Esistono diverse strategie per diversificare il tuo portafoglio d’investimenti e gestire il rischio legato ai mercati finanziari. Una delle principali è la cosiddetta tecnica “core-satellite”. Scopri subito come funziona e come applicarla nelle tue scelte di investimento.
L’approccio “core-satellite” indica una strategia di investimento che mira a costruire un portafoglio diversificato, capace di realizzare prestazioni migliori rispetto all’andamento complessivo del mercato azionario e, al contempo, di mitigare il più possibile i rischi, i costi e la volatilità degli asset scelti.
Suggerimento: l’approccio core-satellite può rappresentare una valida alternativa allo schema classico del portafoglio 60-40 che prevede di diversificare i propri investimenti includendo il 60% di strumenti azionari e il 40% obbligazionari (o strumenti con un analogo profilo di rischio).
In questa guida vedremo come funziona la strategia, come puoi utilizzarla per proteggere il tuo portafoglio e sfruttarla per massimizzare l’eventuale rendimento dei tuoi investimenti.
Cos’è una strategia di investimento core-satellite?
La strategia “core-satellite” è una modalità di investimento che consiste nel suddividere il proprio portafoglio in due parti: quella principale o “core” costituita prevalentemente da investimenti passivi, come gli indici, e quella minore o “satellite” che include strumenti finanziari che richiedono una gestione attiva.
In linea di massima, chi segue l’approccio core-satellite tende a riservare circa il 75-80% del portafoglio alla componente core e il rimanente agli investimenti satellite. Tale percentuale, però, può variare in base al tuo profilo e al tuo stile di investimento.
L’aspetto interessante è che questa strategia di investimento può aiutarti a creare un portafoglio ben bilanciato e diversificato, capace di adattarsi al meglio ai tuoi obiettivi finanziari e al tuo profilo di rischio.
Suggerimento: scegliere l’approccio giusto per allocare il tuo capitale e diversificare correttamente il tuo portafoglio non sempre è facile. Per questo può esserti utile seguire le strategie usate dai Popular Investor di eToro.
Come scegliere un investimento “core”
Il primo fattore da considerare nella scelta di un investimento “core” è che questa parte del portafoglio deve essere costituita da strumenti finanziari a gestione passiva e con orizzonte temporale a lungo termine come i dividendi azionari, obbligazioni, indici o fondi ETF (Exchange Traded Funds).
Questi ultimi, in particolare, vengono definiti anche “fondi azionari core” e rappresentano degli ampi indici di mercato gestibili in modo passivo con caratteristiche adatte a un portafoglio di base.
La scelta tra i diversi strumenti dipende, però, dalle caratteristiche, dagli obiettivi finanziari e dal profilo di rischio di ciascun investitore. Di conseguenza, alcuni opteranno per strumenti più rischiosi come le azioni, mentre altri per rendimenti da investimenti immobiliari o da materie prime.
Suggerimento: l’ideale è diversificare la componente “core” includendo strumenti con un profilo di rischio differente come indici azionari e obbligazioni.
Per aiutarti nell’asset allocation della tua componente core, gli esperti di eToro, insieme a BlackRock, hanno studiato cinque tipologie di portafogli core in grado di adattarsi alle esigenze e agli obiettivi di ciascun investitore. Tali portafogli sono bilanciati tenendo in considerazione i diversi profili di rischio e sono pensati in considerazione delle differenti e mutevoli condizioni di mercato.
Un altro aspetto da considerare quando si parla degli investimenti core, è che molti investitori e, soprattutto, tanti trader, tendono a considerare gli strumenti passivi come meno redditizi rispetto a quelli attivi. Tuttavia, non è sempre vero.
Basare la componente core di un portafoglio su investimenti passivi e a lungo termine può offrire non solo un ritorno significativo, ma anche rendimenti potenzialmente più stabili.
Un esempio tipico è rappresentato dall’indice S&P 500 che negli ultimi 20 anni ha assicurato un rendimento medio superiore al 7% annuo.
Come scegliere un investimento “satellite”
La parte “satellite” di un portafoglio è costituita da investimenti di breve termine, caratterizzati da una maggiore volatilità e, conseguentemente, da un potenziale ROI più alto, ma non solo. Hanno anche un livello di rischio superiore rispetto agli investimenti scelti per la parte core.
Nella pianificazione della componente satellite è possibile optare per molteplici tipologie di asset e strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, criptovalute, ETF, materie prime o altre forme alternative come i titoli growth.
Gli investimenti satellite hanno in comune il potenziale di sovraperformare il mercato, ma richiedono una gestione attiva, una maggiore attenzione e un approccio che riesca sempre a centrare il giusto “market timing”.
Suggerimento: sebbene gli investimenti satellite possano mostrare un potenziale di rendimento superiore rispetto a quelli core, comportano rischi maggiori che possono renderli meno vantaggiosi e meno adatti a determinate tipologie di investitori.
Investimenti core vs satellite |
Investimenti “Core” | Investimenti “Satellite” |
---|---|
Approccio passivo | Approccio attivo |
Perseguono rendimenti simili a quelli di mercato | Cercano di sovraperformare il mercato |
Lungo termine | Breve termine |
Rischi e costi inferiori | Rischi e costi maggiori |
Migliore efficienza fiscale | Peggiore efficienza fiscale |
Come progettare un portafoglio core-satellite
La costruzione di un portafoglio core-satellite segue, generalmente, la regola del 70-30, ossia tende ad allocare il 70% del capitale disponibile nella componente core e il restante 30% in quella satellite.
