L’andamento dei prezzi delle materie prime è influenzato da una serie di fattori. Alcuni possono avere un impatto su tutto il settore, mentre altri tendono a incidere solo su un mercato specifico. Conoscere tali variabili può aiutare a mitigare il rischio del tuo portafoglio d’investimenti. Scopri subito quali sono in questa guida.
I prezzi delle materie prime vengono condizionati da molteplici fattori di natura geopolitica, economica e climatica.
Tali fattori possono influenzare una materia prima specifica oppure l’intero settore. Nel lungo termine, tuttavia, i prezzi delle commodity tendono a muoversi nella stessa direzione, motivo per cui il mercato delle materie prime viene spesso percepito come un’entità collettiva.
È possibile, ovviamente, specializzarsi in un mercato specifico come quello della soia, dell’alluminio o dell’oro. Per ridurre il rischio di sovraesporsi è importante conoscere i fattori che possono influenzare l’intero settore.
Cosa sono domanda e offerta?
Le materie prime vengono negoziate nelle borse internazionali, dove il rapporto domanda/offerta svolge un ruolo fondamentale nel determinare i prezzi degli asset. Il valore di una merce, infatti, è strettamente correlato alla sua richiesta di acquisto.
Le commodity sono beni primari coltivati o estratti,utilizzate dalle aziende nei processi industriali. Alcuni organismi internazionali detengono scorte di materie prime per garantire la sicurezza alimentare ed energetica globale.
Durante i picchi di domanda una parte di queste riserve può essere introdotta strategicamente nel mercato, in modo da cercare di mantenere il più possibile la stabilità dei prezzi e garantire, al contempo, un approvvigionamento costante delle risorse essenziali.
Altro fattore che può incidere sul prezzo delle materie prime è rappresentato dal cosiddetto “trading speculativo”. Un esempio tipico è quello dell’oro: si stima, infatti, che solo una piccola percentuale dell’offerta mondiale di oro venga utilizzata nel settore manifatturiero.
Suggerimento: l’oro, come l’argento, mostra una forte volatilità a breve termine. Per mitigare i rischi connessi all’elevata oscillazione del suo valore, puoi usare strumenti di risk management come lo stop loss.
La maggior parte del trading sull’oro viene effettuato da speculatori che acquistano il metallo come copertura dall’inflazione o dai rischi geopolitici.
In che modo la domanda influisce sui prezzi delle materie prime?
Secondo una teoria economica generale, un aumento della domanda di un bene porta a un corrispondente incremento del suo prezzo, e viceversa. Nel caso delle commodity, però, il meccanismo è più complesso.
Grafico dei prezzi del nichel 2022-23 |
Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri
Fonti: eToro
La domanda di alcune materie prime può essere relativamente anelastica.
Ad esempio, Tesla utilizza circa 50 kg di nichel per ogni batteria prodotta. Se il prezzo del nichel dovesse aumentare, Tesla, probabilmente, acquisterebbe comunque il metallo poiché fermare la produzione sarebbe troppo costoso.
È probabile, inoltre, che cicli consecutivi di forti pressioni d’acquisto facciano salire il prezzo delle materie prime.
Cosa succede se i prezzi delle materie prime diminuiscono?
Un rallentamento complessivo dell’economia può innescare un calo della domanda di commodity. La riduzione della richiesta di prodotti finali può causare una minore domanda di materie prime.
Nel breve termine, i livelli delle scorte potrebbero aumentare poiché gli acquirenti tendono ad approfittare dei prezzi più bassi per stoccare merci da consegnare successivamente, ad esempio tramite contratti future.
Tuttavia, costruire magazzini richiede tempo e, una volta esaurita la capacità di stoccaggio, i prezzi riprenderanno a scendere.
Grafico dei prezzi del cotone 2020-23 |
Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri
Fonti: eToro
Un altro problema è rappresentato dal fatto che i fornitori hanno bisogno di tempo per adeguare i livelli di offerta. Per le materie prime agricole queste tempistiche sono fortemente condizionate dalle stagioni. Nel caso di una miniera, invece, una riduzione improvvisa della richiesta può compromettere la stessa efficienza produttiva.
Questa difficoltà a ridurre i livelli di offerta può innescare crolli dei prezzi durante i periodi di calo della domanda.
Cosa succede ai prezzi delle materie prime durante una recessione?
Le recessioni economiche durano tipicamente tra i 6 e i 18 mesi e coinvolgono l’intera economia globale. Quando la domanda aggregata diminuisce, i prezzi delle materie prime possono crollare. Questo dipende, principalmente, dall’inelasticità intrinseca dell’offerta di materie prime nel breve e medio termine.
