Ogni halving di Bitcoin ha dato vita, sinora, a un ciclo di quattro anni in cui si sono alternate in modo costante fasi rialziste e ribassiste. Sapere come funziona questo ciclo può aiutarti a pianificare le strategie da adottare nel prossimo halving.
L’halving, ossia il “dimezzamento” delle ricompense del mining di Bitcoin, si verifica ogni quattro anni. Ha un impatto significativo sia sul prezzo del BTC sia, più in generale, sul mercato delle criptovalute.
L’aspetto interessante è che tutti gli halving avvenuti fino a oggi sono stati caratterizzati dalla stessa sequenza di fasi rialziste e ribassiste. Conoscere tali trend può aiutarti a scegliere le strategie migliori per il prossimo halving.
Strategie di trading nel ciclo di 4 anni
Ogni 210.00 blocchi creati, quindi circa 4 anni, la quantità di bitcoin versata ai minatori a titolo di ricompensa viene dimezzata. Tale procedimento, detto halving, è previsto nel protocollo di Bitcoin e ha come obiettivo quello di mantenere la scarsità e, dunque, il valore dei token.
Diversamente dalle monete fiat, infatti, i bitcoin sono una risorsa limitata (fino a un massimo di 21 milioni di BTC estraibili) e quindi resistono meglio all’inflazione. Si stima che, al ritmo attuale, la quota limite estraibile verrà raggiunta nel 2140.
L’aspetto interessante è che l’halving provoca una maggiore volatilità e significative fluttuazioni dei prezzi che hanno mostrato, sinora, un carattere ciclico.
Suggerimento: ricorda che non è possibile prevedere con certezza quale sarà il prezzo o il trend di un mercato. Tuttavia, lo studio delle performance passate può fornire indicazioni utili da un punto di vista statistico.
Conoscere queste fasi può aiutarti a scegliere la strategia da adottare per investire durante il prossimo halving.
- Pre-halving: con l’avvicinarsi del dimezzamento, e in previsione di un nuovo mercato rialzista, l’interesse dei media e degli investitori tende ad aumentare. Questo, abbinato all’afflusso di nuovi capitali, fa aumentare anticipatamente il prezzo del BTC.
- Post-halving: come tutti i mercati, il prezzo del bitcoin è determinato dal rapporto tra domanda e offerta. Ridurre l’offerta di nuovi bitcoin del 50% tende a favorire l’avvio di un mercato rialzista e di un conseguente aumento del valore del BTC.
- Picco parabolico: man mano che aumenta la pressione di acquisto, il prezzo del bitcoin tende a salire. Ciò determina un aumento degli investimenti anche in altre criptovalute come Ethereum, Cardano e Polygon.
- Fase ribassista: dopo la fase di picco l’interesse e, conseguentemente, il prezzo del BTC, tendono a scendere, condizionando l’intero mercato delle criptovalute. Tale fase ribassista può durare mesi o anche anni.
- Fase di accumulazione: quando il prezzo del BTC si consolida a un livello generalmente basso, gli investitori a lungo termine iniziano a pianificare strategie di tipo “buy the dip”, ossia tendono ad acquistare al ribasso in previsione del successivo halving.
Lezioni dal dimezzamento di Bitcoin del 2020
Analizzare gli effetti provocati dall’halving del 2020 può offrire spunti interessanti per capire come affrontare il prossimo dimezzamento.
Solo a scopo illustrativo. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri.
Fonti: eToro
Il grafico precedente mostra più chiaramente le fasi principali del ciclo quadriennale.
L’halving del 2020 ha avuto luogo l’11 maggio e già da marzo si è verificato un movimento rialzista pre-halving, con il prezzo del bitcoin che ha registrato un aumento del 150%.
Il prezzo del bitcoin ha avuto due picchi nella fase post-halving del ciclo, raggiungendo un nuovo massimo storico di oltre 69.000 dollari nel novembre 2021.
La fase ribassista, iniziata dopo il picco di novembre, è durata più di un anno, determinando un crollo del 75% del valore di BTC.
Fattori psicologici che influiscono sulle decisioni di investimento in Bitcoin
Oltre che da motivazioni di carattere finanziario, il ciclo quadriennale del Bitcoin è influenzato da una serie di fattori psicologici che incidono sul comportamento degli investitori.
Paura e avidità
Due dei sentimenti che condizionano maggiormente l’operato degli investitori sono la paura e l’avidità.
La cosiddetta “FOMO” (“fear of missing out”), ossia la paura di perdere un’opportunità, può indurre alcuni investitori a inseguire dei trend o a mantenere le posizioni aperte troppo a lungo, nella speranza di realizzare un profitto.
