Abbiamo chiesto ai nostri analisti di valutare i trend di investimento che potrebbero emergere nel 2025 e di prevedere quali azioni sembrano destinate a trarre vantaggio dai cambiamenti nelle dinamiche di mercato. Ecco le regioni, i settori e le singole azioni che potrebbero avere la meglio nei prossimi 12 mesi.
La scelta di Mati Ben Alon per il 2025

Da tempo la Cina è un terreno fertile per gli investitori. Nel 2025, inoltre, entreranno in gioco diversi fattori che potrebbero rendere interessante l’iShares China Large-Cap ETF (FXI) per chi vuole sfruttare i trend in formazione.
Ripresa guidata dallo stimolo fiscale: il governo cinese si sta concentrando su infrastrutture, tecnologia e spesa dei consumatori per rilanciare l’espansione economica, rafforzando il vento favorevole per le azioni cinesi.
Opportunità di crescita del settore: è probabile che lo stimolo avvantaggi settori chiave come energia rinnovabile, tecnologia e beni di consumo, ben rappresentati in questo ETF.
Valutazioni interessanti: dopo anni di sottoperformance, le azioni cinesi vengono scambiate con valutazioni interessanti (con P/E a cifra singola invece dei multipli di alcuni dei loro concorrenti negli Stati Uniti), offrendo un interessante punto di ingresso per gli investitori che desiderano capitalizzare la ripresa del Paese.
Fattori di rischio: la potenziale guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina sotto la presidenza Trump impone un ragionamento dei rischi. Eventuali nuove tariffe statunitensi renderebbero i prodotti cinesi più costosi nel principale mercato di esportazione statunitense, riducendo la domanda dei consumatori. Anche la sola minaccia di dazi può aumentare la volatilità dei prezzi delle attività cinesi, rendendo più difficile la gestione del rischio. Tuttavia, Mati ritiene che la Cina sia più pronta a gestire tale pericolo rispetto al passato.
Mati Ben Alon, Editor-in-Chief, eToro
La scelta di Lale Akoner per il 2025

I cambiamenti nel macro-ambiente in Cina e i fondamentali solidi del business sottostante fanno di Alibaba (BABA) una scelta interessante per gli investitori che prediligono le azioni sottovalutate.
Valutazione interessante: uno dei titoli più economici e ipervenduti nel settore dell’e-commerce, BABA ha un interessante rapporto P/E forward di 8,31 rispetto a concorrenti come Amazon (35,09) e dispone di liquidità netta pari a circa il 25% del suo valore di mercato.
Potenziale di crescita: l’azienda detiene una quota del 42% del mercato dell’e-commerce in Cina e sta utilizzando il flusso di cassa che deriva da una posizione così dominante per espandersi nei prodotti di cloud-computing e AI.
Supporto macro: le recenti misure politiche come i tagli ai tassi di interesse in Cina sembrano destinate a rilanciare l’economia cinese e a incoraggiare un passaggio degli investitori nazionali verso attività risk-on. Ciò offre ad Alibaba la possibilità di aumentare potenzialmente il prezzo delle proprie azioni attraverso buyback.
Fattori di rischio: la paventata introduzione di dazi da parte del neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe provocare distorsioni nel macro-ambiente globale e superare i benefici delle misure di stimolo pianificate. Se i tassi d’interesse dovessero rimanere alti più a lungo, potrebbero avere un impatto negativo sul sentiment dei consumatori.
Lale Akoner, Asset Management Analyst and Market Strategist, eToro
La scelta di Javier Molina per il 2025

Il settore energetico continua ad attirare l’attenzione degli investitori e ci sono varie ragioni per cui Endesa (ELE.MC) è l’azione che potrebbe potenzialmente ottenere una sovraperformance.
Valutazione interessante: il titolo Endesa è stato scambiato a un prezzo scontato rispetto ai concorrenti considerando il rapporto P/E e altre metriche di valutazione come EV/EBITDA. Ciò potrebbe spingere il titolo verso l’alto pur mantenendo un forte profilo da dividendo. Il basso rapporto ND.
Prospettive di crescita: il bilancio di Endesa potrebbe supportare spese in conto capitale fino a 4 miliardi di euro, ma anche a fronte di un capex ridotto, la società sta già prevedendo una crescita significativa. È previsto un CAGR dell’EBITDA del 4% (5,6–5,9 miliardi di euro) e un CAGR dell’utile netto del 7% (2,0–2,2 miliardi di euro) entro il 2027.
Leader della transizione: le modifiche normative introdotte nel 2024 porteranno a una maggiore modernizzazione della rete man mano che le energie rinnovabili verranno integrate nella rete in continua espansione. Il solido bilancio di Endesa è un importante prerequisito affinché questa compagnia possa recitare un ruolo chiave nella decarbonizzazione dell’Europa.
Fattori di rischio: qualsiasi rallentamento delle prospettive macro per l’economia globale peggiorerebbe le cose per la base clienti di Endesa e influenzerebbe i ricavi dell’azienda. Ciò avverrebbe in un momento in cui gli industriali e i consumatori europei stanno già affrontando costi energetici relativamente elevati su scala globale.
Javier Molina, Capital markets & Digital Assets Analyst, eToro
La scelta di Neža Molk per il 2025

