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Gli investimenti alternativi possono rappresentare una valida scelta per chi desidera diversificare il proprio portafoglio cogliendo opportunità nuove rispetto ai mercati tradizionali. Consulta subito la nostra guida per capire come arricchire la tua strategia finanziaria investendo, per esempio, nelle materie prime, nei fondi di private equity o negli hedge fund.


L’espressione “investimenti alternativi” include diverse tipologie di asset che spaziano dalle commodity ai fondi di private equity. Conoscere le caratteristiche di questi investimenti può essere estremamente utile in ottica di diversificazione del tuo portafoglio e gestione del rischio.

Continua a leggere questa guida per scoprire come integrare gli investimenti alternativi nella tua strategia finanziaria.

Cosa sono gli investimenti alternativi?

Si definiscono investimenti alternativi tutte quelle asset class diverse dalle azioni, obbligazioni o contanti. In linea teorica, quindi, qualsiasi asset, reale o finanziario, che può essere acquistato o venduto, può rappresentare una forma alternativa di investimento.

I tipi di investimenti alternativi più popolari includono le materie prime, i fondi di private equity, gli hedge fund, gli immobili, i criptoasset nonché oggetti d’arte, d’antiquariato o da collezione.

Tipi di investimenti alternativi 

Esistono, come anticipato, molteplici tipologie di investimenti alternativi, ognuna delle quali presenta caratteristiche diverse. Conoscerle ti aiuterà a trovare l’asset class più adatta al tuo profilo di rischio e al tuo stile di investimento.

Materie prime 

L’asset delle “commodity” include un’ampia gamma di beni e materie divise in due categorie: “hard commodity”,  principalmente metalli preziosi come oro, argento o rame, e le “soft commodity” che comprendono beni e prodotti come soia o cotone.

Le materie prime vengono considerate “beni rifugio” per la loro capacità di resistere alla volatilità dei mercati. Di conseguenza, sono molto utili nelle strategie di hedging, specialmente in portafogli che hanno una notevole componente azionaria.

Suggerimento: le materie prime e, soprattutto, le soft commodity, sono influenzate dai cicli macroeconomici a lungo termine, dal rapporto tra domanda e offerta e possono risentire notevolmente di eventi meteorologici e climatici imprevisti. 

Immobiliare

Il primo modo per investire nel mercato “real estate” è tramite l’acquisto diretto di immobili. In alternativa, è possibile acquistare fondi immobiliari quotati in borsa. Il vantaggio è che, solitamente, tali fondi contengono un paniere di diversi sottostanti, garantendo un livello più alto di diversificazione.

Private equity

I fondi di private equity sono veicoli di investimento che operano nell’ambito della “Corporate Finance” con un orizzonte temporale di medio-lungo termine.

Il loro obiettivo è acquistare partecipazioni in società in fase di start up o con interessanti potenzialità di crescita (dette “target”), per poi rivenderle dopo averle sviluppate, in modo da massimizzare il ROI dell’investimento.

Generalmente, investendo in questo tipo di fondi è possibile ricevere un dividendo o un rendimento passivo.

Suggerimento: esistono diverse tipologie di fondi di private equity. Alcuni, per esempio, sono specializzati nella quotazione delle società target. Il vantaggio, in questi casi, è ottenere una plusvalenza data dall’incremento del valore azionario.  

Hedge fund

Gli hedge fund sono “fondi comuni di investimento” di natura prevalentemente speculativa. 

La principale caratteristica di questa tipologia di fondi è avere un approccio neutrale al mercato, ossia mantiene una certa stabilità anche quando il mercato sale o scende sensibilmente.

Per farlo, gli hedge fund utilizzano principalmente la tecnica dello “short selling”, ossia della vendita allo scoperto.

Suggerimento: se, da un lato, l’approccio neutrale non consente di sfruttare appieno eventuali movimenti rialzisti del mercato, dall’altro, però, tutela gli investitori nel caso di un crollo significativo dei prezzi.  

Prodotti strutturati 

I prodotti strutturati sono strumenti di investimento specializzati creati dalle banche. 

