RBOB negli USA.
- SLV: “iShares Silver Trust” traccia la performance complessiva del prezzo dell’argento sul mercato azionario statunitense.
- XOP: “SPDR S&P Oil & Gas Exploration & Production” segue il rendimento dello S&P Oil & Gas Exploration & Production Select Industry, un indice creato per replicare il segmento petrolifero e del gas dello S&P Total Market.
- BAR: “GraniteShares Gold Trust” è uno degli ETF sull’oro più convenienti.
- DBO: “PowerShares DB Oil Fund” replica l’indice DBIQ Optimum Yield Crude Oil.
- DUST: “Direxion Daily Gold Miners Index Bear 2X Shares” punta a rendimenti giornalieri pari al doppio inverso della performance dell’indice NYSE Arca Gold Miners.
- DRIP: “Direxion Daily S&P Oil & Gas Exp. & prod. Bear 2X Shares” ricerca rendimenti giornalieri pari al doppio inverso della performance dell’indice S&P Oil & Gas Exploration & Production Select Industry.
Suggerimento: fissa i tuoi obiettivi finanziari e utilizza gli ETF sulle materie prime per ridurre il rischio del tuo portafoglio.
Conclusioni
Gli ETF sulle materie prime globali possono essere uno scudo contro l’inflazione. Non tutti gli ETF sulle materie prime della borsa italiana sono uguali, per cui scegli con attenzione lo strumento più adatto a te. Ricorda che investire in materie prime in borsa può essere rischioso, per cui valuta attentamente i pro e contro dei diversi strumenti finanziari legati alle materie prime.
Approfondisci il tema nell’Academy di eToro.
Domande frequenti
- Gli ETF sulle materie prime pagano dividendi?
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Dipende dal livello di rischio di ogni singolo strumento. Ci sono determinati ETF sulle materie prime, come per esempio alcuni sul grano, che pagano dividendi, altri no. Per questo, prima di comprare ETF di commodities sulla borsa italiana, valuta con attenzione il fondo più adatto a te.
- Gli ETF sulle materie prime sono un buon investimento?
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Dipende dal tuo profilo di rischio e dal livello di diversificazione del tuo portafoglio. Prima di investire in materie prime, in ETF commodity o in azioni, valuta questi aspetti e scegli uno strumento in linea con la tua strategia.
- Qual è il miglior ETF sulle materie prime?
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Studiare l’andamento delle materie prime in borsa può essere un buon metodo per scegliere l’ETF con le performance più promettenti. Ci sono diverse tipologie di ETF, per esempio quelli sulle materie prime alimentari o sull’agricoltura. Prima di fare una scelta, valuta con attenzione pro e contro del tuo investimento.
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