Neža ritiene che le azioni delle società a bassa capitalizzazione potrebbero brillare nel 2025 grazie al loro potenziale d’innovazione e alla presenza di opportunità di mercato favorevoli. L’iShares Core S&P Small-Cap ETF (IJR) permette di tracciare il settore e ottenere esposizione a titoli in crescita in ambiti come la biotecnologia, l’energia pulita e la tecnologia specializzata.
Gemme nascoste: mentre le grandi aziende dominano la scena, le small cap potrebbero essere sottovalutate, con tutte le conseguenze del caso sul fronte dei prezzi azionari. Ci sono “gemme nascoste” che gli investitori disposti a scavare più a fondo potrebbero trovare, in particolare fra le aziende più piccole focalizzate sulla crescita.
Prospettive macro: storicamente, le small cap tendono a comportarsi meglio nei momenti di ripresa economica. Sono più sensibili al miglioramento di varie condizioni come la spesa dei consumatori o un più facile accesso al capitale. Neža si aspetta che le prospettive macro continuino a migliorare e, anche se fattori come i tassi di interesse rimangono subottimali, un ritorno alla relativa normalità dovrebbe aiutare a stabilizzare il sentiment degli investitori e incoraggiare l’interesse per i settori a più alta crescita.
Nuovi trend: Neža supporto l’idea che le small cap offrano la possibilità di attingere a mercati in cui l’innovazione avviene per prima. Con la loro capacità di crescere più velocemente e sfruttare trend come l’AI e l’energia verde, potrebbero risultare fra i principali vincitori nei prossimi anni.
Fattori di rischio: può volerci del tempo perché i titoli sottovalutati vengano accettati e apprezzati dal mercato più ampio. Quando ciò accade, si possono registrare rendimenti impressionanti ma, fino ad allora, c’è un costo opportunità associato al capitale vincolato in posizioni che richiedono tempo per portare frutto. Le small-cap e i titoli growth sono posizionati all’estremità più rischiosa dello spettro degli investimenti e alcuni potrebbero non raggiungere mai il loro pieno potenziale.
Neža Molk, Market Analyst, eToro
Le scelte di Jakub Rochlitz per il 2025

Jakub ritiene che lo Smart Portfolio BigTech di eToro (@BigTech) trarrà vantaggio dallo slancio della rivoluzione AI nel 2025. I prezzi azionari delle società a grande capitalizzazione potrebbero essere trainati dai progressi nei modelli di intelligenza artificiale e dal più ampio utilizzo di questa tecnologia.
Potenza e velocità: si prevede che il rapido sviluppo dei modelli di AI guiderà la domanda di chip ad alte prestazioni e infrastrutture di supporto. Mentre tutti cercano di realizzare il miglior modello, le aziende che vendono hardware, come chip, server e apparecchiature di rete, saranno i veri vincitori.
Potenza di scala: le principali società tecnologiche sono in una posizione unica per capitalizzare la rivoluzione dell’AI, sfruttando la loro scala, il dominio dei dati e le capacità di dedicare risorse a investimenti, ricerca e sviluppo. In aggiunta, hanno a disposizione un’enorme liquidità pronta all’uso. La concorrenza sia all’interno degli USA che tra gli Stati Uniti e la Cina guiderà la domanda.
L’AI per aumentare l’efficienza: l’integrazione dell’AI in tutti i settori sta mostrando sempre più potenziale non solo per ridurre i costi, ma anche per portare entrate aggiuntive per le società, grazie alle offerte SaaS, alla pubblicità e ai servizi di consulenza.
Fattori di rischio: non si può escludere un rallentamento dell’espansione dell’AI, che potrebbe potenzialmente mettere a rischio le compagnie più ricche big-tech come i data center. Il vantaggio di investire in aziende più grandi è che hanno i bilanci e l’esperienza per superare i contrattempi a breve termine e registrare guadagni a lungo termine.
Jakub Rochlitz, Market Analyst, eToro
Le scelte di Bogdan Maioreanu per il 2025