Comprendono un paniere diversificato e versatile di asset di natura prevalentemente speculativa, ma non solo. Il loro funzionamento è simile a quello delle obbligazioni o delle azioni con dividendi, in quanto l’investitore riceve un dividendo regolare.

I prodotti strutturati, tuttavia, presentano affinità anche con gli strumenti derivati. Il loro prezzo e il loro profilo di rischio-rendimento, infatti, dipendono dalla combinazione tra almeno un sottostante e un derivato.  

Suggerimento: i prodotti strutturati includono i “credit default swap” (CDS), le obbligazioni di debito collateralizzate (CDO) e i titoli garantiti da ipoteca (MBS).

Oggetti da collezione

Gli articoli fisici come oggetti d’antiquariato e d’arte, ma anche auto d’epoca, francobolli e, perfino, bottiglie di vino, possono rappresentare ottime forme di investimento. Chi opta per questo tipo di asset spera di ottenere un rendimento finanziario dato dall’aumento di valore del bene nel medio-lungo termine.

Cripto-asset 

Gli asset digitali come le criptovalute a grande capitalizzazione, tra cui il Bitcoin o le altcoin come Dogecoin, possono rappresentare una forma di investimento alternativa. Questa, però, è caratterizzata da un’elevata volatilità e, conseguentemente, da un maggiore livello di rischio.

I cripto-asset sfruttano la tecnologia blockchain per garantire le transazioni, controllare la creazione di nuove unità e dimostrare la proprietà dei beni.

Il loro funzionamento, però, sfugge ai meccanismi che regolano i mercati tradizionali. Per tale motivo cercare di prevederne l’andamento tramite l’analisi tecnica e fondamentale spesso risulta difficile.

Perché considerare gli investimenti alternativi?

Gli investimenti alternativi possono rappresentare un’opzione interessante in ottica di diversificazione del portafoglio. In alcuni casi, inoltre, possono offrire rendimenti potenzialmente superiori rispetto alle asset class tradizionali, a fronte di un rischio generalmente più alto.

Spetta, dunque, a ciascun investitore ponderare con attenzione la scelta di questi strumenti in base ai propri obiettivi finanziari e al proprio profilo di rischio.

Suggerimento: tramite un’adeguata diversificazione del tuo portafoglio, potrai destinare una quota di capitale agli investimenti tradizionali e un’altra a quelli alternativi, in modo da bilanciare e coprire al meglio le tue posizioni.

Un altro motivo per includere gli investimenti alternativi nella propria strategia finanziaria è che non sono correlati ai mercati tradizionali, oppure hanno una correlazione inversa rispetto a loro. Inserendo, per esempio, un investimento nelle materie prime, potrai coprire la tua esposizione sul mercato azionario, proteggendoti nel caso di movimenti ribassisti imprevisti.

Ricorda, infine, che un portafoglio ben bilanciato non solo può offrirti vantaggi finanziari, ma è anche più facile da gestire e meno esposto alla volatilità dei prezzi.

Vantaggi e rischi degli investimenti alternativi

Come ogni tipologia di investimento, anche gli asset alternativi presentano rischi e vantaggi. Alcuni sono comuni a tutte le forme di investimenti alternativi, mentre altri sono specifici di determinate asset class.

Vediamo i principali:

