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Il tuo capitale è a rischio. Potrebbero essere applicate altre commissioni.

L’investimento comporta dei rischi dovuti a un’elevata volatilità o altri motivi, e gestire efficacemente tale rischio è la chiave del successo. Puoi gestire il rischio con determinate strategie di investimento come la diversificazione o non investire emotivamente. Vuoi imparare a gestire correttamente il rischio quando investi o fai trading? In questa guida scoprirai come distribuire e pianificare i tuoi investimenti evitando di sovraesporti.


Il rischio è una componente costante della nostra vita. Qualsiasi scelta o azione che facciamo, infatti, può avere dei rischi. In ambito finanziario, il risk management assume un ruolo fondamentale per stimare il valore e la pericolosità di un investimento. 

Ogni investitore e trader dovrebbe sapere come calcolare il rischio per scegliere gli asset e gli strumenti di trading più adatti al proprio profilo. 

Cos’è il Risk Management?

Come suggerisce il nome, la gestione del rischio indica la valutazione dei possibili rischi connessi a determinate operazioni finanziarie e l’adozione di precise misure per mitigarli.

Puoi approfondire il tema della gestione del rischio finanziario per capire cosa devi fare quando operi come trader o investitore con il nostro video didattico.

Il rischio deriva dal non sapere cosa stai facendo

Warren Buffett

In linea generale, è buona norma preferire operazioni finanziarie che abbiano un giusto rapporto rischio/rendimento. Alcuni trader e investitori tendono a prediligere operazioni ad alto rischio se ritengono che il rapporto citato sopra sia vantaggioso. Ciò vale, soprattutto, nel mercato azionario (in questo caso si parla spesso di “risk management stocks”).

Questo è uno dei punti chiave del risk management: l’obiettivo non è solo ridurre il rischio, ma anche valutare i rischi connessi a una determinata transazione in rapporto al profitto potenziale.

Ci sono tre fattori chiave che influenzano il rischio:

  1. Conoscenza
  2. Concentrazione
  3. Tipo di asset

La conoscenza si riferisce a quanto conosci l’asset su cui vuoi investire. Maggiore è la tua conoscenza dei suoi potenziali pro e contro, minore è il rischio a cui ti esponi.

La concentrazione, invece, riguarda la composizione e la diversificazione del tuo portafoglio: se presenta un’alta concentrazione di un solo tipo di asset, il livello di rischio aumenta. 

Immagina, ad esempio, di voler rischiare il 25% del tuo portafoglio su un solo tipo di investimento. Nel caso in cui l’operazione andasse male, perderesti una parte significativa del capitale. 

Per tale ragione è importante diversificare il portafoglio scegliendo asset e strumenti d’investimento differenti. Esistono molti tipi di asset, e alcuni sono più rischiosi di altri. Le criptovalute, ad esempio, hanno un profilo di rischio maggiore rispetto agli ETF o alle attività a reddito fisso.

Gestire il Rischio Durante il Trading o l’Investimento

Una delle principali differenze tra trader e investitori, è che i primi tendono a condurre un numero maggiore di transazioni in brevi periodi di tempo, mentre i secondi acquistano e detengono asset a medio o lungo termine. 

Ciò implica una differenza nel modo in cui viene gestito il rischio, poiché le considerazioni a breve termine spesso differiscono da quelle a lungo termine.

In questo ambito sono disponibili diversi approcci e differenti strumenti di gestione del rischio (in inglese vengono detti “trading risk management tools”).

Strategia a Lungo Termine 

Si tratta di un principio da considerare quando si investe. Nei mercati possono verificarsi periodi ribassisti con perdite di valore anche molto significative ma, a lungo andare, la maggior parte dei mercati tende a salire.

Quando si investe a lungo termine occorre ricordarsi, quindi, che i drawdown temporanei sono normali.

Costanza

Un’altra strategia consiste nel suddividere l’investimento, aggiungendo una cifra fissa a intervalli regolari

In questo modo, indipendentemente dalla performance dell’asset, viene mantenuto un afflusso costante di capitale e si possono affrontare meglio eventuali perdite.

Diversificazione

Il seguente è forse l’elemento più importante per la gestione del rischio. Potremmo riassumere questa strategia con il detto: “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”. 

Talvolta, le società subiscono riduzioni impreviste del giro d’affari e possono addirittura fallire, motivo per cui quando si costruisce un portafoglio azionario è consigliabile investire in società e asset diversi.

Così facendo, infatti, se degli investimenti dovessero essere in ribasso, gli altri asset presenti in portafoglio consentirebbero di preservare la performance complessiva.

Naturalmente, il portafoglio può essere esposto a trend temporanei, come rally rialzisti o mercati ribassisti ma a lungo termine si evita la sovraesposizione.

Questa strategia di gestione del rischio è adottata sia dagli investitori che dai trader.