Il gigante assicurativo Allianz (ALV.DE) ha visto il prezzo delle sue azioni iniziare a formare un trend rialzista. Con il titolo che viene ancora scambiato al di sotto dei precedenti massimi storici, c’è potenziale sia per la crescita del capitale che per rendimenti da dividendi.
Guadagni di prezzo e dividendi: Allianz, un peso massimo nel DAX, ha contribuito in modo significativo alla performance dell’indice nel 2024 con un aumento del 21,3% del prezzo delle azioni. Il titolo si è distinto per l’affidabilità nel pagamento di dividendi, offrendo un rendimento del 4,71% (cedola di 13,80 € nel 2024).
Valutazione interessante: con un rapporto P/E forward di 11, il titolo ha una valutazione interessante rispetto alla media del DAX di 18. Un margine EBITDA del 15,7% evidenzia la forte efficienza operativa dell’azienda.
Margine di manovra per ulteriori aumenti di prezzo: nonostante la sua performance positiva nel 2024, il titolo rimane del 17% al di sotto del suo massimo storico del 2000. Dal punto di vista dell’analisi tecnica, il prossimo livello di supporto chiave è al minimo di agosto 2024 pari a 238 €.
Fattori di rischio: i disastri naturali e le incertezze economiche globali potrebbero avere un impatto significativo sull’attività. Non comportano solo elevati esborsi assicurativi, ma i conseguenti aumenti dei premi rendono l’assicurazione più costosa e ciò può portare a una riduzione della domanda dei prodotti forniti da Allianz.
Bogdan Maioreanu, Market Analyst, eToro
La scelta di Jean-Paul van Oudheusden per il 2025

Jean-Paul van Oudheusden vede poche ragioni per cercare alternative a NVIDIA (NVDA) poiché l’azienda continua a essere uno dei principali beneficiari della massiccia spesa mondiale per l’AI nel 2025, un trend che mostra pochi segni di attenuazione.
Posizionamento strategico: così come TSMC (TSM) e Arm Holdings (ARM), NVIDIA fornisce un approccio “picks and shovels” agli investitori che cercano di ottenere esposizione alla corsa all’AI.
Forte previsione di crescita: la domanda dei prodotti NVIDIA sembra inarrestabile nel 2025 e nel 2026, consentendo all’azienda di aggiungere in media 4 miliardi di dollari di entrate al trimestre.
Monetizzare la sua posizione di leader di mercato: i margini di profitto lordo di NVIDIA superano il 70%. Se dovessero rimanere stabili, il prezzo delle azioni potrebbe potenzialmente raggiungere i 200 $, il che implicherebbe una capitalizzazione di mercato di 5.000 miliardi di dollari.
Fattori di rischio: nel 2025, l’attenzione degli investitori potrebbe spostarsi dall’hardware al software. Quali saranno i vincitori in questo sottosegmento è meno chiaro. Se aggiungiamo che ci troviamo in un momento in cui le valutazioni azionarie hanno anticipato le entrate e i profitti, gli investitori devono tenere conto della possibilità di un calo dei prezzi delle azioni.
Jean-Paul van Oudheusden, Market Analyst, eToro
La scelta di Antoine Fraysse-Soulier per il 2025

Il produttore franco-tedesco di aeromobili Airbus (AIR.PA) ha beneficiato dei contrattempi che hanno afflitto il suo unico concorrente, Boeing. Ma Airbus ha anche attuato riforme interne capaci di aumentarne l’attrattività per gli investitori in vista del 2025.
Prospettive di crescita: l’espansione del registro delle consegne e del portafoglio ordini di Airbus sta iniziando a riflettersi nel bilancio della società e si prevede che l’utile netto sarà nell’ordine di 5,5 miliardi di € (+35%).
Migliore gestione del rischio: la principale sfida per l’azienda nel 2024 ha riguardato il controllo delle catene di approvvigionamento. Le riforme interne hanno fatto sì che la lavorazione di componenti chiave come i motori Leap sia ora sotto pieno controllo da parte di Airbus.
Trend macro: si prevede che il traffico aereo continuerà a battere primati con oltre 5 miliardi di voli passeggeri previsti per il 2025, facendo segnare un record assoluto! Gli analisti prevedono che questo sarà più di un trend a breve termine con Bain che prevede che, entro il 2030, i chilometri passeggeri globali RPK raggiungeranno 11,4 trilioni, ovvero il 136% del volume del 2019.
Fattori di rischio: la guidance su quanti aeromobili saranno consegnati ai clienti è stata adeguata nel corso del 2024. Sebbene la maggior parte delle stime attuali siano considerate prudenti, ulteriori adeguamenti potrebbero influire sui livelli di fiducia degli investitori. Vale la pena considerare che i problemi di Boeing sono stati in gran parte di natura interna e, perciò, ci si può aspettare che le riforme dell’unico concorrente di Airbus possano ripristinare la fiducia nel rivale statunitense.
Antoine Fraysse-Soulier, Market Analyst, eToro
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Fonti
I dati sono aggiornati al 10 gennaio 2025
Lale Akoner / Alibaba
Javier Molina / Endesa
- https://www.energymonitor.ai/
- https://www.endesa.com/
- https://companiesmarketcap.com/
- https://www.infrontanalytics.com/
Bogdan Maioreanu / Allianz
- https://www.macrotrends.net/
- https://www.etoro.com/
- https://www.tradingview.com/
- https://www.allianz.com/
Jean-Paul van Oudheusden / NVIDIA
Antoine Fraysse-Soulier / Air Bus Section