Il “delisting” è un’operazione che può influire notevolmente sul valore degli asset e delle società quotate in Borsa. Comprendere cos’è e come funziona può aiutarti a scegliere e ad adattare la tua strategia di investimento in modo più consapevole ed efficace.
Il “delisting” è un’operazione che consiste nel revocare, ossia nel ritirare dal listino, un asset o una società quotata in Borsa. Si tratta di una revoca che può essere volontaria o involontaria, e che può avvenire per diverse ragioni.
Quando, ad esempio, in seguito a una OPA residuale, un soggetto acquisisce la totalità del capitale sociale e decide di dar vita ad un delisting. Oltre a ciò, come vedremo, vi sono altre cause che possono determinare l’evento di delisting con conseguenze spesso importanti per gli investitori.
Se vuoi proteggere il tuo capitale, è fondamentale comprendere le motivazioni e il funzionamento del delisting in modo da scegliere la strategia migliore per tutelare il tuo portafoglio quando un asset in tuo possesso subisce una revoca della quotazione, soprattutto se involontaria.
Cosa significa delisting?
Il termine “delisting”, ossia, letteralmente, “delistare”, indica la procedura tramite cui un asset come un bond, un ETF o, principalmente, un titolo azionario, viene ritirato dalla Borsa in cui è quotato, ad esempio la Borsa Italiana oppure il “NYSE” (New York Stock Exchange) o la “LSE” (London Stock Exchange).
Il delisting rientra tra le cosiddette “corporate action”, ossia le operazioni sul capitale e, talvolta, può rappresentare un segnale di allarme sulla solidità finanziaria della società.
La conseguenza principale del delisting è, infatti, che gli investitori non possono più negoziare il titolo in Borsa.
Cause frequenti del delisting
Vi sono molteplici ragioni che possono determinare un delisting azionario. Alcune attengono alla decisione del management aziendale e sono di natura puramente economica o di governance. Altre, invece, sono “involontarie”, in quanto imposte dall’esterno.
- Opportunità di investimento: se un investitore ritiene che il valore del titolo azionario sia sottostimato dall’exchange, può decidere di acquistare le azioni disponibili e prendere il controllo dei suoi asset.
- Costi: le società, talvolta, optano per il delisting a causa di ragioni economiche. Aderire ai requisiti di rendicontazione di una Borsa, infatti, può essere molto oneroso. Di conseguenza, cancellarsi dalla quotazione può portare a un risparmio. Ciò vale principalmente per le società di piccole e medie dimensioni.
- Governance: le aziende quotate devono rispettare normative molto stringenti, ad esempio per quanto concerne il diritto di voto degli azionisti, oltre a dover seguire norme sulla trasparenza e procedure di governance che richiedono tempo e risorse. Al contrario, le società non quotate possono operare in modo più snello e veloce.
- Pianificazione a lungo termine: le società quotate sono maggiormente soggette al controllo degli azionisti che, spesso, tendono a dare priorità ai propri interessi a breve e medio termine. Di frequente, ad esempio, si preferisce optare per un aumento delle cedole azionarie anziché investire sullo sviluppo aziendale. Le società private, invece, possono dare maggiore spazio alla pianificazione e alla loro crescita a lungo termine.
- Fusioni e acquisizioni: quando una società ne acquista un’altra e ne assume il controllo (operazione detta “merger and acquisition”) può decidere di revocare la quotazione della compagnia acquisita in modo da ristrutturarla e riorganizzarla più liberamente.
- Perdita dei requisiti di quotazione: per essere quotate, le società devono mantenere una capitalizzazione di mercato minima. Qualora il prezzo azionario dovesse scendere al di sotto di tale soglia, la società può essere costretta a revocare la quotazione.
- Mancanza di interesse degli investitori: un’azienda può delistarsi da una Borsa e quotarsi in un’altra in cui ritiene di poter trovare un maggior numero di investitori interessati al suo titolo.
- Conformità: se una società quotata non rispetta i criteri di “compliance” o le norme in materia di reporting, può essere rimossa forzatamente dalla Borsa.
- Frode: nel caso in cui una società dovesse essere reputata colpevole di frode, la Borsa può procedere al suo delisting in modo da tutelare gli interessi degli investitori.
Differenze tra delisting volontario e involontario
La differenza principale tra il delisting volontario e quello involontario, è che il primo è determinato da scelte strategiche del management o degli azionisti di una società. Il secondo, invece, è imposto dagli organi di vigilanza e può essere causato da motivazioni gravi di natura finanziaria, fiscale, di governance o legale.
Tra le cause più frequenti di delisting involontario troviamo: perdita dei requisiti di quotazione, mancato rispetto degli obblighi connessi alla quotazione stessa (ad esempio di natura informativa), mancanza di investitori, crisi del valore nominale del titolo, violazione delle procedure di trasparenza o, addirittura, fattispecie penali come un reato di frode.
Per questo il delisting involontario può rappresentare un campanello d’allarme per gli investitori, poiché indica che il titolo sta attraversando problematiche molto serie.
In Italia l’organo preposto a vigilare ed, eventualmente, imporre un delisting vincolante, è la CONSOB.
Suggerimento: quando un titolo viene delistato, non scompare solo dal listino dell’exchange, ma cambia anche il modo in cui gli investitori possono negoziarlo o detenerlo.
In che modo il delisting influisce sui tuoi investimenti
La procedura di delisting influisce sul valore delle azioni o delle criptovalute in tuo possesso in due modi principali: eliminando la possibilità di negoziazione e riducendo la liquidità dei tuoi investimenti.