VantaggiRischi
Diversificazione del portafoglio: Gli investimenti alternativi consentono di bilanciare e diversificare il portafoglio, riducendo i rischi di mercato e mitigando il trading emotivo tipico dei mercati caratterizzati da forti sbalzi di prezzo.Gap di competenza: Chi è agli inizi o non conosce bene gli investimenti alternativi, potrebbe avere bisogno di tempo per comprendere il funzionamento e le caratteristiche specifiche di questi asset.
Opportunità uniche: Gli investimenti alternativi offrono opportunità di guadagno potenzialmente superiori a quelle dei mercati tradizionali. I margini di guadagno possibili con alcuni asset ad alto rischio come le cripto a bassa capitalizzazione non sono facilmente replicabili da alcuna asset class.Trattamento fiscale: Generalmente, soltanto gli asset tradizionali come le obbligazioni o, in alcuni casi le azioni, sono soggette ad imposte o a trattamenti fiscali agevolati. Gli investimenti alternativi, invece, risultano meno convenienti sotto un profilo fiscale.
Copertura contro l’inflazione: Quando l’inflazione aumenta alcuni investimenti alternativi possono proteggere il tuo portafoglio dalla svalutazione del denaro contante. Liquidità: Spesso i mercati alternativi hanno una liquidità inferiore rispetto a quelli tradizionali a causa del volume di scambio ridotto. Ciò può determinare uno spread denaro-lettera più ampio, creando problemi nella vendita e nella liquidazione di certi tipi di asset.
Flessibilità: Gli investimenti alternativi si caratterizzano per un’elevata flessibilità. Infatti, consentono l’acquisto diretto, la partecipazione indiretta tramite specifici fondi, oppure altre forme di possesso come nel caso dei cripo-asset.Sono quindi adatti a diversi stili e profili di investimento. Ricerca di informazioni: È più difficile trovare informazioni sugli asset alternativi rispetto a titoli come Tesla, Amazon o Nvidia.  
Innovazione: Gli investimenti alternativi coinvolgono settori e tecnologie emergenti, dove si concentrano le maggiori innovazioni e novità di mercato.Eleggibilità: Alcuni asset alternativi non hanno barriere d’accesso minime come i mercati tradizionali, ma possono avere requisiti specifici.

Mitigazione del rischio con gli investimenti alternativi

Vediamo, dunque, come ridurre e mitigare il livello di rischio tramite gli investimenti alternativi.

Diversificazione

Il primo consiglio consiste nell’allocare e distribuire il tuo capitale in modo da evitare di sovraesporti in un’unica tipologia di investimenti. Vi sono due tipi di diversificazione:

  • Diversificazione settoriale: mediamente, un investitore esperto tende ad allocare circa il 15-30% del proprio portafoglio agli investimenti alternativi. Per chi è agli inizi, è consigliabile optare per una percentuale inferiore. 
  • Diversificazione delle asset class: anche all’interno degli investimenti alternativi è importante optare per diverse asset class, come le materie prime, i fondi di private equity, gli hedge fund, ecc.

Suggerimento: seguire una strategia e un approccio ben scaglionati nel tempo può aiutarti a scegliere l’investimento più adatto in base al tuo orizzonte d’investimento e ai tuoi obiettivi finanziari a breve, medio o lungo termine. 

Orizzonte di investimento

Nella scelta delle tipologie di investimenti alternativi da inserire nel tuo portafoglio, tieni anche in considerazione il fattore temporale. Alcune operazioni, infatti, hanno un orizzonte di medio-lungo termine e uscire prima dalla posizione potrebbe comportare delle perdite significative.

Inoltre, determinate classi di investimenti, come le materie prime, sono molto legate ai cicli macroeconomici.

Come includere gli investimenti alternativi nel tuo portafoglio

Le regole da seguire se desideri includere gli investimenti alternativi nella tua strategia finanziaria sono le stesse valide anche per gli investimenti tradizionali: studia in maniera approfondita il mercato, diversifica il più possibile il tuo portafoglio e resta sempre in linea con i tuoi obiettivi e con il tuo profilo di rischio. 

È molto importante, poi, scegliere il broker giusto, optando per piattaforme come eToro in grado di offrirti un’ampia scelta di asset class alternative come materie prime, fondi di varia natura e criptovalute.

Suggerimento: alcune tipologie di investimenti alternativi non sono negoziabili online tramite un broker. In questi casi, puoi avvalerti di un consulente finanziario.

Inserendo gli investimenti alternativi nel tuo portafoglio, potrai sviluppare un approccio incentrato più sugli eventi macroenomici. Le tue posizioni, infatti, saranno meno condizionate dai rapidi movimenti rialzisti e ribassisti, tipici dei mercati come le azioni, e risentiranno più delle tendenze e dei cicli economici di lungo raggio.

