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Non esiste un titolo con elevati rendimenti da dividendo indicato per tutti gli investitori, poiché ogni azienda presenta caratteristiche uniche. Per trovare i titoli che si adattano meglio alle tue esigenze, è cruciale sviluppare tecniche e strategie personalizzate, che poi dovrai mettere in pratica. In questo articolo, vengono illustrate le tecniche per comprendere i fattori che differenziano le azioni e cosa cercare in un titolo con dividendi.


L’identificazione delle azioni con dividendo riveste un ruolo cruciale nella costruzione di un portafoglio di investimenti, soprattutto per chi è interessato a generare redditi passivi. In questo articolo, esploreremo una serie di strategie per individuare e identificare le azioni con dividendi che si adattano alla tua strategia di investimento e agli obiettivi che ti sei prefissato.

Quali azioni pagano dividendi?

In teoria, qualsiasi azienda quotata in borsa può pagare dividendi, ma non tutte scelgono di farlo. La decisione dipende spesso dalla natura del business e dalla scelta tra reinvestire i profitti o restituirli agli azionisti. La capacità di un’azienda di distribuire i profitti agli azionisti è strettamente legata a tre fattori:

  • Margine di profitto
  • Necessità di reinvestimento
  • Bilancio contabile dell’azienda

In Italia, numerose aziende quotate alla Borsa Italiana sono rinomate per i pagamenti costanti di dividendi, motivo per cui vengono prese in considerazione per generare un reddito passivo. Ad esempio, nomi come Eni S.p.A e Intesa Sanpaolo rappresentano un modello di business stabile che permette di offrire dividendi attraenti agli azionisti.

Suggerimento: la dimensione e il timing di questi pagamenti di dividendi sono stabiliti dal team di gestione dell’azienda.

Le informazioni sui pagamenti dei dividendi sono disponibili sia per gli investitori attuali che per i potenziali investitori interessati. Queste aziende, spesso operanti in settori con elevate barriere d’ingresso, possono mantenere profitti costanti, anche se le opportunità di crescita sono limitate.

Per valutare le aziende in termini di dividendi, è utile esaminare il livello di copertura dei dividendi, calcolando il rapporto tra l’utile per azione (EPS) e il rendimento del dividendo per azione. La formula è la seguente:

Rapporto di copertura dei dividendiEPS / Rendimento del dividendo per azione

Un rapporto superiore a 2 suggerisce un solido supporto ai dividendi, mentre un rapporto inferiore a 1 può indicare una vulnerabilità a lungo termine. In Italia, alcune delle aziende che hanno offerto dividendi attraenti in passato includono Stellantis NV, UnipolSai e Generali Group.

Inoltre, le regole relative ai pagamenti dei dividendi non sono fisse e le preferenze degli investitori possono variare. L’utilizzo di strumenti come i calendari dei dividendi può aiutare a comprendere le opzioni disponibili e ad adattare la strategia di investimento.

Suggerimento: gli azionisti dovrebbero prendere decisioni di investimento nel contesto di un’analisi più ampia del mercato, tenendo in considerazione allo stesso tempo anche le proprie esigenze individuali.

Cosa sono i dividend aristocrats?

“Dividend aristocrats” e “dividend kings” sono due termini utilizzati spesso per descrivere le azioni che pagano dividendi in modo più stabile e affidabile. In Italia, anche se non esiste un equivalente diretto dei dividend aristocrats della S&P 500, ci sono aziende che hanno una lunga storia di pagamento dei dividendi.

Tra i criteri più comuni per la selezione dei dividend aristocrats troviamo:

  • Il titolo fa parte di un indice maggiore, come il FTSE MIB.
  • Il titolo ha pagato un dividendo, aumentato annualmente, per almeno 25 anni consecutivi.
  • La capitalizzazione di mercato della società emittente è di almeno 3 miliardi di dollari.
  • Il volume di trading giornaliero dell’azione è di almeno 5 milioni di dollari.

A differenza dei dividend aristocrats, i dividend kings non devono necessariamente fare parte di un indice maggiore. I dividend kings rappresentano un gruppo più piccolo e più esclusivo di azioni.

Esempi di dividend aristocrats

Di solito, alcuni settori, inclusi immobiliare, finanza e servizi pubblici, contengono una maggiore proporzione di azioni che distribuiscono dividendi. Per essere in grado di individuare le azioni con dividendi adatte al proprio portafoglio, è importante analizzare la cronologia dei pagamenti dei dividendi, la capitalizzazione di mercato, il volume di trading, ma anche la salute finanziaria generale dell’azienda.

AziendaRendimento da dividendo
ENI S.p.A.6,73%
Generali Group5,42%
Mediobanca Group6,63%
Poste Italiane6,30%
Snam S.p.A.6,42%

Cosa sono le azioni ad alto dividendo?

Le azioni con alti dividendi sono quelle che offrono un rendimento dei dividendi significativamente superiore alla media del mercato italiano. Ad esempio, il rendimento medio dei dividendi per le società quotate sull’indice FTSE MIB è del 4,82%. Le azioni di un’azienda che offre un rendimento superiore sono considerate avere dividendi elevati.