Impatto immediato
Se un asset in tuo possesso è stato delistato, significa che non potrai più negoziarlo tramite la tua piattaforma di investimento. Come soluzione alternativa, potresti vendere la tua posizione sul mercato OTC.
Le transazioni fuori Borsa, però, potrebbero essere soggette a problemi di liquidità. Fai attenzione, perché i mercati illiquidi e con volumi di scambio inferiori, possono essere caratterizzati da uno spread “bid-offer” maggiore e da un livello di volatilità più elevato.
Cosa succede agli asset in tuo possesso?
Dato che ogni operazione di delisting rappresenta un caso a sé, possono variare anche gli effetti che questa ha sugli asset in tuo possesso. In linea generale, i titoli delistati possono essere convertiti in denaro o in asset alternativi come le azioni di una società che ha avviato una fusione o un’acquisizione.
Se, invece, la società di cui possiedi azioni delistate sta per essere messa in liquidazione, potresti avere diritto a una quota del valore residuo dei suoi asset.
Gestire il tuo portafoglio in caso di delisting
Durante un evento di delisting, puoi mettere in atto una serie di contromisure per proteggere i tuoi investimenti, ad esempio seguendo il mercato e informandoti sulle principali notizie, diversificando il tuo portafoglio e ruotando gli asset in tuo possesso, oppure prendendo spunto dagli investitori di maggior successo.
Passaggi da seguire se un asset viene delistato
La prima cosa che dovresti fare nel caso in cui venga confermato il delisting di un titolo in tuo possesso, è tenerti aggiornato su tutti gli avvisi e i comunicati ufficiali condivisi dalla società con gli azionisti.
Seguendo queste notizie resterai informato sulle tempistiche della procedura di delisting e sulle opzioni disponibili. Ciò ti aiuterà a scegliere in modo più consapevole se mantenere o provare a vendere le tue azioni.
Suggerimento: puoi usare l’area “notifiche” della piattaforma eToro per restare sempre aggiornato su tutti i tuoi investimenti. La sezione è personalizzabile e consente di ricevere avvisi specifici sugli asset in tuo possesso e sui mercati di tuo interesse.
Strategie di risk management
Non sempre le operazioni di delisting rappresentano un evento negativo per gli investitori. La possibile difficoltà nel liquidare le posizioni delistate obbliga l’adozione di tecniche di gestione del rischio adeguate. Ecco alcune strategie che possono aiutarti a proteggere i tuoi investimenti:
- Monitora il tuo portafoglio: alcuni movimenti irregolari dei prezzi possono indicarti che una posizione sta attraversando una fase difficile. Per questo è importante tenere sotto controllo il tuo portafoglio e seguire le notizie e le analisi ufficiali dei mercati.
- Utilizza strumenti di social trading: consultando i forum online, scambiando idee e consigli con altri investitori, oppure seguendo cosa stanno facendo i trader di maggior successo, potresti cogliere in anticipo i segnali di un possibile delisting dei tuoi asset.
- Diversifica il tuo portafoglio: usa la diversificazione per distribuire il capitale su più tipi di asset e su vari titoli azionari. In questo modo, eviterai di sovraesporti e, se uno strumento finanziario dovesse essere delistato, il suo impatto sui tuoi rendimenti complessivi sarà limitato.
- Ruota le posizioni: scegli investimenti in linea con il tuo profilo di rischio, prediligendo quelli che hanno meno probabilità di essere delistati.
Suggerimento: puoi tenere sempre sotto controllo i movimenti dei prezzi degli asset inseriti nel tuo portafoglio eToro, utilizzando lo strumento automatico di avviso sui prezzi.
Considerazioni finali
Il delisting, ossia la revoca della quotazione in Borsa di un asset, può avvenire per molteplici ragioni e, spesso, può avere un impatto significativo sui tuoi investimenti. Per questo è fondamentale capire come mitigare i rischi connessi a questa operazione.
Il primo consiglio è attenerti sempre alle cinque regole d’oro valide per chiunque voglia investire. Ricorda che la diversificazione e il monitoraggio costante del tuo portafoglio sono essenziali se vuoi limitare il rischio di sovraesposizione.
Un altro aspetto importante è tenerti sempre aggiornato, in questo modo potrai captare per tempo eventuali segnali di un possibile delisting dei tuoi strumenti finanziari.
Visita subito l’Academy di eToro per saperne di più su come proteggere i tuoi investimenti durante gli eventi di delisting.
Domande frequenti
- Come faccio a sapere se un asset che detengo verrà rimosso dalla quotazione su eToro?
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eToro invierà per tempo e-mail e/o notifiche push a tutti coloro che detengono posizioni in un titolo o criptoasset che sta per essere rimosso dalla quotazione. Puoi impostare il servizio di messaggistica in base alle tue preferenze personali. Assicurati, però, che i messaggi non finiscano nella cartella spam.
- Posso negoziare un asset delistato su eToro?
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Se un asset viene rimosso dalla quotazione non potrà più essere negoziato sulla piattaforma eToro. Le modalità di gestione successive dipendono dai motivi che hanno determinato la revoca della quotazione e dai termini specifici relativi all’operazione stessa. Riceverai indicazioni dettagliate sul da farsi tramite il sistema di messaggistica di eToro.
- Perderò denaro se un asset che possiedo viene delistato?
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Non necessariamente. Sebbene alcune operazioni di delisting siano dovute a cause negative come la crisi o il fallimento aziendale, in altri casi la revoca della quotazione può avvenire per eventi e scelte strategiche della società. Un esempio è quello della fusione societaria. Se, infatti, un’offerta pubblica ha successo, le azioni verranno liquidate e convertite in contanti che eToro distribuirà sul conto dei relativi investitori.
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