Suggerimento: il sentimento di avidità si manifesta soprattutto durante le fasi rialziste del BTC. Viceversa, la “paura” tende a manifestarsi durante la fase ribassista del ciclo quadriennale, determinando spesso timori, scetticismi e una pressione alla vendita che si estende anche alle altre criptovalute.
Profezie che si auto avverano
I mercati finanziari sono spesso oggetto delle cosiddette “profezie che si auto avverano”.
Secondo tale teoria i movimenti dei prezzi avvengono, almeno in parte, perché i partecipanti al mercato pensano che tali oscillazioni si verificheranno. Tale correlazione è ben visibile durante il ciclo quadriennale del Bitcoin.
Nella fase “pre” e “post” halving, infatti, gli investitori pensano che il prezzo salirà, per cui tendono ad acquistare e questo afflusso di capitali contribuisce all’effettivo rialzo dei prezzi.
Dopo la fase di picco, invece, aumentano i timori che il prezzo possa scendere per cui gli investitori iniziano a vendere e ciò rafforza la tendenza al ribasso.
Non è un caso, dunque, che uno dei modi di dire più diffusi tra gli investitori sia “buy the rumour, sell the fact”, ossia, letteralmente: “compra la voce, vendi il fatto”. In sintesi, gli investitori tendono a muoversi sulla base di un sentiment, positivo o negativo, condizionando i successivi trend del mercato.
Suggerimento: gli investitori che al di là delle fasi rialziste e ribassiste tendono a mantenere le loro posizioni, vengono definiti “HODLers”.
Fattori del sentiment del mercato che influiscono sulle decisioni di investimento in Bitcoin
Il sentiment degli investitori produce una serie di effetti sui mercati:
- influenza i prezzi di tutti i mercati, non solo delle criptovalute;
- determina una maggiore attenzione da parte dei media, soprattutto in prossimità dell’halving;
- attira l’interesse di nuovi investitori, determinando uno spostamento degli investimenti dalle asset class tradizionali alle criptovalute;
- tende a far diminuire le posizioni buy and hold;
- può acuire i movimenti dei prezzi e la volatilità dei mercati.
Fattori esterni che impattano sulle decisioni di investimento in Bitcoin
Oltre all’halving, altri fattori possono influire sul prezzo del Bitcoin ed essere individuati grazie all’analisi fondamentale.
Ad esempio, le normative sul mercato delle criptovalute hanno determinato storicamente delle oscillazioni significative dei prezzi. Un tipico caso si è verificato nel 2019 in Cina quando il governo ha limitato il commercio e l’estrazione di bitcoin, provocando un deciso crollo dei prezzi.
In altri Paesi, invece, le normative più permissive hanno portato alla maggiore diffusione delle criptovalute, aumentandone il valore.
Considerazioni finali
L’halving di Bitcoin è un evento predeterminato che avviene ogni 4 anni circa e genera un alternanza di fasi rialziste e ribassiste. La ciclicità delle fasi consente agli investitori di pianificare in anticipo le proprie strategie.
È bene ricordare che è impossibile prevedere con certezza come si muoverà un mercato, specialmente uno volatile come quello delle cripto. Tuttavia, le performance storiche possono fornire indicazioni utili.
Per questo, prima di investire, è importante fare sempre ricerche approfondite.Visita l’Academy di eToro per sapere come investire sulle cripto e su tutti gli altri mercati.
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Domande frequenti
- Tutti gli halving di Bitcoin avverranno ogni quattro anni?
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La programmazione degli halving dipende dalla velocità con cui i minatori estraggono e convalidano i nuovi blocchi. Al ritmo attuale, il dimezzamento avviene circa ogni quattro anni. Se, tuttavia, il tasso di produzione dei blocchi dovesse modificarsi, ad esempio dovesse raddoppiare, l’halving potrebbe iniziare a verificarsi ogni due anni.
- È possibile fare “day trading” sul bitcoin?
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Sì, è possibile aprire e chiudere posizioni su BTC nell’arco della stessa giornata. Fare day trading su un mercato estremamente volatile come quello delle criptovalute può essere molto rischioso e comportare una rapida perdita del proprio capitale. Si stima, infatti, che in un solo giorno vi possano essere perdite superiori al 10%.
- Quanti bitcoin vengono estratti ogni giorno?
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In media ogni giorno vengono estratte 900 nuove monete sulla blockchain di Bitcoin. Considerando l’attuale tasso di ricompensa per i minatori, vengono creati circa 144 nuovi blocchi ogni 24 ore. È bene ricordare che Bitcoin ha una fornitura massima di 21 milioni di BTC, quindi si tratta di un bene caratterizzato dalla scarsità della fornitura, più simile a una commodity che a una valuta fiat.
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