Per scegliere gli investimenti alternativi da inserire nel tuo portafoglio puoi prendere in esame tre criteri:

  • Ritorno sugli investimenti (ROI): a differenza dei mercati tradizionali, come le azioni, in cui il ROI è semplice da determinare, nel caso degli investimenti alternativi puoi considerare il valore P&L (“profit and loss”) per capire se un investimento può essere valido oppure no.
  • Volatilità: valuta con attenzione la volatilità dei profitti e delle perdite in modo da capire come fluttuano i rendimenti. Un’elevata volatilità potrebbe indicare oscillazioni significative dei prezzi e ciò potrebbe non essere in linea con la tua propensione al rischio.
  • Periodo di possesso: considera il periodo di possesso e l’orizzonte temporale previsto per ciascun tipo di investimento in modo da scegliere quello più adatto alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi finanziari.

Seguendo questi criteri e monitorando periodicamente il tuo portafoglio potrai inserire in modo efficace gli asset alternativi nella tua strategia di investimento.

Conclusioni

Gli investimenti alternativi includono un’ampia gamma di asset class che possono aiutarti a diversificare il tuo portafoglio e a coprire determinate posizioni su mercati tradizionali.

Per loro natura, gli investimenti alternativi presentano una maggiore volatilità e, conseguentemente, un potenziale di guadagno ma anche di rischio superiore rispetto agli investimenti tradizionali.

Come in qualsiasi strategia di investimento, quando si parla di investimenti alternativi è fondamentale procedere con attenzione. Scegli solo gli asset e gli strumenti adatti ai tuoi obiettivi finanziari e, soprattutto, alla tua esperienza e alla tua propensione al rischio.

Visita lAcademy di eToro per saperne di più sugli investimenti alternativi.

Quiz

Quale tra i seguenti non è considerato un investimento alternativo?
Immobiliare
Opere d’arte
Obbligazioni statali
Private equity
 

Domande frequenti

In cosa differiscono gli investimenti alternativi rispetto agli investimenti tradizionali?

Gli investimenti alternativi presentano numerose differenze rispetto agli investimenti tradizionali come le azioni o le obbligazioni, specialmente per quanto concerne la natura e i movimenti dei prezzi. Essi, inoltre, hanno un livello di liquidità inferiore e un trattamento fiscale generalmente più oneroso.

Quali fattori dovrebbero essere considerati quando si investe in asset alternativi?

Prima di scegliere un asset alternativo, occorre considerarne l’orizzonte temporale e la volatilità in modo da valutare se tale investimento possa essere o meno in linea con la tua propensione al rischio e i tuoi obiettivi finanziari.

Come possono gli investitori iniziare a incorporare investimenti alternativi nei propri portafogli?

Alcune asset class alternative possono essere negoziate tramite un broker online. È possibile anche usare degli account demo per fare esperienza con questo mercato senza investire subito soldi reali. Altri investimenti alternativi, invece, come nel caso degli oggetti d’arte o da collezione, possono essere negoziati solo nel mercato reale.

Le presenti informazioni vengono fornite al solo scopo educativo e non rappresentano consigli d’investimento o suggerimenti personali. Tali informazioni non devono quindi essere interpretate come offerte o solleciti di compravendita di strumenti finanziari.

Il materiale è stato preparato senza tener conto di precisi obiettivi d’investimento o specifiche situazioni finanziarie e non soddisfa pertanto i criteri legali e legislativi previsti per la promozione di ricerche indipendenti. Tutti i riferimenti alle prestazioni passate di uno specifico strumento, indice o prodotto d’investimento preassemblato non rappresentano né devono essere interpretati come un indicatore affidabile di possibili prestazioni future.

eToro non offre alcuna garanzia né si assume la responsabilità in merito all’accuratezza o alla completezza del contenuto esposto nella presente guida. Il lettore deve garantire di aver compreso appieno i rischi comportati dal trading prima di impegnare capitale. Si sconsiglia di mettere a rischio più denaro di quanto non se ne possa perdere.