Grafico dei prezzi del rame 2022-23 |
Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri
Fonti: eToro
Nel corso del tempo, però, è possibile che i produttori di materie prime riescano a ridurre l’offerta. Ciò, generalmente, consente ai prezzi di stabilizzarsi.
Una volta terminata la recessione, i prezzi possono tornare a salire poiché i produttori hanno bisogno di tempo per adattarsi alla nuova situazione.
Suggerimento: un abbassamento dei prezzi delle materie prime può favorire gli investimenti in titoli azionari. I migliori margini di profitto, infatti, possono influire positivamente sul valore delle azioni.
Altro aspetto da valutare è il possibile impatto delle fluttuazioni valutarie sul mercato delle commodity.
Nonostante gli andamenti dei prezzi di materie prime e valute non siano direttamente correlati, è importante ricordare che la maggior parte delle commodity è denominata in dollari USA. Di conseguenza, un rafforzamento o indebolimento di questa moneta può influire sul valore di una singola merce o dell’intero settore.
Cosa comportano le variazioni dei prezzi delle materie prime per gli investitori?
L’effetto che le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime hanno sugli investitori dipende molto dal profilo di rischio e dall’orizzonte temporale di ciascun soggetto.
Per esempio, se sei agli inizi puoi utilizzare strumenti di gestione del rischio come lo stop-loss per ridurre l’esposizione durante le fasi ribassiste.
Se, invece, hai un approccio più speculativo, allora il calo dei prezzi può rappresentare un’opportunità di “buy the dip”, ossia, letteralmente, di “acquistare durante il calo”, sperando che i prezzi si riprendano.
La maggior parte del trading sull’oro viene effettuato da speculatori…
Inoltre, chi ha un orizzonte d’investimento a breve termine come i day trader tenderà a sfruttare la volatilità tipica delle commodity. Al contrario, chi ha obiettivi a lungo termine opterà per strategie volte a cogliere i cicli pluriennali delle materie prime.
Come proteggere gli investimenti in materie prime
Il primo modo per mitigare i rischi associati agli investimenti in materie prime è costruire un portafoglio diversificato che comprenda diversi tipi di asset class come azioni o valute. Parliamo di due mercati che, solitamente, sono inversamente correlati ai prezzi delle commodity.
Così facendo, infatti, le eventuali perdite derivanti dalle posizioni sulle materie prime possono essere controbilanciate dai rendimenti registrati nel forex o nelle azioni.
Suggerimento: bilanciando correttamente il tuo portafoglio ridurrai il rischio di sovraesporti e sarà più facile evitare operazioni dettate dalla paura, come gli investimenti emotivi.
Altro strumento utile per diversificare i tuoi investimenti è rappresentato dalle opzioni sulle materie prime. Si tratta di strumenti derivati che danno al titolare il diritto (ma non l’obbligo come nei future) di negoziare una commodity a un determinato prezzo in una data prefissata.
Considerazioni finali
L’andamento dei prezzi delle materie prime può essere influenzato da una serie di fattori. Tali oscillazioni possono rappresentare sia un rischio che un’opportunità. Tutto dipende dall’orizzonte temporale e dal profilo di ciascun investitore.
Conoscere tali fattori può aiutarti a diversificare correttamente il tuo portafoglio e a costruire una strategia che ti permetta di negoziare le materie prime in linea con i tuoi obiettivi finanziari.
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Domande frequenti
- L’analisi tecnica può essere utilizzata per individuare l’andamento dei prezzi delle materie prime?
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L’analisi tecnica può aiutarti a identificare i trend emergenti e i cosiddetti livelli di supporto e resistenza dei prezzi. Queste informazioni possono consentirti di trovare i punti di entrata e uscita ottimali per le tue operazioni finanziarie. È sempre consigliabile affiancare a questo approccio un’attenta analisi fondamentale che fornisca indicazioni utili sulla direzione dei trend.
- Come posso analizzare i livelli di scorte delle materie prime?
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Alcune delle più grandi riserve di materie prime sono gestite direttamente da agenzie governative. Quest’ultime pubblicano regolarmente informazioni sulla dimensione delle proprie scorte. Prima di fare trading sulle materie prime è utile consultare i report di tali agenzie. Occorre, inoltre, prepararsi alla volatilità dei prezzi ogni volta che questi report compaiono nel calendario economico.
- Quanto durano i mercati rialzisti delle materie prime?
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I mercati rialzisti delle materie prime durano tipicamente tra 5 e 20 anni. Periodi di tempo così estesi, caratterizzati da un andamento forte dei prezzi in un’unica direzione, vengono definiti “supercicli delle materie prime”. Questi cicli risultano particolarmente interessanti per gli investitori che utilizzano strategie di tipo trend following.
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