Esempi di azioni ad alto dividendo

Le azioni con alti dividendi possono essere trovate in una vasta gamma di settori e mercati. Ecco una lista del rendimento dei dividendi per una selezione di aziende italiane che hanno offerto dividendi cospicui per un periodo di cinque anni:

AziendaMedia di rendimento da dividendi a cinque anni
Enel SpA12,62%
Intesa Sanpaolo6,16%
Generali Ass6,52%

È importante che gli investitori ricordino che, sebbene un alto rendimento dei dividendi possa essere allettante, è necessario considerare l’impatto che le plusvalenze possono avere sui rendimenti totali. Ad esempio, un aumento del prezzo delle azioni può compensare i rendimenti ottenuti dai dividendi, specialmente se questi rendimenti sono soggetti a tassazione.

Cosa cercare in un titolo con dividendo?

Investire in azioni che distribuiscono dividendi può offrire diversi benefici agli investitori, essendo un settore complesso e variegato. Prima di scegliere un titolo con dividendo, è fondamentale effettuare un’analisi degli obiettivi di investimento e dei risultati desiderati. Tra gli aspetti da considerare si annoverano:

  • Frequenza dei dividendi: per chi intende utilizzare il reddito da dividendi come fonte di liquidità per le spese personali, un’opzione pratica è selezionare azioni che pagano dividendi trimestrali o addirittura mensili, anziché annuali.
  • Periodo di detenzione: come investitore a lungo termine, valutare indicatori come il margine operativo netto è una strategia per verificare se il livello attuale dei dividendi è sostenibile.
  • Crescita del capitale: il rendimento totale dell’investimento sarà una combinazione di entrate da dividendi e guadagni in capitale, determinati dall’aumento o dalla diminuzione del prezzo delle azioni.
  • Ammontare del dividendo: il valore di qualsiasi dividendo può essere espresso come rendimento, il rapporto percentuale tra il dividendo e il prezzo dell’azione, in modo da facilitare l’analisi comparativa tra diverse azioni.

Gli investitori dovrebbero anche essere consapevoli dei rischi potenziali associati agli investimenti in azioni con dividendo. Inoltre, è importante considerare che il valore delle azioni con dividendo può diminuire se il prezzo del titolo della società emittente scende.

Gli investimenti in dividendi sono efficaci, laddove altre strategie non riescono a produrre risultati, perché basati sulla disciplina, non su ciò che è in voga al momento.

Harvey C. Knowles

Considerazioni finali

Indicatori come il rendimento del dividendo sono solo un punto di partenza per identificare le azioni con dividendo più adatte al portafoglio degli investitori. Anche se i dividendi possono offrire un reddito passivo interessante, è cruciale considerare anche la stabilità e la sostenibilità a lungo termine dell’azienda. Un’analisi approfondita e un approccio bilanciato sono fondamentali in questo processo.

Visita l’Academy di eToro per approfondire le tue conoscenze sugli investimenti in azioni con dividendi.

Quiz

Qual’è la differenza tra “dividend aristocrats” e “dividend kings”?
I dividend aristocrats devono far parte dell’S&P 500, mentre i dividend kings no.
I dividend kings devono far parte dell’S&P 500, ma i dividend aristocrats no.
I dividend aristocrats pagano dividendi trimestrali, i dividend kings li distribuiscono annualmente.
I dividend kings pagano dividendi a fronte di un periodo di detenzione a lungo termine, ma i dividend aristocrats non hanno tale vincolo.
 

Domande frequenti

Dovrei costruire un portafoglio contenente solo azioni a dividendo?

Si consiglia di optare per la creazione di un portafoglio il più diversificato possibile, in grado di mitigare i rischi e stabilizzare i rendimenti. Anche se le azioni a dividendo blue-chip sono meno volatili e presentano rischi ridotti, dovrebbero costituire solo una parte del tuo portafoglio e non l’intero investimento.

In che modo i tassi di interesse influenzano le strategie di investimento in dividendi?

Quando i tassi di interesse superano la media durante un ciclo economico, gli investitori potrebbero optare per lasciare il capitale in conti di risparmio anziché investirlo in azioni con dividendo. Tuttavia, la scelta tra i due tipi di investimento dipende dalle preferenze personali riguardo al rischio e al rendimento, ma è anche fondamentale considerare il contesto economico generale, poiché i cambiamenti nei tassi di interesse possono influenzare le strategie di investimento a lungo termine.

Quanto è probabile che un titolo continuerà a pagare alti dividendi?

L’ipotesi alla base dell’approccio all’investimento in dividendi è che una società con una storia di pagamenti di alti dividendi continuerà a farlo. È essenziale monitorare costantemente la salute finanziaria dell’azienda, le sue politiche di distribuzione dei dividendi e le tendenze del settore per adattare la tua strategia di investimento in base alle circostanze attuali. Nulla è garantito sui mercati finanziari, ma attraverso un’analisi attenta, è possibile ottenere conferme in merito alla bontà della scelta di puntare su un dato titolo.

Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.

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