Ovviamente, tale percentuale può variare in base al profilo di rischio e agli obiettivi finanziari di ciascun investitore. Chi è agli inizi o ha uno stile di investimento più cauto può optare per una percentuale 80-20%, mentre chi ha un profilo maggiormente speculativo può puntare a un 60-40%.
Suggerimento: diversificando il tuo portafoglio di investimenti puoi arginare i rischi connessi alla volatilità dei mercati finanziari ed evitare di sovraesporti.
In linea generale, come visto, il nucleo centrale di un portafoglio core-satellite deve essere composto da investimenti passivi e con un orizzonte temporale lungo, come gli indici o gli ETF. La parte satellite, invece, include asset e strumenti che richiedono una gestione attiva e di breve termine.
Il rapporto tra parte core e satellite non è fisso ma può subire delle modifiche nel corso del tempo. Ad esempio, per far fronte a cambiamenti macroeconomici significativi, per variare la parte gestita attivamente dall’investitore oppure per cogliere nuovi trend di mercato.
È particolarmente importante tenere sotto controllo il rapporto core-satellite quando si opta per asset volatili come le criptovalute.
Quali sono i vantaggi di costruire un portafoglio core-satellite?
Seguire una strategia core-satellite per costruire il tuo portafoglio di investimenti può offrirti cinque vantaggi principali:
- Versatilità
- Costi bassi
- Possibilità di sovraperformare il mercato
- Sinergia tra gestione attiva e passiva
- Riduzione dei rischi legati al market timing e all’emotività
Versatilità
Innanzitutto, la strategia core-satellite risulta estremamente flessibile e permette di bilanciare gli investimenti passivi a lungo termine, più stabili e meno rischiosi, con quelli attivi a breve termine, potenzialmente più redditizi ma con una volatilità e un profilo di rischio maggiore.
Tale bilanciamento può essere modificato nel tempo così da adattarsi alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi finanziari.
Costi bassi
Il secondo vantaggio di un approccio core-satellite è che, basando circa il 70% del portafoglio su strumenti passivi, potrai limitare le spese di commissione e ridurre i costi complessivi di gestione.
Possibilità di sovraperformare il mercato
Grazie alla componente satellite del tuo portafoglio, avrai la possibilità di sfruttare la volatilità e sovraperformare nel breve termine.
Gli investimenti satellite hanno in comune il potenziale di sovraperformare il mercato.
Sinergia tra gestione attiva e passiva
Applicando una strategia core-satellite potrai raggiungere un giusto mix tra gestione passiva e attiva dei tuoi investimenti, combinando strumenti diversi e complementari come, per esempio, gli investimenti sugli indici e il trading attivo.
Riduzione dei rischi legati al market timing e all’emotività
Il quinto principale vantaggio dell’approccio core-satellite è limitare i rischi legati a un’operatività che dipende dal market timing e, soprattutto, alle decisioni prese sulla base dell’emotività.
La parte core, infatti, è caratterizzata da strumenti e asset gestiti passivamente. Solo la percentuale satellite è demandata alla gestione attiva, riducendo il rischio di fare scelte d’investimento azzardate e basate su un “sentiment” errato.
Conclusioni
La strategia core-satellite rappresenta una valida alternativa per costruire e gestire un portafoglio di investimenti in modo ben bilanciato. Lo schema classico prevede di destinare il 70% del portafoglio alla parte “core”, ossia a strumenti e asset passivi con un profilo di rischio contenuto e con un orizzonte temporale di lungo termine.
Il restante 30%, invece, costituisce la componente satellite che include investimenti a breve termine, più volatili e con una gestione attiva, volta a sovraperformare il mercato.
L’approccio core-satellite ha il vantaggio di essere estremamente flessibile, quindi è facile da adattare alle esigenze, al profilo di rischio e agli obiettivi finanziari di ciascun investitore.
Visita l’eToro Academy per saperne di più sulle tecniche di gestione e diversificazione dei tuoi investimenti.
Domande frequenti
- Quali sono i rischi di un portafoglio core-satellite?
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Come ogni strategia d’investimento, anche l’approccio core-satellite presenta pericoli, tra cui il rischio di duplicazione o sovrapposizione tra investimenti core e satellite, oppure i rischi legati alla difficoltà di gestire simultaneamente più posizioni satellite, di sottoperformare o di scegliere strumenti non in linea con il proprio profilo di rischio.
- Perché è importante ribilanciare un portafoglio?
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Nel corso del tempo gli obiettivi finanziari, il profilo di rischio e le esigenze di un investitore, così come le condizioni economiche complessive dei mercati possono mutare. Per questo è importante monitorare e, se necessario, ribilanciare il proprio portafoglio di investimenti, soprattutto per quanto concerne la componente satellite, più rischiosa e volatile.
- Con quale frequenza devo adeguare il mio portafoglio?
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Il ribilanciamento dovrebbe essere eseguito periodicamente. La maggior parte degli investitori tende a rivedere il proprio portafoglio trimestralmente, anche se alcuni preferiscono un ribilanciamento semestrale o, addirittura, annuale. È importante, inoltre, riequilibrare i propri investimenti anche a seguito di significativi cambiamenti dei mercati o delle proprie esigenze finanziarie, oppure per cogliere nuove opportunità, come lo staking.
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