Suggerimento: Se vuoi diversificare il tuo portafoglio ulteriormente, puoi investire in strumenti che danno esposizione a diversi titoli, come gli ETF o gli Smart Portfolio di eToro.

Hedging

Mentre la diversificazione riguarda la ripartizione del rischio su vari strumenti, l’hedging, ossia la “copertura”, consiste nell’adottare strategie specifiche per proteggere il proprio investimento. 

Alcuni asset hanno una relazione inversa con altri, il che significa che determinati strumenti possono essere utilizzati come paracadute nel caso in cui l’investimento principale diminuisse di valore.

Nel mercato delle valute, ad esempio, le negoziazioni sono spesso coperte aprendo posizioni sull’oro o su altri metalli preziosi, che spesso hanno una relazione inversa con le valute fiat. 

Altro esempio di hedging è dato dall’indice JPN225 che spesso si muove inversamente rispetto al dollaro USA/Yen giapponese.

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Stop-Loss e Take Profit

Tra le azioni per la gestione del rischio più efficaci troviamo l’utilizzo degli ordini stop loss e take profit.

Come suggerisce il nome, un ordine Stop-Loss chiude un’operazione una volta raggiunta una certa perdita, mentre il Take Profit lo fa quando viene raggiunto un determinato profitto.

Utilizzando l’analisi tecnica, i trader possono ipotizzare l’intervallo all’interno del quale un determinato asset potrebbe muoversi.

Piazzando ordini Stop-Loss e Take Profit alle due estremità dell’intervallo, è possibile sapere a priori quale potrebbe essere la massima perdita e il massimo guadagno potenziale.

Regole Autoimposte

Uno degli obiettivi per la maggior parte dei trader è riuscire a individuare e sfruttare oscillazioni di prezzo sensibili. Per potenziare al massimo il loro investimento, molti trader ricorrono anche a strumenti rischiosi come la leva finanziaria. 

Ciò, tuttavia, può esporli al rischio di ingenti perdite.

Pertanto, alcuni trader seguono scrupolosamente regole autoimposte di money risk management, ossia di gestione del capitale.

Un esempio è “La regola dell’1%”, secondo cui molti trader non destinano mai più dell’1% del proprio capitale in una singola operazione.

Sebbene la tolleranza al rischio sia molto soggettiva, è consigliabile non rischiare mai più del 2% del proprio conto per ciascuna operazione e, quando si investe, non più del 5% su un singolo investimento.

Conclusione

Chi si avvicina per la prima volta al mondo degli investimenti, può cadere nelle trappole di chi promette guadagni miracolosi e immediati. Fai attenzione: il trading e gli investimenti richiedono tempo, pratica e una corretta gestione del rischio. 

Prima di effettuare il tuo prossimo investimento, tieni a mente le informazioni e i consigli contenuti in questa guida. 

Ricorda, inoltre, che prima di investire i tuoi soldi dovresti sempre valutare con attenzione i rischi connessi all’operazione.

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Quiz

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Più basso è il peso di una singola posizione, minore è il rischio
Più alto è il peso di una singola posizione, minore è il rischio
Più basso è il peso di una singola posizione, maggiore è il rischio
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Domande Frequenti

Perché la gestione del rischio è così importante?

Il risk management è importante poiché consente di ponderare i rischi relativi a un’operazione e permette di applicare opportune strategie per mitigarli e gestirli adeguatamente.

C’è sempre bisogno di una strategia di gestione del rischio?

Sì, quando si investe e si fa trading è fondamentale utilizzare strategie di gestione del rischio e di distribuzione del capitale. Un corretto “money risk management”, infatti, può aiutarti a costruire un portafoglio ben bilanciato sia nel breve che nel lungo termine.

Quali strategie di gestione del rischio occorre usare?

Poiché ogni investitore e ogni trader ha obiettivi e profili di rischio diversi, la scelta della strategia varia in base a diversi fattori. Prima di fare una scelta, considera, ad esempio, i tipi di asset su cui vuoi investire, il tuo orizzonte temporale e quanto puoi permetterti di perdere.

Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.

Il materiale è stato preparato senza tener conto di precisi obiettivi d’investimento o specifiche situazioni finanziarie e non soddisfa pertanto i criteri legali e legislativi previsti per la promozione di ricerche indipendenti. Non tutti gli strumenti finanziari e i servizi cui viene fatto riferimento sono offerti da eToro e qualsiasi riferimento alle prestazioni passate di uno specifico strumento, indice o prodotto d’investimento preassemblato non rappresenta né deve essere interpretato come un indicatore affidabile di possibili prestazioni future.

eToro non offre alcuna garanzia né si assume la responsabilità in merito all’accuratezza o alla completezza del contenuto esposto nella presente guida. Il lettore deve garantire di aver compreso appieno i rischi comportati dal trading prima di impegnare capitale. Si sconsiglia di mettere a rischio più denaro di quanto non se ne possa perdere.